Rue Royale REMEDIES AHEAD
[Uscita: 09/09/2013]
# CONSIGLIATO DA DISTORSIONI
Tornano a distanza di due anni dal meraviglioso “Guide To An Escape” a bussare alle porte del nostro cuore i Rue Royale, duo formato dalla coppia Ruth e Brookln Dekker, lei inglese, lui americano; un sodalizio artistico, e non solo che dura ormai da qualche anno e che sembra toccato dalla grazia e da quel tocco misterioso e magico che rende la loro musica così incantevole. Una musica che possiede un fascino irresistibile, che irretisce nelle sue armonie delicate e malinconiche; inevitabile venire immediatamente catturati dalla serena complicità e dallo straordinario affiatamento che promana da ogni nota, una terrena corrispondenza di amorosi sensi della quale la musica ci rende partecipi commossi. Lo si sarà capito, siamo rimasti totalmente irretiti dalle melodie folk imbastite dal duo, dal gioco armonico delle due voci, dalla poetica non urlata, ma diremmo quasi gozzaniana di questi cantori di un universo fatto di piccole cose, di sentimenti sinceri, di quieta contemplazione del vivere. Qualcuno ha opportunamente definito la loro musica come perfetta per trascorrere una lunga notte bevendo grandi tazze di caffè, ed in effetti quel che si prova mettendo nel lettore “Remedies Ahead” è proprio un senso di intimità e di raccoglimento, come passare lunghe serate autunnali con amici carissimi scambiandosi ricordi e confidenze.
La malinconia che sottende le loro canzoni si stempera nella dolcezza e nella serenità di una sorprendente felicità creativa, niente di meglio per addolcire l’arrivo dell’autunno ed accompagnare lo stendersi delle ombre della sera. Rispetto al precedente questa volta i Rue Royale hanno fatto le cose “in grande”, grazie all’aiuto di amici, parenti e fan col crowfunding sul sito Kickstarter hanno raccolto la cifra necessaria per dotarsi di un produttore, l’amico Paul Pilot, e per registrare in uno studio professionale, abbandonando così il rigido do it yourself, che a dire il vero era stato più una necessità che una scelta artistica. Il risultato è eccellente, i nostri infatti non hanno snaturato la loro musica, ne hanno mantenuto intatta la vocazione a creare canzoni folk pop ispirate e dalle dolcissime melodie, ma hanno potuto arricchire i loro arrangiamenti, che rimangono fondamentalmente acustici, rendere più pieno e complesso il suono, che, principale novità rispetto al passato, si avvale della presenza dell’elettronica. L’elettronica, ma anche il moog, disegnano pennellate in chiaroscuro che arricchiscono la magia e le atmosfere crepuscolari dell’album, i loop discreti condiscono con un tocco ipnotico le armonie, mentre il basso e le percussioni danno energia. La malinconia che sottende le canzoni si stempera però nella dolcezza e nella serenità di una sorprendente felicità creativa, niente di meglio per addolcire l’arrivo dell’autunno ed accompagnare lo stendersi delle ombre della sera.
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