Daft Punk RANDOM ACCESS MEMORIES
[Uscita: 21/05/2013]
Alla fine “Random Access Memories” dei Daft Punk è divenuto l’album più atteso di questo 2013, a causa di un tormentone mediatico che già da alcuni mesi ha infettato la rete con un susseguirsi di notizie, alcune fasulle - ad esempio il probabile titolo del disco, No End - che davano ormai per certa la pubblicazione di un nuovo lavoro per il duo francese. A otto anni di distanza dall’ultimo “Human After All”, Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter ci regalano un disco pieno di novità, ricco di collaborazioni importanti (Giorgio Moroder, Pharrell Williams, Todd Edwards, Nile Rodgers, Paul Williams, Panda Bear, Julian Casablancas, Chilly Gonzales, Dj Falcon) che segna l’ennesima svolta musicale dei due cyborg della dance music. Ci è bastato ascoltare Get Lucky, primo singolo estratto, per renderci conto di questo cambiamento. Un percorso spiazzante ormai quello intrapreso dai due dj-producer francesi, partiti agli inizi degli anni novanta e diventati ormai vere e proprie icone della dance music, viaggiando controcorrente alle nuove tendenze musicali. Dalla semplicità geniale e giocosa di “Homework” alla dance pop di “Discovery”, passando per l’elettronica convulsa di “Human After All” si approda ora al funky squisitamente retrò di “Random Access Memories, che qualcuno potrebbe definire banale o addirittura ruffiano.
Daft Punk hanno semplicemente voluto rendere omaggio alla “vecchia” dance music, quella che ormai sembra essere stata dimenticata a favore di produzioni macchinose e prive di emozioni. Il risultato è un album pieno di citazioni cinematografiche e dolci sensazioni ipnotiche. Un lavoro accattivante e a tratti sfarzoso che recupera il suono della disco music più accattivante di fine anni ’70, inizio ’80, prodotto con la consapevolezza dei giorni nostri. Esempio lampante è l’uso strabiliante del vocoder che quasi diventa elemento essenziale dell’intero lavoro. “Random Access Memories” indaga nel passato per poi spingersi nel futuro creando una sorta di ponte spazio temporale, una miscela irresistibile di funky ed elettronica. La dolcezza dell’ iniziale Give Life Back To Music, la pacatezza sognante di The Game Of Love, la sorprendente e progressiva Giorgio By Moroder (traccia che contiene la voce dell’artista stesso, che narra la storia della sua carriera musicale e l'incontro con il sintetizzatore), il funk deciso di Lose Yourself To Dance, il sound irresistibile di Get Lucky, la squisitezza sonora e melodica di Fragments Of Time sono i momenti migliori dell’ album. “Random Acces Memories” è un’ opera dance romantica che privilegia - limitando l’elettronica - il suono naturale e caldo degli strumenti, con la melodia e la forma canzone che ritornano prepotentemente importanti.
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