Taken By Trees OTHER WORLDS
[Uscita: 2/10/2012]
# Consigliato da DISTORSIONI
Metto subito le mani avanti e confesso di adorare incondizionatamente Victoria Bergsman, ex cantante dei The Concretes che dal 2006 haintrapreso la carriera solista con il nome di Taken By Trees. La sua voce tenera, dolce e dalla sensualità sottesa e sottile è miele per le mie orecchie. Ora con questo “Other Worlds” la svedese giunge al terzo album, il primo “Open Fields” del 2007 un dream pop dalle atmosfere malinconiche, il secondo “East Of Eden” del 2009 sperimentava, con ottimi risultati, atmosfere etniche con l’apporto di musicisti pakistani. Ora questo terzo disco trae ispirazione da una lunga permanenza alle Isole Hawaii insieme alla fotografa Amanda Marsalis, ne celebra la natura rigogliosa e lussureggiante, i paesaggi tropicali, i tramonti sul mare, le onde e le piogge torrenziali, la flora e la fauna. Dal punto di vista della musica questa volta Victoria Bergsman si affida negli arrangiamenti all’uso dell’elettronica su persistenti linee di basso, qua e là si affacciano il dub e ritmi tropicali, ma come è nel suo stile estremamente morigerato e controllato nessun elemento prende il sopravvento, tranne ogni tanto un eccesso di dub, e le canzoni restano orientate a un chamber pop speziato dai richiami alle isole del Pacifico suscitati in particolare dal suono evocativo della pedal steel guitar.
“Other Worlds” è un album più gioioso e sereno rispetto a quelli che lo hanno preceduto, la stessa Bergsman così lo presenta «Spero che possiate intraprendere un piccolo viaggio, in un luogo sensuale e caldo, lasciatevi andare e gioite». Il canto degli uccelli, il rumore del mare e delle tempeste, il suono delle conchiglie che punteggiano i brani svolgono proprio la funzione di evocare la lussureggiante natura hawaiana e la sua travolgente bellezza Come fonte musicale la Bergsman fa esplicito riferimento a due canzoni di ispirazione hawaiana: Diamond Head dei Beach Boys e AP Spezial di Augustus Pablo, dalla prima ha preso l’uso della pedal steel e dalla seconda quello del dub.
E la pedal steel, non a caso chiamata anche chitarra hawaiana, è subito protagonista sin dall’iniziale Horizons ad evocare giungle misteriose e danze sensuali; in Dreams su un ritmo sincopato la voce della Bergsman è quanto mai dolce e suadente nel cantare una melodia che ti scalda il cuore; gioviale sensualità vibra nella bellissima in Other Words; quasi un sound system soffocato è Not Like Any Other, mentre Pacific Blue è la più tropicalista del lotto; deliziosa Only You in cui la voce della Bergman leggermente nasale è incantevolmente imbronciata. Anche se nella parte finale l’infatuazione dub prende un po’ troppo la mano e non sembra essere troppo in sintonia col mondo musicale di Taken By Trees, Other Worlds è ancora una volta una scommessa vinta per un’artista che ama rischiare, non addormentarsi sugli allori, ma intraprendere strade nuove e sempre diverse e noi non possiamo che essere felici di ascoltarla nuovamente, in un autunno che dalla Svezia ci sta regalando il nuovo Jens Lekman, artista con cui Taken By Trees andrà fra breve in tournée, il live di Sondre Lerche e questo bel lavoro dell’ex Concretes.
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