Los Campesinos! NO BLUES
[Uscita: 29/10/2013]
Ritornano i Los Campesinos!, band di punta dell’indie-pop gallese, arrivati al quinto album che segue quel l’“Hello sadness” del 2011 che aveva fatto segnare un certo ritorno ai fasti del disco di esordio “Hold on now, youngster”. Certo, i ragazzi stanno crescendo e si sente, ma la produzione di John Goodmanson (già produttore di Dead Cab for Cutie e Blonde Redhead e ormai di famiglia dato che è dal secondo disco che lavora con i LC!) in collaborazione con il chitarrista Tom Campesinos! riesce a far risultare ancora fresca la verve della band anche a dispetto dell’abbandono, a fine 2012, della storica bassista Ellen Campesinos! Le tematiche quindi si fanno meno teenage-oriented, così come era accaduto nell’ultimo disco, ma le sonorità ritornano piacevolmente simili a quelle atmosfere spensierate dei primi lavori. In questo “No Blues” si trovano episodi patinati e ben costruiti come il secondo singolo Avocado, Baby accompagnato da un gran bel video, mentre le apripista For Flotsam e What death leaves behid (scelta come primo singolo e con vaghi echi Talking Heads) sposano in pieno lo stile dei Campesinos. Glue me segna probabilmente il punto più malinconico della loro produzione. Certamente le tematiche dei testi di Gareth sono sempre le stesse, lo sport (il calcio soprattutto come dimostra anche il titolo del brano A portrait of the trequartista as a young man), le ragazze, la tristezza, la religione e la morte, ma trattate questa volta in maniera più adulta. Un disco compatto in cui solo verso la fine si sente un po’ il fiato corto, senza però comprometterne la buona riuscita. “No Blues”, a conferma del titolo, risulta forse il disco più allegro dei LC! o almeno quello più denso di speranza e fa fare ai nostri un salto in avanti rispetto alle indie-pop bands di stampo giovanilistico portandoli ad un livello più alto, ampliando volutamente lo spettro dei loro ascoltatori.
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