Lily & Madeleine FUMES
[Uscita: 27/10/2014]
USA
Secondo disco per le due giovanissime sorelle, Lily 17 anni e Madeleine 19, di Indianapolis che esce a un anno esatto di distanza dal debutto eponimo sempre su Astthmatic Kitty, etichetta con sede anch’essa nella città del Midwest. E il Midwest con i suoi ampi spazi, le fattorie, i campi coltivati a perdita d’occhio, i suoi ritmi decisamente più lenti e dilatati rispetto a quelli delle metropoli della costa, è terra adatta ai sognatori e ai poeti dell’incanto: fra questi possiamo tranquillamente mettere le due giovani sorelle Junkewicz. Ascoltando le dieci tracce dell’album non possiamo che confermare quanto di buono avevano già mostrato nell’esordio: la freschezza limpida del canto e delle melodie, la forza ammaliante e l’incanto di armonie che si innalzano in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo, ma che hanno la capacità di parlare agli anfratti più intimi dell’anima. Squadra che vince non si cambia, devono essersi dette le due fanciulle, e anche per questo secondo disco “Fumes” hanno fatto ricorso alla produzione del loro manager Paul Mahern e alla collaborazione del songwriter Kenny Childers per la stesura delle canzoni. Anche il risultato è molto simile a quello del disco precedente, gli arrangiamenti sono maggiormente elaborati, i testi si allontanano dai temi più prettamente adolescenziali dell’esordio per affrontare temi legati al passaggio verso l’età adulta, si parla così di sconfitte, cuori infranti, partenze e ritorni.
«La prossima fermata a metà strada tra casa dolce casa e un luogo sconosciuto» cantano in Peppermint Candy, ma c’è anche la voglia e la necessità di non fermarsi, di non farsi sovrastare dai timori e dalle avversità, e c’è anche un’aria più maliziosa che si sovrappone all’ingenuo candore precedente, si pensi all’immagine vagamente sensuale della copertina. Ma per il resto la formula non cambia, e se erotismo c’è rimane piuttosto freddino. E comunque è un bel sentire. L’intreccio fra le due voci, quella più calda e dai toni scuri di Lily e quella più limpida di Madeleine funziona, così come l’abilità nel creare melodie immediatamente accattivanti. La leggiadra Fumes apre le danze trasportandoci nel mondo sognante di Lily & Madeleine e il resto dell’album prosegue su questa falsariga, senza grandi intoppi, ma anche senza guizzi in grado di sorprenderci e meravigliarci; delicato, suggestivo quanto volete, ma col rischio di apparire soltanto carino... e di qualche sbadiglio, fino al brano finale Blue Blade, una perla ipnotica e scura. Il canto si fa cantilena dolorosa, il ritmo lento e ripetitivo, il piano e il synth disegnano volute malinconiche e oniriche.
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