Heavy Times FIX IT ALONE
[Uscita: 12/08/2013]
La band più odiata di Chicago, chissà perché gli Heavy Times si portano stampato questo marchio. Solo uno scherzo forse. Hanno iniziato come solo project di Bo Hanson che ha trovato rapidamente un bassista, Cacaw ed un batterista in Kyle Reynolds. La Rotted Tooth Records dà una mano ai ragazzi e così vengono alla luce 300 copie del debutto a nome "Dead" (2010) bissato l'anno dopo dal più consistente "Jacker" per la Hozac Records. In realtà si trattava di due mini album visto che superavano insieme i 40 minuti. Un sound devoto anche ai Cramps, per loro c'era la dedica di Poison Ivy nel primo disco, e spazio per sonorità di stampo surf e Ramones style nel secondo, vedi brani come Let it die, Polar moon e Knife talk, Non molto personali come stile a dire il vero ma di sicuro impatto. La stessa label Hozac adesso pubblica il terzo lavoro, "Fix it alone" che presenta ben 18 tracce per solo 33 minuti totali. Con questo lavoro, decisamente il loro migliore, gli Heavy Times non abbandonano del tutto i suoni violenti e veloci, ma adesso lo fanno in modo più ragionato, con derivazioni White Stripes tanto per definire meglio il tutto. Niente di eclatante in questi solchi sia chiaro ma il disco scivola via che è una bellezza, ci si ritrova in fondo senza accorgersene. Gli Heavy Times non usano pesantemente i feedback ed i riverberi cari ai Jesus Mary Chain, però brani intensi come Night looks, Denim girls, Trouble walker e la melodia perfetta di Tradition of abuse fanno davvero venire in mente i fratellini Reid oltre a band similari come Black Rebel Motor Cycle Club. Alcuni pezzi velocissimi ed irresistibili come I'm single, Future creeps, Way out e Daylight con un po' di fantasia si possono definire - con attitudine punk - sorta di schegge impazzite che attraversano il disco. Quasi mai gli Heavy Times viaggiano con il freno a mano tirato, le rare eccezioni si chiamano American love, quasi power pop, Give up voce e chitarra acustica, mentre la bella River's edge pare uscita da uno dei primi tre dischi dei Wire. "Fix it alone" è un disco gustosissimo che vi ritroverete ad ascoltare più di una volta. Almeno questa è la nostra impressione e speranza.
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