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29 Gennaio 2014 ,

Plastic Made Sofa WHINING DRUMS

2014 - Autoproduzione/Zimbalam /Lunatik
[Uscita: 20/11/2013]

PLASTIC made sofa# Consigliato da Distorsioni

 

Secondo album per Plastic Made Sofa, quartetto bergamasco in giro dal 2008, che nel 2010 aveva pubblicato il disco di debutto “Charlie’s bondage club”. Dopo un’intensa attività live che li ha portati a suonare anche in California i quattro licenziano il nuovo disco “Whining Drums”. Il gruppo ci accoglie con un arpeggio di chitarra distorta in modo da avere un suono orientaleggiante, che poi esplode in un riff potente accompagnato da una batteria tonante e quindi un canto dalla voce nasale. Per farla breve, siamo lanciati in pieni anni ’60, ma senza nostalgia, col suono di chi ha conosciuto il punk e la new wave. Siamo nei territori delineati dai magnifici Black Angels, ma non è certo peccato rifarsi a una delle band migliori degli ultimi anni. Tanto più che i Plastic Made Sofa, mostrato di aver imparata la lezione si spostano quindi sul altri lidi. La successiva Two grains in the outer space è più melodica, seppure mantenga un suono molto potente, e non si nega un classico assolone di chitarra. Noodles for breakfast è psichedelica che più psichedelica non si può, fragranze orientali e ritmo lento, tra i Velvet Underground più sognanti e l’UFO Club.

 

Melodie arabe in Midnight in Remada, unite a chitarre da spaghetti western. Cambiamenti di atmosfera coi brani successivi: Try to be a woman è una ballata pianistica, mentre Stargazers ha accenti shoegazing,  con chitarre saturate e voci sognanti, ma anche inserti di follia barrettiana. Sapori western anche per la traccia conclusiva, quella che dà il titolo al disco, con una lenta batteria tribale e chitarre cupe e violente. Un disco piacevole, che alterna i momenti pieni di grinta e di asprezza garage con altri  più d’atmosfera, in cui lePLASTIC made sofa sonorità si fanno esotiche e sognanti. Anche se i Plastic Made Sofa affrontano filoni come la psichedelia o il garage che rimandano agli anni ’60 non si può parlare esclusivamente di nostalgia o retromania, per dirla con Simon Reynolds: ormai il mondo della musica (e non solo quello della musica) vive in un eterno presente in cui ritornano quei suoni che ormai possiamo definire classicità rock e si mescolano con quelli d’avanguardia, ammesso che le avanguardie possano esistere ancora. Certamente nella musica suonata dai Plastic Made Sofa possiamo scorgere molti riferimenti a band illustri, ma questo non inficia quel piacere dell’ascolto che solo il sano buon rock sa dare.

 

Voto: 7/10
Alfredo Sgarlato

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