Sonic Jesus NEITHER VIRTUE NOR ANGER
[Uscita: 16/04/2015]
#consigliatodadistorsioni
Arriva finalmente l’esordio della band di Doganella di Ninfa, provincia di Latina, dopo il singolo condiviso con i Black Angels. Allora i Sonic Jesus guardavano con ansia all’uscita del disco d’esordio e oggi si presentano all’appuntamento più che preparati. “Neither Virtue Nor Anger” è un grande primo disco che soddisfa a pieno le aspettative create dal primo EP e singoli annessi: oltre alle canzoni già conosciute i Sonic Jesus sciorinano una serie di perle psichedeliche di rara efficacia lungo queste 16 tracce. A cominciare dall’iniziale Locomotive, una cantilena pop psichedelica che esplode poi in un refrain di fuzz; senza rallentare si profilano uno dietro l’altro pestoni fuzz tra il motorik nero (Triumph), beat dal sapore sessantottino (Sweet Suicide), corse noise pop (Dead, Reich) per poi raffreddarsi nel groove circolare di Paranoid Palace. La discesa infernale lungo i binari della psichedelia oscura continua con pezzi già presenti nell’EP che vengono riproposti rinnovati (Whore Is Death e Moneky On My Back) oppure nuovi episodi intrisi di tribalismo (My Lunacy), tastiere lisergiche e melodie salmodianti (Luxury), patti col diavolo sanciti da twang di chitarra (Cancer).
A scuotere il corpo ci pensano Underground (primo singolo uscito in“The Reverb Conspiracy”) e Telegraph, doppietta sabbatica che affonda in giri di basso ipnotico e tastiere e chitarre affilate. Tuttavia i pezzi più lunghi sono quelli che riservano maggiormente più sorprese: ancora Lost Reprise, questa volta con voce femminile, spiazza nei suoi strati di tastiera e droni e la conclusiva Kali Yuga è una preghiera tibetana metafisica, impalpabile, eterea che si protrae per più di 8 minuti. La band gioca con un patrimonio musicale tanto importante quanto intoccabile e spesso pericoloso. Non è facile infatti citare liberamente Velvet Underground, Spacemen 3, Suicide senza cascare inevitabilmente nel banale, nel didascalico, nell’interlocutorio. La forza dei Sonic Jesus sta proprio nel non arrendersi a quest’anonimato, nel dare ai pezzi un’impronta propria indelebile. Neither Virtue Nor Anger non è solo un ottimo esordio ma è anche un disco completo, dove si possono trovare più e più sfaccettature musicali. Se l’autorevole Shinding Magazine li ha nominati “uno dei migliori segreti psichedelici” ci auguriamo che questo segreto venga divulgato presto e che possa raggiungere il maggior numero di consensi.
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