Luca Sapio & The Dark Shadows EVERYDAY IS GONNA BE THE DAY
[Uscita: 10/11/2014]
# Consigliato da Distorsioni
Nel terzo episodio di ‘True Detective’ sotto a una tensostruttura il reverendo Luca Sapio sta tenendo un infervorato sermone a una numerosa comunità di credenti mentre i detective Rust Cohle e Marty Hart ne discutono le tecniche di coinvolgimento e osservano le caratteristiche degli avventori. In realtà è il reverendo Joel Theriot, camicia bianca con maniche arrotolate e cravatta scura ma soprattutto uguale sopracciglio e taglio di capelli e basettoni a mezza guancia “1974”. E stesso modo di muoversi, tanto che per un attimo credi davvero che l’attore Shea Whigham che lo interpreta abbia copiato il look e le movenze che Luca adotta sul palco. La cui fama all’estero è sicuramente più alta che in Italia, ma anche se il David Letterman Show a cui ha partecipato è seguito da milioni di americani non si può davvero immaginare che il romano possa già contare su uno stuolo di imitatori. Come Theriot però Luca crede fermamente in ciò che fa e il suo secondo album è qui a dimostrarlo. Registrato negli studi Diamond Mine di New York City e prodotto e mixato come il pregevole esordio “Who Knows” dal Rick Rubin della musica nera Thomas Brenneck (qui impegnato anche alla chitarra e al mellotron) il disco vede la partecipazione degli affidabilissimi Dark Shadows, sorta di Dap Kings nostrani. In questo "Everyday Is Gonna Be The Day", nuovo capitolo dell’ex cantante dei Quintorigo, che ha appena terminato il tour europeo di spalla alla grande Sharon Jones, non è previsto l’utilizzo dei fiati, scelta che condiziona anche le esibizioni live (in formazione si è aggiunta la notevole – in tutti i sensi - Sue Sallemi al Farfisa e ai cori) dove sono previsti nuovi arrangiamenti per le canzoni più vecchie
Trattandosi di un gruppo soul la cosa lascia dapprincipio leggermente perplessi ma in questo modo l’attenzione viene focalizzata ora sul pianoforte e l’organo di Mecco Guidi (Someone e la title-track) ora sulla la chitarra di Larry Guaraldi (Let It Shine, Dark Shadows) e la risultante è un suono molto caldo, appagante e rifinito. Ne risente favorevolmente anche la stesura dei brani (tutti originali, nessuna cover stavolta) che cominciano a incorporare al loro interno influenze sì sempre molto vintage ma non più provenienti solamente da ambiti soul e funk. Alcune cose richiamano un po’ i Calibro 35, altre qualcosa di Paul Weller e poi c’è del jazz e del blues sottotraccia ma è un modo per farla semplice: da grande appassionato di oscuri 45 giri quale il cantante romano è, sicuramente i suoi riferimenti saranno ben altri. Pezzi come Nobody Knows e l’irresistibile Lawbreakers garantiscono il groove come I’m So Tired, il sing-a-long nelle sue future versioni live. E poi una canzone bella come Telling Like It Is è una vera rarità nel panorama italiano, perla di un disco che cresce esponenzialmente con gli ascolti. Una bella conferma per il nostro soul man che senza ricorrere a facilonerie à la Commitments procede con serietà e dedizione nel suo percorso artistico, senza soprattutto nessun accenno di mariobiondizzazione in atto, Italia (finalmente) got soul.
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