Scala and Kolacny Brothers DECEMBER
[Uscita: 12/11/2012]
Un ensemble di circa 200 voci femminili, e due fratelli, uno, Stijn Kolacny nel ruolo di direttore, l’altro, Steven Kolacny, in quello di pianista; ed ecco Scala & Kolacny Brothers, coro proveniente dal Belgio, con alle spalle una quindicina d’anni di attività live e dieci di produzione discografica, una dozzina di album fra cui quello eponimo del 2011 pubblicato in una versione per il mercato italiano con cover di Tiziano Ferro e Vasco Rossi. Ma non spaventatevi questa è stata evidentemente una scelta, non troppo felice, della casa discografica per provare a sfondare nel nostro paese. Il loro repertorio si caratterizza invece per gli arrangiamenti per coro di cover scelte nell’ambito della musica rock spaziando con grande duttilità dai Metallica a Bjork, dai Nirvana ai Depeche Mode; il loro brano più famoso e che gli ha garantito una buona fama nel mondo e una più piccola a casa nostra è la bella versione, molto apprezzata anche da Thom Yorke, di Creep dei Radiohead e inserita nella colonna sonora del film “The Social Network”. Ma veniamo a questo nuovo disco dell’ensemble, esso nasce dalla considerazione di quante poche canzoni conoscessero dedicate in ambito alternative al Natale, allora dalla pagina facebook i nostri hanno invitato i fan a dare i loro suggerimenti e consigli, da questo singolare sondaggio è nata l’idea di questo “December”.
Ecco allora queste 14 canzoni natalizie, quasi tutti brani presi dal repertorio meno conosciuto dei vari artisti, realizzate da nomi importanti della musica rock, pescando nei territori e nelle epoche più diverse, convivono così il metal dei Linkin Park, il brit pop dei Coldplay, il funky di Prince, l’alternative country di Damien Rice, il grunge dei Pearl Jam, il songwriting di Joni Mitchell e di Sufjan Stevens, due sono i brani originali scritti da Steven Kolacny e uno è tratto dalla serie televisiva inglese “Downtown Abbey”. Gli arrangiamenti dei brani, curati dai fratelli Kolacny, privilegiano ovviamente il canto corale, sono evocativi e liricamente solenni, la musica qui non è affidata solo al piano, ma compaiono anche le chitarre, la drum machine, tastiere; tre brani, le cover della Band (nel lotto quella più fedele all’originale), di Sufjan Stevens e Damien Rice, vedono in primo piano la voce solista maschile. Non sempre il risultato è convincente, le cover degli Smashing Pumpkins e di Prince in particolare, ma nel complesso il risultato è gradevole, con qualche rischio di monotonia che qua e là affiora. Ma se lo scopo era quello di offrire una gradevole e non banale colonna sonora dicembrina, allora Scala & Kolacny hanno fatto centro. Anche se come regalo natalizio Sufjan Stevens, pur con una tracklist più convenzionale, si fa senz’altro preferire.
Commenti →