Motörhead CONTROL YOUR CLOCK (LIVE IN MUNICH 2015)
[Uscita: 10/06/2016]
Inghilterra #consigliatodadistorsioni
“We’re Motörhead and we play Rock’n’Roll!", questa è la frase che apriva il sipario ad ogni esibizione dal vivo di uno dei gruppi più rappresentativi ed importanti di sempre per la scena rock e metal. Una frase semplice che non ostenta nulla, ma che ha sempre messo le cose in chiaro fin dal lontano 1977 quando Ian Fraser Kilmister alias Lemmy, Larry Wallis e Lucas Fox diedero alla luce “Motörhead”, la prima fatica omonima del gruppo. Con il tempo, il numero degli album crebbe e la line-up cambiò sino a stabilizzarsi con Phil Campbell e Mikkey Dee che hanno affiancato Lemmy sino alla sua morte. La potenza, il carisma, la sregolatezza del frontman si è sempre tradotta in una devastante esperienza di rock. Nonostante Lemmy abbia, più volte, ingannato la spietata Mietitrice, purtroppo il 28 Dicembre 2015 le si è dovuto arrendere. Lo scorso Giugno è uscito “Control Your Clock”, il modo migliore per celebrare un personaggio come lui. Alzate il volume al massimo e fate partire il disco (o il DVD visto che è in vendita in due differenti formati): rivivrete la forza, l’irruenza e l’essenza dei Motörhead. Il disco è stato registrato durante le performance live a Monaco il 20 e il 21 Novembre del 2015, circa un mese prima che Lemmy si spegnesse.
Chi conosce i Motörhead sa bene cosa aspettarsi da un loro live album, e il contenuto di questa uscita postuma non deluderà nemmeno i fan più stagionati. Le martellanti Bomber e Stay Clean aprono le danze, si capisce bene che l’aria che tira è sempre la stessa. Segue Metropolis e poi una meravigliosa When The Sky Comes Looking For You, dove l’aggressiva chitarra di Campbell fa la differenza. Lemmy e Phil non si risparmiano: giocano e scherzano con il pubblico, ma si ricomincia a saltare con Over The Top. Un ipnotico assolo di chitarra di Campbell introduce The Chase Is Better Than The Catch: impossibile non battere il tempo con la batteria di Mikkey Dee. Poi la meravigliosa Lost Woman Blues, un blues lento e graffiante che di colpo accelera e colpisce dritto il bersaglio. Seguono le mitiche Rock It e Orgasmatron, brani che non ammettono repliche.
Dr Rock, Power e No Class ci accompagnano fino all’incazzata e demolente Ace of Spades, altro grande classico eseguito con la solita potenza e furia dal terzetto inglese. Ci si rilassa un attimo con il gustoso e godereccio Whorehouse Blues. Fino alla chiusura del cerchio con un ultimo calcio in faccia in stile Motörhead: Overkill, che impetuosa e incalzante scrive la parola fine all’album. E’ un po’ un pugno nello stomaco vedere Lemmy con lo sguardo perso nel vuoto, provato dalla malattia e con una voce non aggressiva come al solito. Difficile non provare una fitta al cuore dopo aver ascoltato questo bellissimo lavoro dal vivo. Lemmy in un’intervista nel 2013 disse che non sarebbe mai voluto morire aspettando la fine su una sedia a rotelle o in qualche istituto per rocker malandati: ascoltando “Control Your Clock” si può essere sicuri che c’è riuscito.
So long Lemmy! The cycle is complete!
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