Adrianne Lenker Bright Future
[Uscita: 22/03/2024]
Davvero impressionante la quantità di produzioni che Adrianne Lenker ha messo sul mercato con o senza il suo gruppo, i Big Thief. Con questi ultimi ha ben cinque ottimi album all’attivo ai quali vanno aggiunti i sei da solista. Il tutto a soli 32 anni, che fanno della ragazza di Indianapolis, emigrata in Minnesota, una delle più geniali artiste apparse sulle scene dall’inizio del nuovo millennio. Non è affatto casuale che ha scritto la sua prima canzone a soli otto anni (!) e il suo album di debutto a soli 14. Difficile trovare qualcosa che si allontani dal termine bellezza quando parliamo di lei, un ulteriore prova è il nuovo disco, “Bright Future” altro avvincente e splendido capitolo d’una carriera in forte ascesa, sempre che possa raggiungere vette artistiche che già adesso appaiono alte. Il nuovo lavoro è targato 4AD, label gloriosa, che negli Eighties dispensava perle Post Punk ad ogni nuova uscita. Adrianne Lenker possiede una sorta di pozione magica per avvolgere e incantare l’ascoltatore, altrimenti non si spiega come abbia potuto nuovamente donarci altre dodici incantevoli canzoni, quelle che compongono “Bright Future”. Disco che a questo punto non sappiamo se definirlo il suo migliore per la tanta bellezza che già ci ha regalato nel recente passato. Lei stessa narra che “quando ero una ragazzina ero interessata alle cose magiche che mi potevano trasportare in un'altra dimensione. È esattamente quello che succede a quelli che si avvicinano alle sue produzioni. La musica per lei è diventato lo strumento ideale per afferrare un mondo migliore e ricco di sorprese. È stato registrato volutamente in analogico, registrato su nastro, mixato in una console analogica pure quella e posta nei famosi acetati dei vinili. Un modo di allontanarsi dalla tecnologia che sta invadendo inesorabilmente il mondo. L’inizio rarefatto di Real House, appare quasi un demo, una voce appena sussurrata e il solo piano ad accompagnare, ovvero offrire tanto con una strumentazione ridotta al minimo, lì sta la grandezza del personaggio Lenker. In questa song ci sono solo puri e semplici ricordi di gioventù, sulla perdita dell’innocenza. Da questo punto in avanti è un susseguirsi d’emozioni, Sadness As A Gift, stupenda nel suo western style, l’ipnotica Fool, la scarna Vampire Empire, al limite del Lo-Fi. Le slow songs sono puro incanto, No Machine, Evol, Cell Phone Says, Donut Sam, pure gemme che solo una grande musicista come Adrianne Lenker poteva regalarci. La finale Ruined emoziona, anche grazie al video che ritrae la ragazza dell'Indiana persa nel verde e nella natura, immersa nelle fresche acque di un torrente, immagini che rimangono. Un'artista che con i Big Thief si è rifiutata di suonare a Tel Aviv, condannando il brutale massacro ai danni dei Palestinesi sulla striscia di Gaza e la loro sistematica oppressione da parte degli israeliani. Rimane poco altro da dire se non che questo “Bright Future” è la cosa migliore ascoltata in questo inizio d’anno, conoscendo la Lenker c’è da vedere comparire anche qualche altra produzione a suo nome, con o senza quella meraviglia di gruppo chiamato Big Thief.
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