I peggiori OSCAR della nostra vita
Premessa
Si è sempre parlato molto delle scelte dell’Academy Awards che assegna l’oscar per il miglior film dell’anno. Proprio nella scorsa edizione c’è stato dibattito sul fatto che il film vincitore - “Argo” di Ben Affleck - fosse meno meritevole di altri candidati. Questo articolo (parafrasando il titolo di un film di William Wyler premiato nel ‘47) nasce per stilare una discutibilissima classifica dei “peggiori” oscar della storia del cinema tra quelli assegnati al miglior film. Quelli che ci hanno lasciato in assoluto più perplessi al di là dei gusti personali. Di seguito sono raccolti 15 esempi tra i più eclatanti di grandi sconfitti. Sono stati esclusi tre casi nei quali pellicole dure e violente hanno lasciato il passo ad altre assolutamente valide ma molto più politically correct e di stampo felicemente hollywoodiano. I film sono: “Arancia meccanica”, “L’esorcista” e “Taxi Driver” usciti tra il 1971 e il 1976 e scontratisi, rispettivamente, con “Il braccio violento della legge”, “La stangata” e “Rocky”. Solo il primo è un film “forte” (Friedkin vinse con questo poliziesco e non con il suo film successivo, L’esorcista, che perse a favore del più rassicurante La stangata). E’ questa la prima premessa da farsi, cioè che si parla quasi sempre di ottimi film e dunque le scelte non sono facili, tant’è che la vittoria del mitico Rocky sul più controverso ma eccelso Taxi driver è così ovvia da essere stata omessa per dare spazio ad altre più scottanti.
La seconda premessa è che si parla solo dei film che ottennero la nomination poiché altrimenti il discorso sarebbe troppo vasto. Un esempio su tutti: nel 1959 vinse il musical “Gigi” di Vincent Minnelli ma “La donna che visse due volte” di Hitckcock e “L’infernale Quinlan” di Orson Welles non vennero nemmeno candidati. Non siamo dunque qui per dire se “Il gladiatore” o “The departed” meritassero l’oscar o meno, chi si appassiona all’argomento può documentarsi su quali avversari avessero di fronte. Non entreremo quindi nello specifico altrimenti la lista sarebbe molto lunga; a volte è stata premiata la spettacolarità dei kolossal (nel ’97 “Il paziente inglese” ebbe la meglio sui piccoli e ottimi “Fargo” e “Segreti e bugie”) altre volte l’esatto contrario. Stabilire il più valido tra due eroi buoni - uno reale l’altro immaginario - di film spettacolari come “Gandhi” o “E.T.” (1983) è un fattore soggettivo che lasciamo al gusto di ogni spettatore. I casi sono semplicemente quelli ritenuti più clamorosi o stridenti con le aspettative. Voi ad esempio a chi avreste dato il vostro Oscar nell’ ottima annata del 1976, la cui cinquina era composta da “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, “Barry Lyndon”, “Quel pomeriggio di un giorno da cani”, “Lo squalo” e “Nashville” ?
Gandhi vs. E.T. : and the winner is…
Fresco di Oscar, Ben Affleck ha vinto tra polemiche e controversie cinefile. Chi gli preferiva l’ottimo film di Steven Spielberg (dopo "Schindler’s List" non può più vincere il miglior film?) chi "Amour" di Haneke (che caso bizzarro era candidato anche come film straniero e lo vinse) chi addirittura qualsiasi altro come ad esempio il "Django" di Tarantino che ritirò il premio per la migliore sceneggiatura.
14) 2006 Crash – Contatto fisico vs. I segreti di Brokeback Mountain
Ecco un altro caso recente che molti ricordano come una scottante ingiustizia ma forse nemmeno così eclatante. Il melodramma di un segreto amore omosessuale che dura vent’anni fece vincere ad Ang Lee il Golden Globe e il Leone d’oro a Venezia ma l’Academy gli negò l’Oscar. Politicamente scorretto?
13) 1965 My fair lady vs. Il Dottor Stranamore
Due film totalmente diversi, quasi opposti (colore sgargiante contro bianco e nero) ma il film-bomba di Kubrick è folle, ingegnoso e sempre attuale e divertente. Ciò nonostante non porta a casa nessun premio, nemmeno per Peter Sellers…il film di Cukor ne vinse otto. Un divario troppo grande anche per il fatto che fu la prima candidatura per Kubrick che da lì in poi non vinse mai la statuetta (solo per gli effetti speciali di "2001: Odissea nello spazio")
12) 1982 Momenti di gloria vs. I predatori dell’arca perduta
Un film di cui forse è sopravvissuto solo il tema musicale. Perché, le note che accompagnano l’entrata in scena di Indiana Jones qualcuno le ha dimenticate? Quattro Oscar (scenografia, suono, montaggio, effetti visivi) e niente altro, a parte 115 milioni di dollari incassati nei soli USA, tre sequel, una serie TV, videogiochi e via dicendo.
11) 1953 Il più grande spettacolo del mondo vs. Mezzogiorno di fuoco
Il film di DeMille - ambientato nel mondo del circo - non è certo così memorabile come "Mezzogiorno di fuoco", una lezione di etica civile in forma western, raccontato in tempo reale con un’ingegneria narrativa che ha il suo culmine nella sparatoria finale. E quell’anno c’era anche "Un uomo tranquillo" di John Ford.
10) 1995 Forrest Gump vs. Pulp Fiction
Un film parecchio amato ma non un cult come quello di Quentin Tarantino che influenzò tutto il cinema a venire. Del resto era la scelta più scontata. E a proposito di essere amati e ricordati quell’anno concorreva anche "Le ali della libertà" di Frank Darabont che attualmente è al primo posto della classifica di IMDB. Dite che è poco?
9) 1990 A spasso con Daisy vs. L’attimo fuggente
Perché il commovente film con Robin Williams che tutti abbiamo visto non divenne un film “da Oscar”? Avrebbe potuto perfettamente diventarlo stando ai parametri di giudizio tipici dell’Academy. Invece la spuntò questo piccolo film per il quale la deliziosa ottantenne Jessica Tandy vinse come miglior attrice. Voi l’avete visto?
Roman Polanski vinse finalmente come miglior regista ma non ebbe la soddisfazione né di ritirare il premio (per motivi legati al suo passato) né di vedere premiata la sua opera come miglior film dell’anno, cosa che ad oggi non è mai avvenuta. Una fetta di Storia tragica e toccante sconfitta da un discreto musical. Plateale occasione in cui Hollywood ha imposto il suo marchio.
7) 1999 Shakespeare in love vs. La sottile linea rossa & Salvate il soldato Ryan
Uno di quei film che senza il prestigio dell’Oscar in molti avrebbero già dimenticato a confronto a due solidi e moderni film di guerra. Apprezzatissimo in tutto il mondo quello di Malick, diretto nella storia del cinema l’incipit sullo sbarco in Normandia girato da Spielberg, premiato per la regia.
6) 1968 La calda notte dell’ispettore Tibbs vs. Il laureato & Gangster story
Avvicinandoci ai primi posti della nostra classifica il divario tra il vincitore e gli sconfitti è sempre più lampante. Vince un buon poliziesco che non sarà mai all’altezza dei due film che hanno segnato più di altri l’inizio della New Hollywood. Nulla fu più come prima. Almeno Mike Nichols per il popolare film con Dustin Hoffman ebbe il suo premio alla regia.
5) 1945 La mia via vs. La fiamma del peccato
Poco da dire per quest’annata, bastano i titoli: un film di buoni sentimenti che in pochi ricordano contro l’antesignano di tutti i noir. Billy Wilder alla macchina da presa, Raymond Chandler alla macchina da scrivere, Barbara Stanwyck memorabile dark lady, 6 nominations, 0 oscar. Un peccato che ancora brucia.
4) 1939 L’eterna illusione vs. La grande illusione
Alla quarta posizione abbiamo un Frank Capra oscarizzato che nonostante tutto avrebbe dovuto scansarsi di fronte ad uno dei più grandi e riconosciuti capolavori della storia del cinema. Nel 2012, in occasione della versione restaurata, il quotidiano Le Monde dice del film: “75 anni dopo rimane ancora molto da scrivere su questo capolavoro”.
3) 1981 Gente comune vs. Toro scatenato
Sul podio troviamo Scorsese a bocca asciutta che per vincere dovrà aspettare fino al 2007. Quello che negli anni è diventato un classico del cinema cedette la statuetta all’intimista Robert Redford, debuttante alla regia. Come se non bastasse quell’anno una storia sulla diversità, commovente e universale, non portò a casa nessun premio su 10 nominations. Che film era? "The elephant man" del giovane David Lynch.
2) 1942 Com’era verde la mia valle vs. Quarto potere
Orson Welles debutta al cinema a 25 anni: scrive, dirige e interpreta uno dei film più acclamati di sempre dalla critica di tutto il mondo. Su 9 candidature vinse per la sceneggiatura. Nemmeno John Ford con un film dignitoso può sentirsi a posto con la coscienza. E possiamo fermarci qui.
1) 1980 Kramer contro Kramer vs. Apocalipse now
Eccoci allo smacco più grande per ogni cinefilo che si rispetti. Perché più scottante del torto fatto a Welles? Perché una storia lacrimevole con due ottimi attori ha beffato un’impresa titanica, una fatica registica degna dei kolossal d’altri tempi, un vero spettacolo visivo e sonoro ma anche racconto ipnotico intimo e profondo, con personaggi e frasi entrati nella leggenda. Se ne accorsero tutti: Coppola vinse la Palma d’oro a Cannes, il Golden Globe, il BAFTA e altri premi. E ascoltare Wagner ha cambiato il nostro immaginario. This is the end.
L’essere memorabile lo si decide ai posteri, soprattutto grazie al citazionismo e tramite quello l’opera acquista valore anche agli occhi del critico più severo. Premesso che gli Oscar sono a tutt’oggi un viatico politically correct e nient’altro, ma in molti dei casi da te citati non sono per nulla d’accordo. Kramer contro Kramer non è solo una storia lacrimevole con ottimi attori, si sminuisce la sua potenza, un pochino autocelebrativa, ma non troppo deplorevole da meritarsi il primo posto. Stesso discorso per Gente comune, La calda notte dell’ispettore Tibbs, A spasso con Daisy o My Fair Lady (e lo dico da fissato di Kubrick). Argo poi io l’ho preferito allo spilberghiano Lincoln. Crash ha meritatamente vinto un falsamente intimo Brokeback incapibilmente premiato. Momenti di gloria è un film superiore a Indy, più completo ed emozionale. Forrest Gump, nonostante io abbia amato follemente Pulp Fiction, è più film, più completo, dell’opera di Tarantino. Per gli altri punti, snobbare La sottile linea rossa per Shakespeare è da decerebrati, meno, ma comunque importante decisione negativa quella dedicata a Quarto potere visto il rivale. Nonostante L’eterna illusione sia un film da consigliare a chiunque, La grande illusione ha un livello vicino alla perfezione. La mia via, altra scelta incapibile. Mezzogiorno di fuoco è stato un buon film, aumentato di carisma e caratura col tempo, ma effettivamente migliore del vincitore effettivo. Indignarsi per Il pianista forse è eccessivo. Sicuramente migliore di Chicago, ma era un anno fiacco. Io mi sono parecchio sorpreso della vittoria di The Artist, a scapito di The Tree of Life, film veramente potente o preferire il costosissimo e buon Ritorno del re a Mystic River o anche un incepposo A Beautiful Mind per una mistura omogenea di eterogeneità come Moulin Rouge. Insomma casi ce ne sono tanti, ma resta il fatto che gli Oscar non sono costruiti per scegliere il migliore, anche perché fondamentalmente non è possibile scegliere il migliore, non con una giuria di tot elementi che giudicano soggettivamente. Basti pensare anche, che per alcuni premi, come la sceneggiatura, non leggono effettivamente la sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore, ma premiano la sceneggiatura desunta vedendo il film, ovvero cambiata da regista, montatore e attori.
Ciao Dario, grazie per il tuo commento. Come ho scritto nella premessa – insieme ad altre cose – l’articolo è “discutibilissimo”. I 15 casi sono esempi, lungi da me prevalicare il gusto di ogni spettatore. E’ poco più di un giochino per riflettere insieme, ogni film elencato è un gran film anche se le cose sarebbero potute andare diversamente. Per esempio non ha trovato posto “Il gigante”, che forse avrebbe meritato, sconfitto da “Il giro del mondo in 80 giorni”. Le scelte dell’Academy hanno sempre fatto discutere di per sè, non era mia volontà imporre giudizi inattaccabili e valevoli per tutti. Ciao!
Dario Magnolo
Il punto 1 e 2 sono fra i tanti motivi che mi fanno sottovalutare il premio Oscar.
Per me uno dei piu grandi scandali é stato quello di non nominare Mulholland Drive di David Lynch. Il film del decennio in pratica per lasciare spazio al noiosissimo A beautiful mind.
Poi, ho sinceramente preferito Shakespeare in Love al noioso soldato Ryan e Argo è un film decisamente migliore dell’orrendo e falsissimo Lincoln. Anche se per me quell’anno doveva vincere Zero Dark Thirty. Per il resto concordo quasi con tutto quello che hai detto.