Migliora leggibilitàStampa
15 Aprile 2012

Les Discrets Intervista con Fursy Teyssier – Italian/English version


Fursy Teyssier INTERVISTAFursy Teyssier è l’anima della band francese Les Discrets che nel 2010 stupì critica e pubblico con il bellissimo album d’esordio “Septembre Et Ses Dernieres Pensees”. Le sonorità della band sono il risultato di una miscela molto ben riuscita di black metal e shoegaze, con cui Fursy cerca di esprimere quell’intreccio di paura e desiderio legato all’amore e alla morte. Questi temi sono stati ripresi con accenti più cupi anche nell’ultimo "Ariettes oubliées...", rilasciato proprio all’inizio di questo 2012. Fursy è anche un illustratore ed un regista di film d’animazione. Nei progetti dei Les Discrets, la musica, la poesia e l’arte realizzano da sempre un unico punto di vista, l’idea di 

un’ “arte totale” capace di rappresentare le molteplici anime dell’inconscio, le sue paure ed i suoi desideri. Non a caso “Septembre Et Ses Dernieres Pensees” e "Ariettes oubliées..." richiamano espressamente la poesia di Paul Verlaine. Di tutto questo abbiamo parlato con Fursy, appena rientrato da un tour europeo con i suoi Les Discrets.

 

L'INTERVISTA

 

FELICE MAROTTA (DISTORSIONI) - Ciao Fursy, complimenti per la bellezza dei tuoi lavori e della tua musica: illustrazioni, disegni, animazione, musica e tour: come riesci a conciliare il tempo per tutte queste cose?

Fursy - Ciao Felice! Molto piacere di fare la tua conoscenza. Beh, in realtà è come per ognuno di noi. Ho un programma, diviso tra musica e film di animazione / illustrazioni. Cerco di gestire tutto al meglio. Ma non è un programma rigido, infatti a volte dovrei lavorare ma poi mi metto a suonare musica!

 

Nelle tue illustrazioni ritroviamo le suggestioni del romanticismo. Penso a capolavori quali “L’isola dei morti” di Arnold Böcklin, “Salomè" di Gustave Moreau, ma anche i bellissimi lavori di John William Waterhouse, di Gustave Dorè e di John Bauer. Perché proprio il romanticismo?

Les Discrets INTERVISTANon so i motivi per i quali mi sento particolarmente vicino a quel movimento. Loro hanno davvero dipinto esattamente quel che sento e quei temi che amo profondamente. Non tanto incentrati sull’essere umano, ma più che altro sui sentimenti e sulle emozioni dell’essere umano, tradotti in paesaggi e scenari. E c'è anche molto simbolismo in quei lavori che mi piace molto. John Bauer e Waterhouse non fanno parte però del romanticismo. Waterhouse è legato alla pittura vittoriana e John Bauer era un illustratore di libri per bambini.

 


Illustrazione ed animazione sono due forme artistiche molto diverse tra loro. Hai una predilezione per una delle due o sono per te due forme d’arte affini e complementari?

Sì, sono molto diverse. Ma quello che devi sapere è che quel che mi piace realizzare nell’animazione sono i dipinti dello sfondo. Odio l'animazione: è lunga, noiosa e difficile! Così cerco di evitarla quando posso. Preferisco concentrarmi sulle immagini dello sfondo, che sono ancora dipinti, cioè illustrazioni! Il mio interesse nel disegno è creare atmosfere, luci, contrasti e sentimenti. Entrambe le tecniche hanno obiettivi diversi. Nell’illustrazione hai un unica immagine in cui devi dire tutto. In un film d'animazione, hai quattro o cinque scatti per dire la stessa cosa. Ma puoi anche aggiungerci ulteriori strati: musica, spazio, voci, etc.

 

Les Discrets INTERVISTALe illustrazioni di “Septembre Et Ses Dernieres Pensees” descrivono il legame tra l’amore e la morte ed il desiderio di rendere eterno questo amore. Nella copertina dell’album la morte appare imponente, quasi una divinità mitologica che incute paura ma anche fascino. E’ una lettura corretta? 

Assolutamente. Questo grande corvo rappresenta la Morte. Gli amanti sono di fronte a lui, ma non hanno paura, perché sanno che la Morte non li separerà. Per questo non hanno paura di andarle incontro e di affrontarla. Hai capito perfettamente. E’ proprio così!

 

Il tuo primo film di animazione “Tir Nan Og”  è un lavoro davvero suggestivo. Oltre ad una natura luminosissima e a volte abbagliante, i veri protagonisti del film sono i corvi, messaggeri ed ambasciatori del mondo dell’aldilà. Le scene del volo degli stormi di uccelli sono davvero incredibili. Come hai realizzato quelle scene?

Ah ah, è stato facile da fare. E' praticamente un 3D. Animare così tanti uccelli è davvero molto difficile in 2D (disegnando tutto a mano), così ho scelto di usare il 3D per risparmiare un sacco di tempo. Sono molto orgoglioso di questo film e del suo significato. Ho davvero avuto qualcosa da dire in quegli anni. E' strano, perché quando lo realizzavo, non avevo pienamente colto il suo significato e l’importanza che questo film avrebbe avuto per me a distanza di molti anni. E’ come per "Oubliées Ariettes ...", ora che è uscito e dopo aver risposto a molte interviste, ho preso una certa distanza da quel lavoro e adesso inizio a capire ancora meglio il perché ho fatto questo album. Ho notato ad esempio che anche in quest’album c'è una sorta di storia, proprio come in "Septembre ...".

 

LES DISCRETS intervista“Septembre Et Ses Dernieres Pensees” è praticamente la trasposizione in musica di tutto quel che abbiamo discusso sin’ora. Un lavoro che unisce musica ed arte, pieno di fascino. Cosa significa per te quest’album adesso?

Beh è una pietra miliare nella mia vita! Qualcosa che mi ha veramente aperto la mente su tante cose nuove e mi ha aiutato in qualche modo a combattere alcune paure! Mi ha anche dato fiducia in me stesso, cosa di cui sono orgoglioso così come delle molte persone nel mondo che amano quest’album. Ed è importante averne un po’. Non troppe, ma un poco sì!

 

"Ariettes oubliées..." sembra ancor più cupa, malinconica ed introspettiva. Oramai sembra definitivamente assente quella luminosità che aveva contraddistinto “Tir Nan Og”.  Parlaci del progetto.

Sì, è molto diverso. Molto più cupo come hai detto. Questo album racconta una storia opposta rispetto a quanto fatto nel primo album, cioè la Morte può separare gli amanti. Non so perché l'ho fatto, lo saprò di sicuro fra qualche anno. E’ vero che non c'è così tanta luce in questo album. Gli unici momenti luminosi in realtà vi sono quando si parla della "possibilità di aver accesso alla luce, senza avere la possibilità di entrarvi dentro". Quindi non è per nulla positivo. E' un album di cui sono molto felice ma ci ho lavorato sopra per così tanto tempo che ho bisogno di prendere un poco le distanze da esso, per sapere se ne sarò soddisfatto al 100%. Ho bisogno di capirlo un po' di più. Come sempre d’altronde!

 

Fursy, grazie davvero per l’intervista. Ti aspettiamo a Roma.

Grazie a te! Speriamo di venire presto a Roma ... Mi piacerebbe tanto!

Arrivederci e grazie mille.

 

 

 

Interview with Fursy Teyssier (Les Discrets)

 

Les discrets INTERVISTAFursy Teyssier is the heart of the French band Les Discrets who in 2010 surprised critics and audiences with its beautiful debut album "Septembre Et Ses Dernieres Pensees". The sounds of the band are the result of a very successful blend of black metal and shoegaze, with which Fursy tries to express that mixture of fear and desire linked to love and death. These themes have been taken with darker accents even in the last "Ariettes oubliées ...", released at the beginning of this 2012. Fursy is also an illustrator and director of animated films. In projects of Les Discrets, music, poetry and art always produce a single point of view, the idea of an '"art total", capable to represent the multiple souls of the unconscious, his fears and his desires. Not by chance "Septembre Et Ses Dernieres Pensees" and "Ariettes oubliées ..." specifically recall the Paul Verlaine’s poetry. Of all this we talked with Fursy, just returned from a European tour with his Les Discrets.

 

 

FELICE MAROTTA (DISTORSIONI) - Hi Fursy, congratulations for the beauty of your artworks and music: illustrations, drawings, animation, music and tours: how do you reconcile time for all these things?

Fursy - Hello! Molto piacere, Felice. Well, actually it's like everybody else. I have a schedule, separated between music and animated films/illustration. And I try to manage everything well. It's not so fixed, indeed sometimes I'm supposed to work and I play music instead!

 

In your illustrations we can find the suggestions of romanticism. I think of such masterpieces as "Isle of the Dead" by Arnold Böcklin, "Salomè" by Gustave Moreau, but also the beautiful works of John William Waterhouse, Gustave Dorè and John Bauer. Why just the romanticism ?

les discrets intervistaI don't know, because I mostly feel extremely close to that movement. They really painted what I feel and the subjects I like a lot. Not focused on Human, but more or less the feelings and emotions of human, translated into landscapes and sceneries. And there is a lot of symbolism in them as well, which I like a lot. But John Bauer and Waterhouse aren't part of the Romanticism. Waterhouse is related to Victorian paintings and John Bauer was an illustrator for children books.

 

Illustration and animation are two very different form of art. Do you have a preference for one of the two or these are for you two related and complementary forms of art?

Yeah it's very different. But what you have to know is that what I like to do in animation is background paintings. I hate animating, it's long, boring and difficult! So now I'm trying not to do it when I can. I prefer focusing on background pics, which are still pictures, so illustrations! My interest in drawing is to create an atmosphere, lights, contrasts and feeling. Both techniques have different goals. In illustration, you have 1 still picture that must tell everything. In an animated film, you have 4/5 shots to say the same. But you can add some additional layers: music, space, voices etc.

 

The illustrations of "Septembre Et Ses Dernieres Pensees" describe the relationship between love and death and the desire to make eternal this love. In the album cover, death seems imposing, almost a mythological deity who inspires fear but also fascination. Is it a correct reading?

Les Discrets INTERVISTADefinitely. This big crow is Death to me. Those lovers are facing him and they're not afraid of it because they know Death won't tear them apart. So they don't fear going to it and facing it. You got it 100% right!

 

Your first animated film "Tir Nan Og" is a really suggestive work. In addition to a nature bright and sometimes dazzling, the real protagonists of the film are the ravens, messengers and ambassadors of the world of the beyond. The scenes of the flight of flocks of birds are really incredible. How did you made those scenes?

Ah ah, that's easy to make. It's 3D more or less. Animating so many birds is very difficult in 2D (hand drawn) so I chosen to use 3D to save some time. I'm very proud of this film and its meaning. I really had something to say back in those years. It's funny, because when I was doing it, I even did not get the real meaning of it and how much important this film would be to me years after its making. It's like for “Ariettes Oubliées...”, now that it's released and that I answered many interviews, I took some distance and I now understand even better why I did this album. I noticed for example that there is some kind of a story in it, just like “Septembre...”.

 

The "Septembre Et Ses Dernieres Pensees" is practically the transpose in music of everything we discussed up to now. A work that combines music and art, full of fascination. What does it mean this album for you now?

A milestone in my life! Something that really opened my mind on new things and helped me somehow to fight some fears! It also given me some self confidence as I'm proud of it and some people over the world like it as well! And this is important to have some. Not too much, but at least a bit!

 

Les discrets INTERVISTA"Ariettes oubliées ..." seems even more dark, melancholy and introspective. It is now definitively absent the brightness that had characterized "Tir Nan Og". Tell us about the project.

Yeah, very different. Much darker as you said. This album tells the opposite of the first one, that Death can separate lovers. I don't know why I did it, I'll certainly know it in a few years. It's true that there is not so much light in this album .The only bright moments in it are actually speaking about “the possibility of accessing light, without being able to go in it”. So it's not really positive. It's an album I'm very happy about but I worked a lot on it and I need to get more distance to know if I'm 100% happy with it. And I need to understand it a bit more. Just as always!

 

Fursy, thank you very much for the interview. We’re waiting for you in Rome.

Thanks a lot!  Hopefully we'll come to Rome soon... Would love to do so!!!

Arrivederci. Grazie mille.

 

Felice Marotta

Video

Inizio pagina