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7 Marzo 2017 , ,

An Harbor MAY

30 settembre 2016 - This Is Core Records

An Harbor, al secolo Federico Pagani debutta con l'album “May”. Otto tracce dal raffinato sapore di rock maturo che non hanno tuttavia paura dell'inserimento dell'elettronica. Perché quello che il cantautore piacentino infila in questo lavoro è un azzeccatissimo bilanciamento tra generi. Si sente la carica pop già dall'attacco di Like A Demon e sarà per questo, o per la bella linea melodica, che risulta talmente orecchiabile che al secondo ritornello del primo ascolto ci si trova inconsapevolmente a canticchiarlo assieme al graffio elegante di Pagani. Orecchiabile è infatti la caratteristica vincente di tutto l'album, vestendo a pennello brani come l'arricchita By The Smockestack, The Highest Climb e Shine Without A Light. Queste tre tracce poggiano fortemente su una base di bassi ben calibrati e voce pungente che a tutto fanno pensare tranne che a un esordio auto-prodotto. Dal taglio più indipendente sono invece le americaneggianti Minerva Youth Party, Meet Yourself Fading e Come Armed Or Come Not At All (dolcissima ballata voce-chitarra) dove a fare da padrone sono distorsioni e piatti che non indugiano in complimenti. Dal gusto più rétro, indorano infatti un album che può realmente vantarsi di saper usare abilmente la contaminazione di generi.

 

Quello che, infine, fa riflettere è la scelta devozionale e controcorrente della lingua inglese. L'alias An Harbor dimostra il gusto anglofono e dinamico di Federico, confermato dalla tracklist, che non può non far ripensare alle preferenze dei suoi colleghi coetanei. Il cantautorato cosiddetto indipendente sta infatti tracciando una rotta ben precisa all'interno della scena musicale nazionale, prediligendo la lingua madre. Scelta da cui Pagani si dissocia completamente, sposando l'idioma a cui, tra l'altro, è maggiormente riconducibile il suo stile. Che sia il suo modo per differenziarsi? O piuttosto per non cedere eccessivamente al compromesso del pop-olare? Basterà forse attendere il prossimo album per ottenere risposte, le stesse che il musicista piacentino ha ricevuto in gran quantità dal pubblico del web. 

 

Elena Pelloni

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