Wilson Phillips Dedicated
[Uscita: 03/04/2012]
# Teneramente consigliato da DISTORSIONI
Non ho nessun alibi: mi sono lasciato sedurre come un ragazzino al primo approccio dai nomi dei famosissimi brani dei loro genitori eseguiti dalle Wilson Phillips in questo nuovo lavoro, “Dedicated”. Come tutti sapranno le Wilson Phillips allineano Carnie e Wendy Wilson, figlie dell’immarcescibile ‘ragazzo della spiaggia’ Brian, un songwriter che è praticamente una leggenda vivente, e Chynna Phillips nata dall’unione di John e Michelle Phillips, due quarti degli indimenticabili Mamas & the Papas. Signori, stiamo parlando delle due bands californiane che più contrastarono negli anni 60 – insieme ai Lovin’ Spoonful di John Sebastian – in quanto a genialità e fascino di impasti vocali, melodie ed ispirazione compositiva, lo strapotere britannico dei Beatles a livello planetario.
Le tre donzelle - tre voci fascinose - non più giovanissime, che vantano anche nomination ai Grammy e agli American Music Awards, sembrano voler mettere a punto con “Dedicated” il loro definitivo tributo all’arte senza tempo di genitori cotanto musicalmente titolati, e non ci sono dubbi che il progetto risponda soprattutto ad esigenze ‘patinate’ di mercato e di vendite, se ne accorgerebbe anche il più sprovveduto degli addetti ai lavori. Sarebbe però nello stesso tempo ipocrita negare l’estrema piacevolezza finale dell’operazione, e poi chi se non le tre sorelline Wilson Phillips potevano permettersi il lusso - se non avere il diritto - di mettere in fila dodici tra le composizioni più brillanti dei Beach Boys e Mamas & the Papas, dominatrici di classifiche in una galassia pop-rock ormai lontanissima?
Ecco celebrati allora cinque hits dei M. & P. e sette dei B.B.: Carnie, Wendy e Chynna sono molto brave, a livello solistico come nei cori complessi che edificano, riuscendo a farci rivivere almeno al 50-60 % gli splendori vocali e gli arrangiamenti inarrivabili di originali come God Only Knows, Good Vibrations, Wouldn’t it be nice dei Beach Boys, Dedicated to the one i love, California Dreamin’, Monday Monday dei Mamas & the Papas, con punte di eccellenza interpretativa in Wouldn’t it be nice, Dedicated to the one i love e nelle meno conosciute Got a feelin’, Twelve Thirty (M & P). Avrebbero potuto risparmiarci, a dirla tutta, alcuni particolari come lo schioccar di dita in Good Vibrations che fa tanto i nostrani Neri per caso (ma sono in buona fede perchè probabilmente non li conoscono), o fastidiosi, per fortuna appena accennati, effetti di studio applicati alle voci in qualche frangente. Un’ottima occasione tutto sommato “Dedicated” per concedersi una salubre boccata d’aria con la più sfavillante storia del pop in assoluto a farvi da viatico; papà Brian ne sarà senz'altro felice, quindi azzardiamo: è troppo chiedere un "Dedicated" Volume 2?