Tracey Thorn RECORD
[Uscita: 02/03/2018]
Inghilterra
Una presenza discreta nel business musicale, di cui è stata una delle artefici a partire dagli anni ’80 senza mai andare sopra le righe, lasciando parlare la sua voce elegante e calda. Tracey Thorn, ex Everything but the Girl torna con il suo sesto lavoro solista, “Record”. Un album caratterizzato da nove buone ballate di evidente marca electro-pop, in cui certamente svettano i bei testi, improntati totalmente sull’universo femminile. Se dal punto di vista musicale il disco dice poco o niente di diverso da un paradigma ben consolidato e che affonda le radici proprio negli anni ’80 – “terra di conquista” della Thorn – altro discorso va fatto per le liriche, che fin dai primi ascolti paiono a fuoco e centrate. Le cose più interessanti dell’intera opera sono contenute nel singolo che ha anticipato l’uscita dell’album. A cominciare dalla bella lunga ballatona Sister (in cui compare la collaborazione di Corinne Bailey Rae), che sciorina un pungente testo sulle donne che sgomitano per uscire dal controllo della società maschile («fight like a girl»), accompagnato da dinamiche funk che vanno a braccetto con perturbazioni elettroniche ed atmosfere disco.
Altra nota di merito se la prende la lenta ispirata Face: armonie più asciutte rispetto all’intero mood del disco sostengono la voce delicata e penetrante di Tracey per un pezzo che è un paio di spanne superiore al resto. Da menzionare anche la vibrante ariosa Smoke e la conclusiva Dancefloor, brano che conduce per mano l’ascoltatore nel viaggio a ritroso verso il 1984, anno d’esordio degli EBTG. In un album tendenzialmente molto omogeneo spicca la seconda traccia, Air, in cui la Thorn si misura in un riuscito duetto con Shura, che dà una marcia in più a una melodia malinconica e crepuscolare. Conclusiva nota di merito anche per Guitar, brano tra i più allegri e coinvolgenti dell’intero disco, e per Queen, secondo singolo estratto dall’album e traccia di apertura che lascia un buon primo impatto. Pur senza lasciare chissà quale impronta, con Record Tracey Thorn, che nella sua carriera vanta prestigiose collaborazioni con, tra gli altri, Massive Attack e Style Council, ci regala una quarantina di minuti di musica che si ascoltano con piacere e non senza una buona dose di trasporto.
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