Lino Capra Vaccina METAFISICHE DEL SUONO
[Uscita: 10/11/2017]
#consigliatodadistorsioni
Seguendo e fiutando la scia del suono, la magia con la quale la nota incide nell’etere la sua vibrante e fuggevole traiettoria, il percussionista Lino Capra Vaccina ha attraversato nei decenni della sua carriera, molteplici esperienze, con gli Aktuala di Walter Maioli, con Franco Battiato e l’intrepido seminale progetto noto come Prima Materia e non da ultimo con una produzione solista che ha consegnato alla storia della sperimentazione minimale un gioiello come "Antico Adagio". Il suo linguaggio tende a raccogliere molteplici influenze, spaziando tra ambient world da rituale primitivo fino a sentori orientaleggianti che richiamano i mantra modali indiani. Ma il suo lavoro si è spinto oltre gli steccati che delimitano il genere, avvicinandosi a un’etnomusicologia che, attraverso i vari sistemi tonali, potesse risalire a un modo universale originario, tendere cioè ad una ricerca dell’armonia intesa come equilibrio primigenio. Qualche cosa che quindi si astrae, fino a superare l’idea stessa di linguaggio codifica, arrivando ad una metafisica trascendente del suono in quanto principio generatore di tutto il resto.
In questo senso l’approdo è il titolo eloquente di questo suo ultimo disco. "Metafisiche del Suono" è materia impalpabile ed evanescente, sei cristallini movimenti che interpretano il divenire. Tutto è trasformazione, tutto è evoluzione che imprime e stravolge la percezione. La stessa sensazione statica del silenzio è puro addensamento energetico che prelude al libero fluire. Ogni fase di contrazione è bilanciata da una fase di sprigionamento a cui segue una quiete di assestamento presto perturbata dall’ennesimo evento non prevedibile e non ordinato che innescherà una nuova e variegata reazione. Sono le grandi variabili dell’energia cinetica. Rende molto bene l’idea di contrasto scontro tra diversi elementi l’alternanza tra il pianoforte, con il suo timbro controllato e austero e tutta la scintillante instabilità che discende dal riverbero, dal tocco percussivo di materiali diversi. Un gioco ipnotico di grande suggestione che dopo la lunga immersione di Metafisica del Suono, dilaga in impalpabili amplificazioni in Lo Spazio Trascendente.
Uno dei momenti più sacrali e ineffabili è rappresentato dall' eco e dalle scansioni quasi micro toniche di Policromie Sospese che ci introduce con Il Silenzio Interiore in una nicchia ovattata di puro rapimento estatico. Lievi tocchi di tablas e campane ci cullano in un liquido torpore. Siamo trascinati in una dimensione senza coordinate dove tutto è sfumato. La meditazione trascendentale ci posiziona in un ideale luogo di riconciliazione interiore e di pacificazione con l’esterno. Diventiamo spettatori di una circolarità che dà senso a tutto e che ritrova il suo ordine intrinseco in modo del tutto spontaneo. Lino Capra Vaccina celebra con il suo tocco raffinato la sapienza innata del suono. Ci fa affacciare in un orizzonte nuovo di armonia dove la ritualità arcaica si riveste di sentori di futuro non ancora predetto. La sua è una visione che ricongiunge primitivo e avanguardia nella cum-prehendo totalizzante del suono in sé. Compagni di cerimoniale sono in questa avventura l’oboe di Camillo Mazzoni, la viola di Alison Cotton (The Left Outsides) e il salterio di Michael Tunner.
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