Ristampe: Cardosanto PNEUMA (2000)
Uscita Ristampa: 6 Giugno 2014
Quattordici anni e non sentirli. La benemerita operazione di ristampa da parte delle tre etichette di cui sopra, ci riconsegna un album, “Pneuma”, uscito originariamente nel 2000, di una freschezza e di un’attualità assoluta, per il quale il tempo non sembra essere passato. Tra rumorismi avantgarde, limpide staffilate di chitarra, e un basso rutilante, il trio savonese (Roberto Sassi, Fulvio Gigli, Dario Marinangeli) ci ricorda di quanto già “avanti”, per il panorama italiano, fosse la loro musica strumentale quasi tre lustri or sono. Echi dei King Crimson più recenti e arrabbiati si mescolano a funambolismi ritmici che ricordano i gloriosi Brand X di Phil Collins, ed addirittura gli antichi furori della Mahavishnu Orchestra di John McLaughlin, accorpati a progressioni post/prog che bands come i nostri Area o i più moderni Dream Theater hanno fatto proprie. Stacchi improvvisi, momenti melodici e geometrie spigolose e muscolari si susseguono e si accavallano in una dimensione di felice invenzione creativa, in un suono scudisciante senza collocazione precisa se non in quell’indefinibile art rock in cui convivono gioiosamente in un modernismo anticato le libertà d’espressione free form tipiche di certo jazz, con quelle del post/prog rock più evoluto. Pneuma è un’opera rock futurista e futuribile che se fosse un dipinto sarebbe un quadro astratto grondante di colori e con qualche sfregio di lama tagliente sulla tela. Ottima anche la produzione del prode Alessandro Mazzitelli in questo esempio perfetto e sincero del miglior rock indipendente italiano del nuovo millennio da recuperare assolutamente e da non dimenticare. Un gioiellino brillante di luce propria, un piccolo capolavoro: quattordici anni fa come oggi.
Commenti →