Sam Shepard Oltre il vuoto del successo
1943 - 2017
Ai più attenti appassionati di rock il nome di Sam Shepard non giunge del tutto nuovo quando il film di Wim Wenders “Paris Texas” vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1984. Shepard, autore del soggetto e della sceneggiatura di quel film di culto, comincia a essere conosciuto e apprezzato tra i cinefili, ma c’è chi lo ricorda dietro le pelli della batteria di un gruppo seminale americano gli Holy Modals Rounders formato, tra gli altri, da due Fugs (Peter Stampfel e Steve Weber) e al quale si attribuisce l’invenzione della corrente acid folk. Batteria e psichedelica a parte, Sam Shepard è stato negli USA un punto di rifermento imprescindibile per le arti legate alla parola scritta. Attore, scrittore, drammaturgo, soggettista e sceneggiatore cinematografico (e in quest’ultima veste ci piace ricordarlo al fianco dei “nostri” Tonino Guerra e Michelangelo Antonioni nel mitico “Zabrinskie Point” del 1970) Shepard fu profondamente legato alla cultura americana descrivendone, nelle sue opere, i territori rurali in una sorta di far west moderno con quelle storie di famiglie disgregate e di uomini fragili spesso vinti dalla forza della vita.
Soverchiato dall’ingombrante e autoritaria figura del padre, contadino e militare, dedito all’alcolismo e persino invidioso, in futuro, del successo del figlio, Shepard abbandona la sua famiglia di coltivatori e sbarca a New York dove dà sfogo alla sua passione per la scrittura e per il teatro. Il successo non tarda ad arridergli scrivendo e raccontando quel mondo di vuoto, di angoscia e di uomini sconfitti che dopo il boom degli anni cinquanta già esiste nella vita reale ma che ancora nessuno ha messo in scena o su pagine di libri. Come ottimo e prolificissimo attore appare in oltre cinquanta film e ottiene due nomination agli Oscar, come autore di teatro altrettanto prolifico (quarantacinque opere messe in scena) vince nel 1979 il prestigioso Premio Pulitzer per “Buried Child”, opera paradigmatica della sua dimensione letteraria basata sugli argomenti già citati, mentre come romanziere si limita a poco più di una mezza dozzina di libri dalla prosa asciutta e incisiva.
Il mondo del rock lo vede ancora artisticamente al fianco di Bob Dylan come sceneggiatore nel film “Renaldo & Clara” (1978) e sentimentalmente a quello di Patti Smith (insieme nella foto a sinistra) con la quale ha una relazione extraconiugale. Non considerandosi un intellettuale Sam Shepard è stato, come ha scritto il New Yok Times in occasione della morte avvenuta il 27 luglio 2017 a causa della sclerosi laterale amiotrofica, l’archetipo dell’americano medio della sua generazione: jeans, maglietta e giacca di pelle. “Il successo nasconde un grande vuoto” amava spesso dire, ma crediamo che lui l’abbia riempito con la sua arte e le sue opere. Nonostante la malattia che lo affliggeva da tempo ha recitato fino all’ultimo e ci piace citare la sua ottima prova attoriale in “Ithaca” (2015) opera prima di Meg Ryan con Tom Hanks, dove impersona un anziano impiegato delle poste alcolizzato in un paesino rurale negli anni quaranta e alla quale seguiranno ancora un paio di film girati poco prima della morte.
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