Al Jarreau A big heart
1940 - 2017
Comincia male il 2017, per gli amanti del jazz e della musica nera in genere: la mattina del 12 Febbraio 2017 se n’è andato, all’età di 76 anni, il magnifico cantante Al Jarreau. Da una decina di giorni era ricoverato in ospedale a causa di uno stato di esaurimento, era già stato vittima di problemi cardiaci e respiratori nel 2010, quando dovette abbandonare temporaneamente le scene, tuttavia le cause del decesso non sono state comunicate. Figlio di un pastore avventista, aveva iniziato a cantare in chiesa all’età di quattro anni, ma la sua carriera musicale vera e propria era iniziata dopo aver conseguito un diploma in psicologia e uno in riabilitazione funzionale.
Gli anni ‘70 e ‘80 sono stati quelli caratterizzati dai maggiori successi, con album importanti come “All Fly Home”, “This Time” e, soprattutto, “Breakin’ Away”, per il quale fu premiato con il Grammy Award sia nella sezione jazz che in quella pop. In totale sono sette i Grammys assegnati ad Al, a testimoniare la sua grandissima abilità vocale e il suo eclettismo, che lo ha fatto spaziare dal jazz alla fusion, dal soul al pop sempre ad altissimi livelli: prova ne sono tra le altre le sue interpretazioni, agli antipodi eppure così personali, di un classico di Elton John come Your Song e di monumenti del jazz mainstream come Take Five e Blue Rondo A La Turk di Dave Brubeck.
Il suo stile personalissimo mescolava lo scat con il vocalese, la sua estensione era stupefacente, così come la capacità di padroneggiarla in saliscendi vertiginosi. Dagli anni ‘90 in poi aveva diradato notevolmente la produzione discografica per privilegiare le esibizioni dal vivo, in cui ha avuto l’occasione di incontrare personaggi del calibro di Miles Davis, George Benson e Chick Corea. Proprio di quest’ultimo è il brano con cui vogliamo ricordarlo: la splendida reinterpretazione di uno dei capolavori del pianista statunitense, Spain, che riesce a superare in bellezza l’originale.
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