Na Isna UN DIO FURIOSO
Na Isna, oltre a costituire la coordinata nominale di riconoscimento del leader della band emiliana, Marco Lodi, originario della Guinea – Bissau, è anche il toponimo del dio degli elementi naturali secondo la tradizione politeistica di quel paese bellissimo e remoto. Il dio delle origini e del legame primigenio con le proprie radici, che contestualmente è viatico alla comprensione del culturalmente ed etnicamente altro, della diversità intesa come possibilità di ricchezza comunicativa. Registrato presso il Lemon Head Studio di Carpi, Modena, il primo lavoro dei Na Isna,“Un Dio Furioso”, con l’alto magistero tecnico di Enrico Mescoli, Andrea Franchi e Federico Truzzi, e che contempla oltre al summenzionato Marco Lodi, Enrico Pasini e Luca Torreggiani, riecheggia soluzioni cantautoriali, sulle orme di un Jeff Buckley, impreziosite nei pregnanti testi dal costante riferimento alla poesia di autori indimenticabili: Dylan Thomas (Il Gobbetto Del Parco, Solleva Il Viso); Arthur Rimbaud (Canzone Della Torre Più Alta); Andrea Zanzotto (Stri -Stri). L’intreccio testuale tra alta poesia e temi sociali, massime con prioritario riferimento alle tematiche di drammatica attualità delle popolazioni migranti e relative problematiche afferenti (rifiuto dell’alterità religiosa ed etnica, xenofobie di varia e perniciosa matrice), oltre a una solida e virtuosa struttura musicale e armonica, crea un’atmosfera alquanto interessante, una miscela creativa di rimarchevole livello. Un album che rappresenta un inno alla tolleranza e all’armonia auspicabile tra i popoli, sotto l’alta supervisione di Na Isna, il dio furioso che sovrintende all’equilibrio della natura. Ottimo esordio.
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