Sergio Borsato Liberi E Forti
La vita degli sconfitti, dei “quasi sempre invisibili” trova voce nelle canzoni del cantautore Sergio Borsato, figlio di una gloriosa tradizione che va dalla scuola nordamericana di Woody Guthrie, Bob Dylan, agli chansonnier come Leo Ferré, Brassens e Jacques Brel. “Liberi E Forti” segna il suo ritorno discografico dopo un quindicennio di assenza, a produrlo Massimo Priverio. Voce calda dal piglio virile, ma capace anche di venature malinconiche e amare adatta a cantare storie a volte drammatiche, come in La Bambina Di Kiev o Le Colline d’Armenia o Birkenau Unter Den Blau, protagonista la povera gente comune, le vittime innocenti della terribile storia umana, chi si batte eroicamente per cercare di salvare o quantomeno di lenire le sofferenze di chi è emarginato, di chi subisce gli orrori della guerra è dedicata “Figure di vapore”, dedicata alla figura di Gino Strada. C'è spazio anche per canzoni più intime e intrise di ricordi come Genova, bello e sentito omaggio alla città ligure, come Canzone Per Michele, dedicata a un giovane figlio di un amico che un atroce destino ha portato via impedendogli di realizzare i suoi sogni di artista. Gli arrangiamenti sono ovviamente finalizzati a valorizzare il canto e i testi, i veri protagonisti del disco, e hanno un’impronta prettamente folk con qualche divagazione verso il country o la musica irlandese.
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