Approvate al Senato regole più semplici per i piccoli concerti
E’ stato approvato il 25 settembre dal Senato il Decreto Valore Cultura, al cui interno è contenuta una disposizione, inserita con un emendamento proposto dal Presidente della Commissione Cultura del Senato medesimo, che elimina la necessità di autorizzazioni e di licenze per l’effettuazione di concerti con meno di 200 spettatori e termine entro le 24. La precedente procedura viene quindi sostituita con il rilascio di una semplice autocertificazione da parte dell'organizzatore, il quale è tenuto solamente a farla pervenire al Comune competente. Il Decreto deve ora essere approvato dalla Camera dei Deputati, cosa che si prevede avverrà entro l'8 ottobre.
La disposizione risponde a quanto richiesto al Ministro della Cultura Bray con una petizione lanciata su change.org da Stefano Boeri, architetto, urbanista e già Assessore alla Cultura del Comune di Milano con la Giunta Pisapia. La petizione prendeva spunto dal “Live Music Act”, approvato dal Parlamento britannico per liberalizzare gli eventi di musica dal vivo con meno di 200 spettatori e conclusione entro le ore 23. Anche per la petizione l'obiettivo era fermare e invertire la tendenza alla chiusura dei locali per la musica dal vivo, strangolati dagli adempimenti amministrativi richiesti e dai costi conseguenti. Quasi 37.000 sono state le firme raccolte sul web, a cui si sono aggiunti il sostegno di media, di associazioni quali Arci, Assomusica e Mei, dell’Anci e anche di singole amministrazioni comunali.
Nelle intenzioni di Boeri tuttavia sono ancora da rivedere, per poter conseguire miglioramenti soddisfacenti nel settore concertistico, aspetti quali quelli “delle tariffe per il diritto d'autore, della semplificazione delle procedure di autorizzazione per i grandi eventi musicali, della richiesta di un nuovo statuto giuridico per i lavoratori del pubblico spettacolo”.