MOSTRE – Marilyn Monroe: leggenda, mito e icona 20 dicembre 2011 – 22 aprile 2012, Palazzo Bembo, Venezia
Palazzo Bembo, nobile dimora veneziana del '400 che si affaccia sul Canal Grande nei pressi di Rialto, ospita fino al 22 aprile la mostra “Marilyn Monroe: leggenda, mito e icona”. Con oltre 150 opere esposte, la mostra rende omaggio alla figura di Marilyn nella sua dimensione di diva e icona indiscussa del XX secolo. Tra le opere più note senz'altro le serigrafie di Andy Warhol che, proprio attraverso questa tecnica, ha reso immortali diversi personaggi che hanno caratterizzato il secolo scorso. Il percorso espositivo raccoglie lavori di vario genere, dipinti, fotografie, collage, sculture, e di provenienza internazionale, mentre uno schermo collocato in una delle sale proietta alcune scene dei suoi film e lascia quindi scorrere in sottofondo la sua voce, mentre canta canzoni ormai entrate nell'immaginario collettivo, come I Wanna Be Loved By You o Bye Bye Baby.
Le opere ritraggono Marilyn nella vita privata (se così si può dire) e pubblica, e sui set dei suoi film, dagli esordi fino al dipinto Last sitting di Bert Stern, realizzato solo pochi giorni prima della sua tragica scomparsa avvenuta nell'agosto del 1962 all'età di 36 anni, o sono omaggi a lei resi da vari artisti nel corso dei decenni successivi. Una vita sfortunata quella di Norma Jeane Baker, in arte Marilyn Monroe, caratterizzata da un'infanzia indigente e sballottata tra gli orfanotrofi e le diverse famiglie che l'ebbero in adozione, a cui è seguito il folgorante successo della star che conosciamo, inseguito e desiderato, ma allo stesso tempo segnato da una grande fragilità che le ha procurato problemi di instabilità psichica, ricoveri in cliniche e di certo anche tanta infelicità. Una biografia quella di Marilyn in contrasto con le immagini della mostra che in gran parte la ritraggono in pose gioiose e radiose, in tutta la sua bellezza e il suo fascino.
Tra le tante pose artistiche oggetto delle fotografie presenti in mostra, fanno effetto le poche foto che la vedono al fianco di Arthur Miller, uno dei suoi tre mariti con cui cercò senza successo di avere un figlio, in momenti che sembrano essere di spensieratezza e felicità, sebbene, com'è noto, anche questo matrimonio fu di breve durata. Numerosi sono gli altri artisti esposti a Palazzo Bembo. Le prime due sale ospitano principalmente fotografie scattate all'epoca, mentre le sale successive raccolgono dipinti, sculture e collage di artisti che le hanno reso omaggio dopo la morte. Tra questi, oltre al già citato Warhol, i ritratti di Mimmo Rotella, l'opera di Christo che, come nel suo stile, racchiude e lega simbolicamente il volto di Marilyn in un giornale, la scultura dell'olandese Saskia de Boer, le litografie quasi fumettistiche del californiano Mel Ramos, i collage dell'islandese Gudmundur Erro, la provocatoria Marilyn-Mao di Philippe Halsman, e diversi altri, a testimonianza di quanto il mito di Marilyn sia stato e rimanga senza tempo e senza frontiere.