The Soft Moon CRIMINAL
[Uscita: 02/02/2018]
Stati Uniti
Il convulso riff ripetitivo e le ossessive percussioni “a palla” che con Burn aprono l’album sono sintomatiche di quanto si continuerà a sentire proseguendo nell’ascolto di “Criminal” il nuovo album del progetto The Soft Moon, di Luis Vasquez da Oakland che arriva a tre anni di distanza dal precedente “Deeper”. Tra percussività tribali, i fuzz elettronici di Choke, i synth sibilanti di Give something e le armonie dissonanti post–punk che avvolgono più di un brano di questa nuova proposta, Vasquez e compagni si muovono con disinvoltura in un percorso zigzagante lasciando profonde tracce di industrial music (Like a father e Ill), dark wave anni '80 (The pain) e addirittura kraut rock (Born into this) mentre It kills ruba persino qualcosina ai Depeche Mode. Addirittura echi del Marilyn Manson più industrial sposato con le armonie sintetiche del vecchio Gary Numan vengono fuori in un brano come Young e una sorta di Joy Division futuristi e concitati fanno capolino ancora in Born into this.
La più tranquilla e introspettiva Criminal che titola e chiude il disco è l’ottimo suggello di un prodotto di estremo interesse che sfiora più di una volta l’eccellenza e che con questa prima uscita su Sacred Bones ha anche un po’ di italianità, essendo stato registrato alla Distilleria di Bassano Del Grappa (VI) con la produzione di Maurizio Baggio.
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