Capeccapa CAPARBI
“Caparbi” è il disco di esordio dei Capeccapa, formazione rap napoletana con una lunga storia alle spalle. I fondatori del gruppo, Cref, o’ Pecone e Dj Sonakine frequentano la scena hip hop fin dal 1997, ma la collaborazione tra loro inizia nel 2003. Da allora hanno inciso svariati brani apparsi su compilation, pubblicato video e hanno svolto, oltre a collaborare con molti altri musicisti del settore, un’intensa attività live culminata nell’apertura alla concerto di Napoli del mostro sacro Krs One. L’attacco è sparato, con Caparbi, sample rockeggiante e rime incalzanti e O’ Jack, un ritmo ossessivo di drum machine e tastiere sulle voci che scandiscono slogan. La lingua usata, il napoletano, è molto efficace e le basi raffinate, interessanti anche per chi non è un adepto del genere. In Questione ‘e lengua si alternano l’uso dell’italiano e del dialetto, tema che sta alla base anche del testo, ma l’uso del dialetto ci sembra più efficace. In Vita mia i ritmi rallentano leggermente, l’argomento si fa più intimista. Luntano, scelta come primo video ufficiale presenta un’ospite prestigiosa: la cantante folk Consiglia Licciardi, a dimostrare che le divisioni pedisseque tra i generi interessano solo a chi deve ordinare gli scaffali. ‘A strada mia ha un’elegante base trip hop su tempo lento con tanto di vibrafono. In Male ‘e capa ospite un altro pezzo da novanta dell’hip hop nostrano, Clementino, insieme al flautista Giuseppe Branca che appare anche in N’ ‘o vide, funky e swingante. I testi ricalcano gli argomenti classici dell’hip hop italiano: l’affermazione di identità e la necessità di esprimersi che vive chi lotta quotidianamente per portare avanti la propria vita secondo le proprie idee. Ma con una visione positiva e senza piagnistei. Un disco che chi ama l’hip hop italiano accoglierà con grande piacere, e chi non è addentro al genere troverà gradevole.
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