Television performing “Marquee Moon” 3 Giugno 2014, Milano, Alcatraz
I Television di Tom Verlaine che rifacevano per intero il capolavoro "Marquee Moon" (uno dei dischi più grandi dei tardi settanta) era uno degli appuntamenti più attesi di questo 2014. Uno dei ritorni più graditi fra vecchi nostalgici dell'era successiva al punk ed i nuovi adepti partoriti dall'era digitale e della rete. Una band che all'epoca molti addetti ai lavori catalogarono fra le tante appartenenti al filone new wave mentre con quel genere non avevano niente a che spartire. Il loro suono era figlio delle gloriose band chitarristiche americane dei sessanta come il concerto di Milano ha ampiamente dimostrato. La data dell'Alcatraz era purtroppo l'unica prevista nel nostro paese. Un appuntamento che ha quindi attratto inevitabilmente un cospicuo numero di persone, un migliaio circa, in lungo e largo per la penisola. C'è da dire che i Television sono sempre stati un gruppo di culto più che di successo visto che non hanno mai inciso una canzone che ha scalato le charts, che potesse insomma garantirgli un minimo ritorno economico. Una song insomma come Because the night per Patti Smith o Psycho Killer per i Talking Heads tanto per restare ad artisti della stessa epoca storica.
E sarà pure per quello che Tom Verlaine pur avendo addolcito il suono con il secondo disco "Adventure" decise al tempo di abbandonare la nave a se stessa per imbarcarsi in una discontinua avventura solista. Ma torniamo al concerto di Milano. L'Alcatraz è una splendida sala concerti, tra le migliori in Italia, con una acustica di tutto rispetto ed una capienza che permette di ospitare nomi anche più altisonanti dei Television. Ma la maggiore nota di merito per il locale è l'orario d'inizio degli show, solitamente intorno alle 21-21,30 - finalmente da paese civile ci preme sottolineare - perché come sapete Distorsioni si batte da sempre per un orario d'inizio concerti che permetta a tutti, spettatori e musicisti, di non rincasare regolarmente alle prime luci dell'alba. Ci vorrebbe un Alcatraz in ogni città d'Italia. C'era molta curiosità ma pure molta perplessità su questa nuova avventura on stage di Tom Verlaine e della sua splendida creatura. Le critiche piovute sul gruppo all'indomani della esibizione al Primavera Sound di Barcellona avevano di fatto gettato un ombra sulle capacità dei Television di calcare i palchi con la stessa energia e brillantezza degli anni settanta. La formazione 2014 prevede la solita e solida sezione ritmica formata dall'occhialuto Fred Smith al basso, Billy Ficca, con folta capigliatura bianca, alla batteria, oltre al bravissimo Jimmy Rip alla seconda chitarra, in sostituzione di Richard Lloyd di cui ultimamente si sono perse le tracce (l'ultimo disco a suo nome è del 2009 ndr).
Riproporsi dal vivo a distanza di quasi quarant'anni è un'enormità ma la verità è che nemmeno uno dei presenti allo show di Milano è sembrato accorgersene. Sono bastate le note dell'iniziale See no evil per capire che la pozione magica della sei corde di Tom Verlaine non ha ancora esaurito il suo effetto. Lo stesso è accaduto con Prove it ed Elevation suonate con la stessa precisione maniacale del disco originale, come se il tempo avesse deciso di arrestarsi al 1977. Jimmy Rip è un’ottima controparte per Tom Verlaine, ha suonato con fedeltà le parti soliste spettanti a Richard Lloyd sul disco, senza cadute di stile, imprecisioni e quant'altro. I Television con il loro approccio da twin guitars band ricordano le intuizioni di gruppi memorabili come i Quicksilver Messenger Service di Duncan e Cipollina o gli Allman Brothers della coppia Duane Allman e Dickey Betts, come approccio improvvisativo e dilatazione dei pezzi, con lunghi assoli di lirismo assoluto in cui le due sei corde svettano altissime. Che Tom Verlaine ed i suoi avessero voglia di scatenarsi in chilometriche jam è apparso subito chiaro quando, interrompendo per un attimo l'esecuzione dei brani di Marquee Moon (peraltro non suonato nello stesso ordine della track list originale) hanno eseguito il loro primo bellissimo singolo Little Johnny Jewel. Uno dei 45 gg più lunghi della storia del rock, visto che durava in origine sette minuti e mezzo. E' un pezzo che i Television da sempre allungano a dismisura nelle loro esibizioni live: anche l'altra sera a Milano è durata oltre 10 minuti con scambi chitarristici di grande effetto scenico, come 40 anni prima insomma (è un pezzo del 1975).
Tom Verlaine è apparso piuttosto tranquillo, a differenza di Jimmy Rip, un tantino più dinamico: si muoveva poco sul palco, in compenso le dita sulle corde scorrevano che era un piacere, con grande compiacimento dell'entusiasta pubblico presente, in delirio già dopo 2-3 pezzi. Seguivano a crescere d'intensità altre tracce del disco, Venus, Torn Curtain e Friction, brani bellissimi che in questa versione targata 2014 non hanno perso un solo grammo degli ingredienti che hanno fatto di "Marquee Moon" uno dei dischi più apprezzati della sua generazione. Dopo qualche esitazione Tom si lanciava poi in un lungo brano improvvisato, denominato Persia, che è parso più che altro una traccia demo da rifinire, mancante per dire della voce solista. A proposito di questo pezzo in una intervista rilasciata dal bravo batterista Billy Ficca pare che i Television tengano nel cassetto ben 16 pezzi inediti che come ha dichiarato lui stesso "forse pubblicheremo prima di morire". Subito dopo la tranquilla Guilding Light la chiusura non poteva spettare che alla title track Marquee Moon forse il loro brano più conosciuto, e migliore, vista anche il boato con cui il pubblico ha accolto le prime note della sua esecuzione. Tom Verlaine alzava lo sguardo al cielo quasi a cercare la sua luna immaginaria con un viso serio e pensieroso, avrà regalato al massimo un paio di sorrisi al pubblico nell'intero concerto.
Uno di questi sorrisi mentre diceva che questo era il secondo concerto dei Television in Italia in 40 anni d'attività (dopo quello del 2005 ad Alberobello in occasione dell’Experimenta Festival). Nel 2004 invece avrebbero dovuto suonare di spalla ai Muse (sigh!) a Bergamo, ma poi quella data venne annullata. In questa esecuzione milanese di Marquee Moon Tom e gli altri hanno deciso di esagerare perché il pezzo è durato 15 minuti buoni con tanto di coda finale del pezzo, quando dovrebbe tornare il refrain, totalmente tagliato (!) nonostante la sconfinata durata totale. Dopo 1 ora e mezza i quattro Television abbandonavano il palco, una eternità considerato che avevano eseguito solo dieci pezzi (!). Vi facevano obbligatoriamente ritorno, vista i calorosi applausi del migliaio di spettatori estasiati, ma solo per 1 pezzo, la bella 1880 or so, quella che apriva il disco del ritorno, "Television" (1992), song degnissima di stare in uno dei due dischi dei settanta. E così la serata magica dell'Alcatraz si concludeva che avevamo gli occhi lucidi, come trascinati a ritroso da una immaginaria macchina del tempo, persi tra la folla di quegli storici locali newyorchesi che hanno visto i Television farla da padroni, maestri insuperati. Notte da ricordare a lungo, show di livello superiore ed emotivamente indimenticabile. Chissà se un personaggio schivo ed inafferrabile come Tom Verlaine riuscirà in futuro a regalarci ancora una serata così. Turn on the Television again!
Complimenti a Ricardo Martillos per il bellissimo live report che ha realizzato, ha saputo infondere l’emozione ed il coinvolgimento vissuti e comunicarlo a chi, appassionato della band come me, non ha potuto asistere al concerto! Una sola precisazione: in effetti Tom Verlain aveva ragione, è la seconda volta che si esibiscono in italia da 40 anni a questa parte, la volta precedente è stata nel 2005 ad Alberobello in occasione dell’Experimenta Festival!
Grazie per la tua precisazione Vincenzo (abbiamo provveduto a rettificare il testo) e per le belle parole per il nostro collaboratore. Saluti
pasquale wally boffoli
dir.edit.art.