Gianni Maroccolo NULLA E’ ANDATO PERSO
[Uscita: 05/03/2017]
E' un disco dal vivo piuttosto anomalo quello che l’ex Litfiba, C.S.I. (nonché P.G.R.) Gianni Maroccolo ha dato alle stampe per la rinata Contempo; vuoi per la sua durata (triplo album - più un 45 giri nella prima tiratura limitata - o due cd), certo non usuale per una produzione che non è anacronistico definire 'indipendente', vuoi per il percorso che all'inizio del 2016 ha spinto il musicista a intraprendere il tour che il disco documenta.
Terminata anche l'esperienza con i P.G.R., ‘Marok’ ha infatti stretto un sodalizio artistico con Claudio Rocchi, vecchio cantautore dalla sensibilità apparentemente distante dal nostro. Il frutto di questa nuova collaborazione (“VDB23/Nulla è Andato Perso”), pubblicato in sordina nel 2014 da una piccola etichetta (anche a causa della prematura scomparsa nel giugno del 2013 di Rocchi) rischiava di finire presto dimenticato. Maroccolo ha deciso così di portare egualmente quel lavoro sul palco, come una sorta di tributo al musicista scomparso. Una mossa piuttosto pericolosa, non essendo egli propriamente un front-man, né tantomeno un cantante.
L'idea vincente è stata quella di formare un nucleo di quella che con il passare delle date è diventata una vera e propria band in pianta stabile, che vede accanto al basso del maestro di cerimonie le tastiere di Antonio Aiazzi (altro ex-Litfiba) e la voce di Andrea Chimenti. Intorno alla formazione base, di concerto in concerto, sul palco si sono alternati svariati ospiti, legati sia alle esperienze del passato di Gianni Maroccolo, sia frutto di incontri artistici più recenti e che lanciano un ponte verso il futuro.
Perché “Nulla è Andato Perso” è tutt'altro che un nostalgico guardarsi indietro. Lo testimonia la scaletta di questo album, dove la parte del leone la fanno, oltre ai brani scritti dalla coppia Maroccolo/Rocchi (con la voce registrata di quest'ultimo in apertura e alla fine del concerto) quelli di “A.C.A.U. La Nostra Meraviglia”, vero debutto da solista del nostro, che sebbene fosse stato distribuito dalla Universal e impreziosito da una sequela impressionante e ad ampio spettro di ospiti (da Pelù fino a Jovanotti e Renga), all'uscita era passato piuttosto inosservato.
Anche laddove si è scelto di ripescare tra i frutti del passato più lontano e glorioso, si è cercato di rileggere pagine meno ovvie. Basti pensare che quando sul palco è salito Ghigo Renzulli, del repertorio dei Litfiba è stato riproposto un brano (Peste) della colonna sonora de “L'Eneide”, che la band fiorentina produsse agli inizi della carriera. Degli ultimi C.C.C.P. viene ripresa la bellissima Annarella, cantata da Chimenti. Né mancano i brani inediti o cover inaspettate, come la Santissima dei Naufragati di Vinicio Capossela a My Window dei Residents. Tra tutte spicca l'ottima la resa di Arie di Rivoluzione del primo Franco Battiato. Racchiuso in una confezione lussuosa (a conferma che non sempre i dischi degli ultimi anni devono essere caratterizzati da copertine orrende!) Nulla E' Andato Perso è un disco prezioso, per quanto necessiti senza dubbio di più di un ascolto attento e del tempo che si conviene, per essere apprezzato in pieno.
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