Billeri & Ombrelettriche GIONA
[Uscita: 16/02/2017]
#consigliatodadistorsioni
Questo bel disco piacerebbe a Neil Young... con i suoi controtempi, gli assoli infuocati di chitarra elettrica e l'andamento cinematografico di Heart of Gold o di Powderfinger. Una volta i dischi come “Giona” si chiamavano ‘concept album’ e giravano per una quarantina di minuti intorno a una storia o a un' idea. Per un autore, lavorare a un progetto del genere era (ed è) una sfida.
Billeri l'ha accettata e ci sembra che il suo modo di vedere il mare - di questo si tratta per Billeri – sia piuttosto originale. C'è il profeta Giona, ingoiato e risputato in acqua da un grande pesce; il veliero Pequod, affondato dopo una furibonda lotta con Moby Dick, la balena bianca; Ulisse, forse il più vicino a noi nella sete di conoscenza; Zong, la nave usata dai mercanti di schiavi. Canzoni come Scuotivento fanno venire in mente Corto Maltese (Hugo Pratt), Lord Jim (Joseph Conrad, con il suo carico di colpa), Gordon Pym (Edgar Allan Poe) o John Silver (Robert Louis Stevenson). Le sensazioni sono molteplici – leggete o (ri)leggete l'agghiacciante finale di Gordon Pym e ringrazierete Billeri e la sua ciurma Ombrelettriche, che per l'occasione era formata da Emanuele Carradori (batteria e percussioni), Fabrizio Frattali (basso), Antonio Zirilli (piano e tastiere), Gian Luca Figus (chitarre,basso, voci), Damiano Minucci (chitarre, banjo,slide). Il Gran Capo è Valerio Billeri (voce, chitarra acustica, armonica). Il genere folk rock non ha avuto la diffusione che pure avrebbe meritato. Eppure Fabrizio De Andrè, Massimo Bubola e Francesco De Gregori hanno scritto pagine molto belle e limpide nello stile “inventato” da Bob Dylan a metà degli anni ‘60. Billeri ha voluto dire la sua con risultati più che apprezzabili, lo attendiamo alla prossima prova.
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