Carolyne Mas ACROSS THE RIVER
[Uscita: 21/10/2013]
# CONSIGLIATO DA DISTORSIONI
Il mese di ottobre si accinge a concludersi con un evento da ricordare: l’uscita dell’album “Across The River” di Carolyne Mas. Si tratta di uno dei migliori album del 2013. Carolyne, protagonista femminile della scena newyorkese sul finir degli anni Settanta, lungo la scia del miglior Bruce Springsteen, al fianco di musicisti come Steve Forbert, Southside Johnny, Willie Nile (dal quale prende spunto per Across The River, appunto), in questo album è coadiuvata da una valida band – quella del cantautore Daniele Tenca – e si presenta in primo piano, mai secondaria, con tutta la sua prorompente personalità. Mas passa dallo swing al rock fino al musical in perfetto stile Broadway. Parecchi anni sono trascorsi, dal suo debutto e dai suoi primi album fortunati, e Carolyne è una di quelle artiste che non sono rimaste lì dove erano, pur essendo allora considerata una stella. E’ cresciuta. E’ persino migliorata, la sua voce lo dimostra. Il suo stile pianistico e chitarristico sono potenti e naturali al tempo stesso.
E’ come se gli anni trascorsi lontano dalle luci dei riflettori (il suo precedente album risale a 7 anni fa) e alcune vicende poco fortunate, che hanno fermato il naturale proseguire del suo successo internazionale (si pensi solamente a “Mas Hysteria”), l’avessero condotta a sperimentare nuovi generi (Broadway, su tutti) e a personalizzare ancor di più la propria musicalità, senza il timore di mostrarsi una artista non solo maiuscola ma anche più matura. Un esempio lampante è la cover di New York City Serenade di Bruce Springsteen, una splendida canzone che qui riluce di nuovi colori e di uno spessore inconsueto, sicuramente anche perché interpretata da una donna. Una donna con la sua sensibilità femminile, che è una grandissima artista ed ora si riaffaccia all’orizzonte con un album che piacerà a molti perché incontra differenti gusti musicali, ma soprattutto perché è un album di qualità, caratterizzato dalla nobile produzione di Ermanno Labianca. Altre punte di diamante: Sittin’ in The Dark, In a Box, So Hard To Be True.
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