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30 Gennaio 2013

Bassvoice Project BASSVOICE PROJECT

2010 - Widesound

bass voice projectUn Fender Jazz Bass, una voce dal gran carattere, tanta creatività e talento. Questi sono gli ingredienti del Bassvoice Project. I protagonisti di questa nuova avventura musicale, nata nel 2008, sono Silvia Barba, eclettica artista dalla voce ricca di mille sfaccettature, ed il bassista di fama internazionale Pippo Matino. Il progetto nasce dall’esigenza di spogliare la musica dai soliti caratteri e darle una nuova veste, ricca di particolari innesti ritmici e insolite sonorità. La tracklist che ci presentano i due musicisti è variegata: tra la musica d’autore italiana, classici della musica internazionale, compaiono anche diversi brani inediti che incarnano perfettamente l’intento compositivo del Bassvoice Project. Sonorità mediterranee, atmosfere lounge, groove incalzanti, influenze jazz: queste sono solo alcune delle tante sfumature che colorano le interpretazioni del duo. Nonostante l’essenzialità della formazione originaria, nata per le esibizioni live, in studio si è arricchita con diversi musicisti, quali Claudio Romano, batterista jazz e turnista presso diverse case discografiche, Peter De Girolamo, pianista impegnato in diversi progetti jazz, Paolo Recchia, sassofonista fregiato da importanti collaborazioni, Roberto Skiano, diplomato in trombone e collaboratore del Conservatorio di Salerno, e Zibba, cantautore folk dal timbro vocale caratteristico.

 

Diversi i brani che omaggiano gli autori italiani, scelti con molta cura ed evitando soprattutto classici fin troppe volte arrangiati. Il disco esordisce con La musica che gira intorno di Ivano Fossati, nel quale l’arrangiamento è minimale: la base ritmica del brano è sorretta da un loop di basso percussivo, sul quale scorre dinamicamente la voce di Silvia Barba, arricchita dal fraseggio dai tratti raffinati di Matino. Tra le altre, un tributo a Lucio-Pippo-Matino-Silvia-Barba Dalla con la sua Futura; tale interpretazione acquisisce sapori particolari grazie al contrasto timbrico delle voci di Zibba e Barba, messi in risalto dalla leggera armonia che accompagna le parole del cantautore. Diverse anche le rivisitazioni di evergreen, come Summertime di George Gershwin, arrangiata in chiave samba ed arricchita dalle frasi jazz di Recchia, o Bang Bang di Sonny Bono, interessante per il call and response tra l'intensa interpretazione della cantante romana e le frasi bluesy di basso.

 

Sicuramente un'altra gemma di questo album è La canzone dei vecchi amanti, brano composto da Jacques Brel e Gérard Jouannest, tradotto in italiano da Franco Battiato; ma Silvia Barba ha voluto rendere omaggio anche alla sua seconda casa, Parigi, interpretando parte del brano in lingua francese. Con questo repertorio il rischio di presentare degli inediti non all'altezza dei celebri titoli è molto alto: invece l'eclettico duo stupisce l'ascoltatore con diverse composizioni originali, ognuna resa unica da particolari caratteri. Uno dei loro inediti, Sardinia, suonato molto spesso durante le esibizioni live, regala all'ascolto un pathos intenso ed inquieto. Degno di particolare attenzione Gioia, brano dedicato a Joe Zawinul, storico tastierista dei Weather Report, dalle sonorità molto simili allo stile che ha reso famosa la celebre formazione. Qualsiasi sia la prospettiva, quest'album possiede mille sfumature capaci di catturare ogni tipo di ascoltatore desideroso di assaporare musica di ieri e di oggi letta in chiavi non convenzionali.

 

Salvo Coppola

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