Alice Coltrane [Turiyasangitananda] World Spirituality Classics 1: The Ecstatic Music of Alice Coltrane Turiyasangitananda
I N T R O
Un disco prezioso e sorprendente: mistico, meravigliato e solenne, intriso di quella poetica coltraniana di cui si avverte ancora l’urgenza (la necessità) nel post-moderno, senza più lacrime. Alice Coltrane ci ha donato uno scrigno di suoni raccolti dal 1982 al 1995, dodici anni prima di lasciarci nel 2007, a Los Angeles. A dieci anni dalla sua scomparsa, la label Luaka Bop Records ci restituisce il tutto con un’edizione annotata da Ashley Kahn (Grammy Award per la storia del jazz) in una doppia versione, CD e LP (ove figurano due brani in più).
Alice Coltrane: con John, in John, oltre John. Estasi e misticismo esistenziali e musicali.
Alice Coltrane [McLeod] Turiya (Detroit, MI, 1937) pianista, arpista e organista, dopo aver ricevuto una formazione musicale nelle chiese (gospel song), si avvicina agli stilemi del bebop (Bud Powell) e di McCoy Tyner; incontra John Coltrane a New York (sono insieme nella foto a destra), che diventerà suo marito dal 1965: dopo aver inciso con il vibrafonista e pianista Terry Gibbs (1963-64), entra nel gruppo di Trane con cui collabora sino alla morte del sassofonista (1967). Negli ultimi anni di convivenza, pur entrambi cresciuti nella fede cristiana, abbracciano altre forme religiose (dal Corano al Buddismo Zen, dalla Bhagavad Gita alla disciplina Yoga), un modo per cercare altrove relazioni diverse con le proprie origini. Dopo la scomparsa di Coltrane, per Alice si apre una voragine esistenziale: supera la deriva grazie all’incontro con Swami Satchidananda, religioso indiano noto negli Stati Uniti anche per aver suonato a Woodstock nel 1969. La ricerca di una nuova pace interiore è lo scopo primario nella nuova vita di Alice: è un’arpa artigianale lo strumento per immergere lo spirito nelle tradizioni indù, già introiettate durante l’ultimo periodo vissuto accanto a John; con il nuovo strumento, esprime un linguaggio dove la calma e la tempesta si intrecciano in ampi fondali per poi dissolversi.
Alla testa di propri gruppi (in trio, o in forme più larghe), dal 1968 al ’78 incide una dozzina di album a proprio nome, prima con la Impulse!, poi con la Warner Bros; in quel periodo, re-interpreta Stravinskij (“L’Uccello di Fuoco”) collabora con McCoy Tyner (“Exstensions”, Blue Note 1970), Pharoah Sanders ("Journey in Satchidananda", Impulse! 1970) (foto a destra), Joe Henderson (“The Elements”, Milestone 1973), Carlos Santana (“Illuminations”, Cbs 1974) e con Charlie Haden (“Closeness”, Horizon 1976). La mistica e la proiezione di John Coltrane sono così evidenti nei lavori di Alice tanto da legare la sua figura alla musica più radicale, con richiami a futuribili galassie dello spirito o all’infinito (Sun Ra; Herbie Hancock) dove lo scopo primario è quello di trasmettere a tutti la propria dimensione terrena e materiale, pur volgendo decisamente lo sguardo in un altrove intriso di religione, una sorta di ossìmoro esistenziale. È la California la terra dove Alice Coltrane realizza in concreto le proprie aspirazioni con la figlia Michelle e i tre figli avuti da John (John Jr., Oran e Ravi): da San Francisco (1972) alle colline di Woodland Hills, un sobborgo di Los Angeles, costruisce il Vedantic Center per la pratica della filosofia Vedica (origine, evoluzione e destinazione dell’uomo) e acquisisce il nome d Turiyasangitananda (in Sanscrito: la beatitudine della canzone, un centro di meditazione (Ashram) sulle colline di Agoura Hills (Los Angeles).
World Spirituality Classics 1: The Ecstatic Music of Alice Coltrane Turiyasangitananda
“The Ecstatic Music...” documenta la musica che Alice Coltrane ha prodotto tra il 1982 e il 1995 per il suo centro vedico, registrata su quattro nastri per una piccola etichetta locale l'Avatar Music Book: “Turiya Sings”, 1982 (foto a sinistra) - “Divine Songs”, 1987 - “Infinite Chants”, 1991 (foto sotto a destra) - “Glorious Chants”, 1995. L’ascolto delle dieci tracce nell’edizione in vinile rivela una sorprendente maestosità del suono che sottende una dolente malinconia. Om Rama è il rito quotidiano con i battimani, i tamburi, i fruscii di un sintetizzatore che copre una folla imponente in pellegrinaggio che rallenta il cammino per accogliere il timbro scuro dell’organo di Alice, impresso su un canonico gospel. In Om Shanti si svela la voce di Alice Coltrane, affiancata da un organo celeste che dialoga con il coro e con gli echi di un’immaginaria grotta oscura e inquietante che si trasfigura nelle linee della tabla. L’ipnotico flusso di Rama Rama mescola la tambura con il sintetizzatore e il sitar, la tradizione che dialoga con l’innovazione. In Rama Guru la voce di Turiya è un ostinato incedere nel cosmo, lacerato da un suono infuocato (Stravinskij?) in una forte tensione emotiva. I tappeti sonori di Hari Narayan e Keshava Murahara riflettono l’intima natura di Alice, tesa a punteggiare lunghi segmenti monocordi, intervallati da citazioni vocali, una sorta di preghiera solenne.
Journey to Satchidananda riprende il titolo dell’album Impulse! (1970): qui l’organo esprime la struttura portante del suono, dove in controluce risaltano le voci Tamil, che imprimono una tensione ipnotica al brano. Er Ra è forse l’espressione più alta dell’album, con Alice che all’arpa (foto a sinistra) dialoga con la propria voce in un antico dialetto egiziano. Krishna Japaye e Rama Katha (non inclusi nell’edizione CD) esaltano il ricorso agli stilemi blues e spiritual impressi da Alice Coltrane: qui manifesta la devozione più profonda per la ricerca interiore di un altrove che è dentro di noi. Con questa edizione Alice Coltrane Turiyasangitananda svela di non aver mai abbandonato la sperimentazione che il jazz le aveva consentito di praticare già al fianco di John Coltrane, e dimostra che l’artista ha assimilato pienamente l’universo della musica indiana, attraverso una sonorità che rivela l’intima convinzione di aver sempre cercato Trane in un cosmo dell’altrove.
Tracklist (tutti I brani sono di Alice Coltrane)
1. Om Rama
2. Om Shanti
3. Rama Rama
4. Rama Guru
5. Hari Narayan
6. Journey To Satchidananda
7. Er Ra
8. Keshava Murahara
9. Krishna Japaye (solo su LP)
10. Rama Katha (solo su LP)
Line-up:
Alice Coltrane: arpa, organo, synt, voce
Artisti sconosciuti: sitar, tabla, percussioni, voci soliste e cori
Ascolta World Spirituality Classics 1: The Ecstatic Music of Alice Coltrane Turiyasangitananda
Avatar Music Book: Turiya Sings, Divine Songs, Infinite Chants, Glorious Chant (free download)
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