Appaloosa RMX VOL.1
Appaloosa è un quartetto livornese dalle sonorità molto peculiari. Nascono come trio avvicinabile a Primus, Tortoise e Ui: spesso suonano con due bassi e batteria. Nati nel 2000 pubblicano nel 2003 il primo disco omonimo, quindi, mentre si dedicano ad un'intensa attività live, hanno vari cambi di formazione. Oggi, freschi di quarto disco, la formazione si è stabilizzata in quartetto con Niccolò Mazzantini (chitarra e basso), Enrico Pistoia (basso), Simone Di Maggio (Sinth) e Marco Zaniniello (batteria). Gli Appaloosa rifiutano ogni definizione per la propria musica, se non quella di rock e basta. Tra le influenze, oltre ai nomi già citati dichiarano Frank Zappa, il prog meno pretenzioso, gruppi culto degli anni '90 come Fugazi e Shellac, fino alla dance colta dei Rapture. Dal vivo si fanno accompagnare da filmati girati da Martino Chiti e dal batterista. “RMX vol.1” è un progetto in cui il gruppo affida le tracce del loro terzo disco “Savana” (2009) a dieci Dj's tra cui un membro del gruppo, l'addetto agli strumenti elettronici Simone di Maggio. In questo CD la musica elettronica è declinata in tutte le sue forme, dalle più rarefatte alle più ritmate.
Il dubstep apocalittico di Minimo (Digi G'Alessio) la più convincente, ma tutti i brani sono interessanti. Il minimalismo che diventa house di Mons Royal rumble (Scary Grant), la scarnificazione delle iniziali Genni (Apes on tapes) e Boston Gigi (Colossius), la ripetitività ossessiva (un po' troppo nella parte iniziale) di Tg (Dj Alik). Ecco se si vuole segnalare un limite del disco è che alcuni brani sono davvero troppo ripetitivi, come per esempio Chinatown panda che solo verso la metà introduce delle variazioni sul tema iniziale, passando dal minimalismo a strutture più rockeggianti e introducendo anche un contrappunto orientaleggiante. Non si tratta di musica ballabile (poi, volendo, tutto si può ballare), solo un baio di brani hanno un ritmo fortemente scandito, generalmente il tono dominante del disco è quello della ambient o della sperimentazione. Nell'insieme l'ascolto di questi remix è piacevole, l'appassionato del genere elettronico gradirà e il neofita può usarlo come ponte per scoprire mondi musicali nuovi.
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