Paletti SUPER
Piacevole sorpresa targata Woodworm/Sugar (distribuito Audioglobe) questa terza (quarta, se si conta l’ep d’esordio “Dominus”, 2012) uscita di Paletti, trentottenne di Manerbio a lungo residente a Londra e dal 2000 collaboratore di un’infinità di personaggi quali Ridley Scott, Gary Oldman e il nostro Paolo Sorrentino sul fronte cinematografico, Goran Bregovic, Iggy Pop e Groove Armada per quanto riguarda quello musicale, anche se la notorietà l’ha raggiunta firmando Ma Che Ci Faccio Qui, interpretata da Mina e Celentano nell’album di duetti del 2016. Presentato da una copertina sulla quale campeggia l’iconica immagine del compianto Socrates col pugno alzato e maglia del Corinthians, il disco presenta 11 canzoni molto piacevoli, dotate di testi mai banali e da suoni che si rifanno a tutto l’indie pop italiano degli ultimi vent’anni, un frullato che va dalla dance al pop rock. Canzoni che trattano il tema dell’amore (il primo brano si intitola A Che Serve L’Amore) nelle sue diverse sfaccettature, dalla gelosia figlia delle insicurezze (Capelli Blu) ai sotterfugi conseguenti alla stanchezza di un rapporto (Lui, Lei, L’Altro), dal rapporto eterno e maturo (Nonostante Tutto) a quello opprimente e soffocante (Pazzo), ma anche quello virtuale (Chat Ti Amo) e quello incondizionato, rivelato dalla paternità (Eneide). Vi sono anche due brani più riflessivi: La Notte È Giovane (il raggiungimento dei trent’anni, la maturità e l’insorgere delle responsabilità) e Jimbo, che l’artista (al secolo Pietro Paletti) descrive come «una cavalcata psichedelica dal testo ermetico che desidera appositamente non essere spiegato». Piacevolmente adatto alla stagione in corso.
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