Anansi INSHALLAH
Nelle 13 tracce dell’album “Inshallah” di Anansi (Stefano Bannò) ci sono i caraibi, la jamaica e il reggae, e c’è il gusto “rilassato” di certo cantautorato britannico, dallo scozzese Paolo Nutini all’inglesissimo James Morrison. Ma anche di più: la potenza soul e r’n’b di Un quarto di un quarto d’ora, dove la potenza dell’organo Hammond di Alberto Marsico fa venire la pelle d’oca; Preferisco il blues sembra una delle migliori canzoni di Macy Gray, è davvero fantastica. Ma il brano più spettacolare, più sorprendente, quello che non vi aspettate, è la title-track, con le sue maestose atmosfere un po’ da musical con Frank Sinatra e un po’ da film di James Bond. Notevole davvero, in Mai dire mai, la prestazione degli Gnu Quartet, un quartetto d’archi che ormai ha conquistato le platee mondiali con la propria trasversalità.
Commenti →