A Total Wall DELIVERY
Djent Rock (sorta di sottogenere del progressive metal) catapultato verso i massimi sistemi. Questo è l’afflato sonoro di “Delivery”, primo full-lenght del quartetto varesino A Total Wall dopo l’EP “Soundtrack for your honeymoon” di tre anni fa. Il sound fonde come da manuale un ringhioso cantato growl, che si apre a momenti più armonici supportato dai poliritmi infuocati di basso e batteria, a una chitarra aggressiva e arrembante a otto e addirittura nove corde (come si conviene al genere), che oltre le frastagliate e geometriche pesantezze ritmiche si ritaglia sofisticati assoli di matrice math rock. Se gli svedesi Meshuggah sono visti dal gruppo come un esempio da seguire, anche i Soulfly e i vecchi Sepultura di Max Cavalera hanno la loro parte di responsabilità nel suono di questi ragazzi, così come il padre inconsapevole del math rock, quel Robert Fripp i cui assoli spigolosi e adunchi vengono qui riproposti in una chiave progressive metal ancora più esasperata e totalizzante. Una bella proposta, valida per chi ama il genere, considerando che non sono molte le band italiane a dedicarsi con questa veemenza al suddetto genere. Musica non per tutti, ma gli estimatori djent e math rock troveranno pane per i loro denti e apprezzeranno.
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