Jayne Amara Ross, Frédéric D. Oberland, Gaspar Claus The Freemartin Calf
Abbiamo già avuto modo di parlare di Jayne Amara Ross e Frédéric Oberland in occasione dell’uscita del bellissimo "Hoping for the Invisible to Ignite" (2011) dei parigini FareWell Poetry, ispirato al cortometraggio "As True As Troilus” di Jayne Amara Ross, in cui la regista anglo-australiana esplorava il carattere inquieto e sensuale della femminilità (a fondo pagina trovate il link all’intervista rilasciata da Jayne per Distorsioni). Frédéric Oberland è uno dei fondatori dei FareWell Poetry e chitarrista in numerosi progetti collaterali, tra cui Le Réveil Des Tropiques e Oiseaux-Tempête. "The Freemartin Calf” è un cortometraggio in bianco e nero di Jayne Amara Ross, girato nel 2009 in super 8, che conserva tutto il fascino dei lavori sperimentali.
La colonna sonora è stata realizzata nel 2010 da Frédéric Oberland in collaborazione con il violoncellista Gaspar Claus. "The Freemartin Calf" è la vitella sterile, metafora di una donna che vive la crescita della figlia come una progressiva perdita della propria fertilità, in una spirale che tende a svuotarla e a trascinarla verso la morte. In una delle scene più belle del film, "The Bed-Crows/Girasol”, la madre entra nella stanza della figlia mentre lei sta dormendo, quasi a volersi delicatamente appropriare della sua energia vitale e di quella straordinaria forza creativa tipica dell’innocenza. La perdita di questa energia diviene causa dell’angoscia che le riempie l’esperienza quotidiana, all’interno di meccanismi sociali che legano l’individuo in una rete invisibile di costrizioni. In "The Freemartin Calf”, Jayne Amara Ross mostra chiaramente tutta la diffidenza verso l'intelletto, cioè verso quella forma di razionalizzazione che permea tutte le società occidentali (si veda la scenaThe Sacrifice in cui l’insegnante disseziona una gallina di fronte agli alunni adolescenti). La luce della vitalità che illumina la giovinezza tende progressivamente a spegnersi proprio nel momento in cui l’individuo adulto si sforza di intellettualizzare quella esperienza. Nelle belle scene finali la figlia ritrova la sua forza istintiva ed autentica, esattamente nel momento in cui si benda gli occhi per giocare con gli altri bambini, rinunciando così ad entrare in una relazione visiva e razionale con il mondo esterno.
La colonna sonora di Frédéric/Gaspar/Jayne segue molti degli approcci sonori che hanno contraddistinto il primo album dei FareWell Poetry. La narrazione avviene attraverso lo spoken word di Jayne e le ambientazioni strumentali di Frédéric, accompagnate dal violoncello di Gaspar. Non è un caso che i momenti musicali più belli siano legati alle scene più intense del film, come The Bed-Crows/Girasol, The Crossing II, Gutter-Plunder e On the Edge of the Great Precipice, caratterizzate da un violoncello espressivo molto intenso. I passaggi pianoforte/violoncello/voce di "The End/Credits” chiudono l’album con sonorità emozionali e coinvolgenti.
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