Sospetto QUATTRO SPECCHI OPACHI
[Uscita: 31/08/2015]
Germania #consigliatodadistorsioni
Un doppio vinile che offre quattro lati differenti, quattro storie che spaziano su svariati generi cinematografici e che si muovono su traiettorie cinematiche e cromatiche assai variabili. Sospetto (Christian Rzechak, Hobo Jeans) prosegue il racconto caleidoscopico e affascinante del cinema degli anni ’70, dopo “Segni Misteriosi, Con il Sangue Dipinto sul Muro” e “Non Bussare alla Porta del Diavolo”.
Episodi dapprima usciti come singoli EP ed ora proposti in multi versione cofanetto con art work imperdibile di Marc Ewert, con doppio LP e CD riassuntivo (per le prime 250 copie) o con l’inclusione del 7”con la cover di Sabba.
La tematica del lato 1 è "Intrappolati nell’Harem di Satana". Sette brevi movimenti che si sprigionano da una psichedelia trasognante e fumosa, volubile, impalpabile e ottenebrante. Tra i cut up di Fattaccio, gli irresistibili motivetti easy listening dall’andamento funky di Scaramanzia e la marcetta marziale di Condanna a Morte che, a dispetto dei titoli inquietanti, ci riportano nelle atmosfere iperboliche, nel groviglio emozionale fatto di colpi di scena e frizzante dinamicità dei poliziotteschi.
Fusion e free form animano invece i siparietti del secondo lato: "L’Exposition de Geneviève", con ambientazione decisamente soft da commedia sexy. Coretti (Sans Peau), giochi ritmici, esotismo morriconiano (Trempe Juscu’aux Os e La Fille dans la Milieu du Lac), languide diluizioni dai toni decisamente hot (scuola Trovajoli e Ortolani).
Suite unica per il lato 3, "Schwarzes Licht Teil 1-4", si entra in un climax più torbido, figlio dei noir o degli psycho dramma dai contenuti più ansiogeni e inquietanti. Sfocature di elettronica, droni, incedere cadenzato. Suspence, brivido, effetti da space jokers e vacuità da fanta thriller. Siamo decisamente catapultati nel macabro e nel farsesco di maestri quali Fernando di Leo e Lucio Fulci.
Il giallo, la moda pulp, il cannibal movie sono le pastiche che animano l’ultimo lato "Devil’s Cops in Angel County", che si conclude con uno splendido omaggio a Bruno Nicolai con la cover di Sabba, brano cult del film di Sergio Martino: “Tutti i colori del buio”. Un cofanetto prezioso e un viaggio multimediale attraverso la cinematografia e le sue mille, rocambolesche ambientazioni. Occasione golosa per gli amanti di soundtrack di tutte le latitudini.
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