Cassandra Wilson COMING FORTH BY DAY
[Uscita: 07/04/2015]
USA #consigliatodadistorsioni
Non è la prima volta che Cassandra Wilson si cimenta con un intero album di standard; stavolta però lo fa ispirandosi e rendendo omaggio alla grande figura della Signora del Blues, una delle voci femminili più straordinarie di sempre, Billie Holiday, in occasione dell'esatto centenario dalla sua nascita Questo “Coming forth by day” è infatti uscito lo stesso giorno di nascita della suprema Billie). Cassandra, profetessa dei nostri tempi, ci restituisce un'immagine pacata e certamente meno sofferta di Lady Day, scegliendo per l'album un titolo che tradotto dall'inglese rimanda al Libro dei Morti, antico testo sacro egizio di formule rituali che avrebbero accompagnato i defunti nell'ultimo viaggio. E in questo lavoro Cassandra prende per mano Billie e la porta con sé in un viaggio in cui alcune delle canzoni che lei amava cantare vengono rielaborate in maniera molto personale con un incedere lento e costante, senza quegli struggimenti che hanno reso Lady Day unica.
Ciò che è singolare e inaspettato è che un intero album di grandi standard del jazz, come All of me, These foolish things, You go to my head, Strange fruit, The way you look tonight, Good Morning heartache, tutti accomunati appunto dalle straordinarie interpretazioni che ne ha lasciato Lady Day, sia stato pensato e arrangiato al di fuori di canoni e stilemi del jazz, privo di swing, con approcci e accenti più propri della canzone d'autore e del rock. Nell'organico i chitarristi T Bone Burnett e Nick Zinner (Yeah, Yeah, Yeahs) e l’arrangiatore Van Dyke Parks. Anche la sezione ritmica è del tutto peculiare e di rilievo, con bassista (Martyn P.Casey) e batterista (Thomas Wydler) dei Bad Seeds di Nick Cave, al cui produttore Nick Launay è stata affidata la produzione del disco. Il risultato di queste scelte si sente in modo nitido e nel complesso è degno di nota, il tono di voce della Wilson è volutamente sempre molto sommesso, quasi in contrasto con il ricordo di quegli acuti modulati che Lady Day spesso tirava fuori con sentimento di riscatto a conclusione dei brani. Frequenti gli arrangiamenti d'archi e accordi al piano ridotti all'essenziale, una misurata ricerca nei suoni con effetto della chitarra e dei fiati. Il brano conclusivo dell'album, Last Song (for Lester), è l'unico brano originale, scritto da Cassandra facendo parlare Billie attraverso di sé e facendole rendere tributo al suo grande amico, il sassofonista Lester Young, che le aveva dato il nome di Lady Day, al cui funerale Billie non aveva potuto cantare perchè i familiari di Young non avevano acconsentito. Billie morirà solo 4 mesi dopo Lester, ricongiungendo presto quel legame che avevano tenuto in vita.
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