Avondale Airforce AVONDALE AIRFORCE
[Uscita: 01/03/2012]
# Consigliato caldamente da DISTORSIONI
Quando nel febbraio 2012 ho intervistato Peter Aaron, il cantante/front-man dei Chrome Cranks gli ho chiesto anche dei particolari sul suo side project-duo Avondale Airforce, messo su nel 2009 con il chitarrista Stanton Warren, della band Venture Lift, con base nella regione Hudson Valley dello stato di New York. Ecco cosa mi ha risposto:
‘Ci sono delle cose negli Avondale Airforce che ci accomunano con il mio stile di suonare, ma e' molto diverso dai Chrome Cranks. La musica degli Avondale Airforce e' prettamente in stile psychedelico/sperimentale. Abbiamo delle canzoni free (a briglia sciolta) dove facciamo delle jam, e utilizziamo delle drum machines, dei loops ed un sacco di effetti "spaziali" di chitarre. Mi diverto un sacco perche' faccio qualcosa di nuovo e riesco ad esplorare vie musicali molto diverse da quelle dei Chrome Cranks. Con Stanton lavoriamo molto bene, in vari modi interessanti e sorprendenti. E' il tipo di gruppo che funziona molto bene sia a dei concerti rock che di musica sperimentale’.
Questo primo omonimo disco del duo chitarristico è effettivamente una sorpresa per chi da molti anni anni conosce Peter Aaron solo come eccezionale leader dei Chrome Cranks: dico chitarristico perché tutto il fascino oscuro, psichedelico e (perché no?) sperimentale – come afferma Aaron – degli undici brani è affidato ai tremolo, reverb-effects e distorsioni della sua chitarra e di quella di Stanton, sorrette da ipnotiche-minimali drum machines, loops e samples. I vocals dei due sono sporadici, brevi e sfumati, a voler ribadire il potere assoluto delle corde, dei drones chitarristici ‘spaziali’ - sempre citando Aaron – di questo progetto, il cui approccio nonostante tutto rimane rock.
L’ampia gamma di Fender Jaguar e stratocaster, Gibson trattate etc … adoperate permette loro la creazione di una stupefacente ed affascinante tipologia di effetti ed atmosfere: torbide, malate, ultraterrene, alienanti, perversamente delicate, anni luce lontane dal punk blues devastante dei Chrome Cranks. L’appeal sperimentale – soprattutto in alcuni segmenti - del lavoro non impedisce che a strisciarvi nei suoi recessi più reconditi sia comunque un accentuato e tenebroso carisma/immaginario rock. Potrei osare - e sto osando - scrivendo che Aaron e Stanton tentano di fabbricare nuovi, avveniristici scenari senza rinunciare allo strumento-totem della tradizione rock, esplorandone invece tutte le visionarie possibilità, e questo fa loro davvero onore.
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