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24 Dicembre 2015 ,

Lunus and Milusic THE FOCUS OF LIFE

2015 - Old Europa Cafè - CD + Book
[Uscita: 14/04/2015]

#consigliatodadistorsioni    

 

Lunus_Milusic_-_The_focus_of_life“The Focus Of Life” è il tributo all’omonima opera (1921) del disegnatore-scrittore-filosofo-occultista Austin Osman Spare (1886-1956), da parte di due artisti italiani da sempre ispirati dagli scritti dell’artista britannico. Devis Granziera è un musicista underground veneto attivo dai primi anni ’90 nel settore industrial/noise con svariati progetti, tra i quali si impongono Lunus e Teatro SatanicoIl toscano Roberto Migliussi, alias Milusic, è stato invece il fondatore della fanzine “Idola Tribus” che a metà anni ’80 ebbe il merito di diffondere il verbo di artisti controversi e poco noti quali lo stesso Spare, ma anche Kenneth Grant (amico di Spare e anch’egli occultista), Zivorad Mihajlovic Slavinski e tanti altri, dei quali ha curato edizioni in italiano in tirature limitate. Migliussi ha trovato in Spare una guida, diventando anch’egli disegnatore e cultore di magia cerimoniale, oltre che musicista.

“The Focus Of Life” non è solo un CD di otto tracce, ma anche un libro in formato A5 che riporta otto stralci dall’opera, brani ritenuti fondamentali da Migliussi, presenti sia in 0066lingua originale che tradotti in italiano. L’ottima introduzione bilingue di Vittore Baroni chiarisce ancora meglio l’operazione ideata dai due artisti italiani e supportata da Old Europa Cafè. Non va dimenticato che gli scritti di Spare (foto a destra), Grant e ovviamente Aleister Crowley influenzarono notevolmente il Tempio della Gioventù Psichica di Genesis P. Orridge, movimento che ha trovato adepti in tutto il mondo. Il libro contiene anche sette dei famigerati disegni in bianco e nero dei primi del ‘900 che lo resero famoso per il loro simbolismo magico e per la loro inusuale carica erotica, attirando persino l’attenzione di Crowley.

 

L’intero album è composto da mantra dal sapore magico-rituale (più vicino alle cose che Granziera ha realizzato con Teatro Satanico o Khem piuttosto che a quelle fatte a khemnome Lunus) (foto a sinistra) su cui Migliussi declama gli otto passaggi tratti dal libro e suona la chitarra elettrica: in nessun episodio la musica ha il sopravvento sulle parole, che rappresentano in ogni caso il centro dell’opera. La lezione musicale degli indimenticati Coil è assai evidente in tracce quali l’apertura In The Ecstatic Laughter Of Men e The Death Of Tzula. Le bassline pulsanti di Granziera in Cast Into Demoniacal Moulds sono accompagnamento delicato e al contempo ipnotico per lo spoken word di Migliussi (foto sotto a destra). Riconosciamo il Lunus electro industrial di “Nihil” solo in God Is a Precocious Creation of the Apes, circa dieci minuti di spoken word su beat ossessivi e melodie malsane distorte. L’album lascia spazio anche ad un paio di “canzoni” (pur non avendo melodie vocali o strutture strofa-milusicritornello): Serve No Man, Hell Is Democracy (in cui le drum machine appena accennate, i tappeti melodici, gli arpeggiatori e le chitarre elettriche accompagnano dolcemente le parole di Spare) e The Heaven Of Aaos dal mood semi-rock caratterizzata da un ossessivo basso elettrico campionato portante.

Il racconto di Aaos and the Undertaker diventa un valido esempio di dub industriale, mentre la conclusiva The Dream That Came True  si basa su una sequenza elettronica minimale in loop, che riesce letteralmente ad ipnotizzare, grazie anche alle riverberazioni spaziali sui suoni e agli effetti dub sulla voce. Un lavoro emotivamente intenso, tutto da ascoltare, sfogliare, osservare, leggere e possedere: una “esperienza” che raccomandiamo caldamente.

 

Voto: 8/10
Diego Loporcaro

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