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4 Maggio 2025 ,

Paolo Spaccamonti, Stefano “Fano” Roman SPANO.II

2025 - CÆR
[Uscita: 02/05/2025]

Nel 2021 “SPANO” vedeva confluire la sensibilità di due artisti come Paolo Spaccamonti e Stefano “Fano” Roman nel perimetro di un progetto apparentemente anomalo per le diverse modalità di approccio di ciascuno alla elaborazione della materia sonora. In realtà l’ossatura su cui si basava la scrittura di quelle dieci tracce ha dimostrato di possedere un potenziale di ibridazione che andava ancora esplorato. Ecco perché “SPANO.II” è la naturale prosecuzione di quel viaggio nella claustrofobia concettuale di spazi saturi di loop circolari, drumming pulsanti ed intarsi di suoni fragili che si dissolvono tra le mani. Quello che colpisce è l’immersività complessiva di brani reciprocamente legati da una sottile linea di continuità che li rende uno necessario all’altro, come fluttuanti all’interno di una struttura che si regge su una dinamica di graduale sovrapposizione di senso. Stefano “Fano” Roman costruisce la matrice ritmica, gli impulsi vitali che connettono i tessuti e liberano le sinapsi immaginifiche della chitarra di Paolo Spaccamonti. L’equilibrio del tutto è una geometria dell’impossibile in cui prevale il groove, disossato allo spasimo, analizzato e ricomposto in misure millimetriche su cui si innestano allitterazioni di sample vocali o spore di suoni piegati ad una nuova identità. Nelle arterie dell’opener Both scorre come liquido corrosivo il fuzz slabbrato di Spaccamonti in un sabba che diventa trip-hop bristoliano a lambire territori Massive Attack, così come la successiva Harmo ed il suo profondo lavoro sui beat da cui scaturisce un disegno onirico circolare, oppure ancora Bowie con il suo moto ondivago di stratificazioni in delay. Troviamo ancora l’ipnosi oscura di Heta o le elucubrazioni stranianti di Leco, lacerazioni sintetiche immerse in visioni distopiche come la lentezza inesorabile di Morge ed il suo blues apocrifo nascosto tra l'interlinea del drumming. In chiusura Sirius: la desolazione di una dancefloor mentre fuori piovono sul mondo i detriti di un invisibile fall-out atomico. L’artwork dell’album (disponibile solo in cd e con una tiratura di 70 copie) è stato curato dalla CÆR, il logo da Andrea De Franco, mentre la serigrafia è stata realizzata dal Laboratorio Zanna Dura. “SPANO.II” rappresenta lo squarcio sulla parete di una casa che sta per crollare attraverso cui osservare l'inerzia collettiva di una fine che giunge senza alcuno stupore. Potremmo chiamarla poesia postmoderna.

Voto: 7.5/10
Giuseppe Rapisarda

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