Lunar Twin NIGHT TIDES
[Uscita: 17/03/2017]
Stati Uniti
Il seducente effetto della luna sui flussi e riflussi delle maree, una cristallina istantanea di copertina, un viaggio musicale in bilico tra elettro-pop, ambient e chill-out. E' partendo da queste originali premesse che prende forma l'EP “Night Tides” terzo capitolo discografico del duo statunitense Lunar Twin distribuito dalla label texana Moon Sounds Records. Quello tra il cantautore Brybe Boudreall e il polistrumentista-produttore Christopher Murphy è un connubio artistico nato casualmente nel corso dell'Underground Music Festival di Detroit di alcuni anni fa; entrambi affascinati dagli studi sullo spazio-tempo e in particolar modo dalla bizzarra teoria riguardante la doppia luna, Brybe (residente alle Hawai) e Chris (residente a Salt Lake City) hanno adottato il moniker Lunar Twin per identificare il proprio progetto musicale, esordendo artisticamente nel 2014 con un EP omonimo al quale ha fatto seguito, a un anno di distanza, una raccolta di remixes intitolata “Champagne”.
Atmosfere rarefatte e oniriche, sussulti elettro e il profondo cantato di Boudreall (una timbrica che ricorda in molti frangenti Chris Rea) caratterizzano le sei tracce di “Night Tides” materializzando scenari esotici e rilassanti aperture meditative. Gli episodi che segnano l'introduzione (il singolo apri-pista Waves) e la chiusura dell'EP (la title track) risultano essere i più convincenti di una scaletta che non deborda mai aldilà del suo accurato ordito minimalista sistematicamente tratteggiato da un synth-pop dal retrogusto eighty (si ascoltino a tal proposito le melodie dream wave di Birds of Paradise o di Coral Sea) e da percussioni dai colori tropicali.
Distribuito in tiratura limitata -oltre che in digitale e vinile- nel formato vintage su audiocassetta, “Night Tides” si rivela in sintesi un'esperienza sonora ben congegnata che ha il merito di dissipare una mezzora di immersione distensiva tra i fulgidi flutti delle sue armonie, e alla quale l'unico appunto imputabile è quello di una latitanza oggettiva di momenti chiave rimarchevoli. Non resta quindi che chiudere gli occhi e immaginare. O magari provare solamente a rilassarsi.
Video →
Commenti →