The Sonic Dawn INTO THE LONG NIGHT
[Uscita: 21/04/2017]
Danimarca
Non sono le sonorità di questo disco che hanno caratterizzato fino ad ora il percorso della label romana Heavy Psych Sounds, specializzata in sonorità ben più ruvide (dal garage-rock allo space-rock). Il secondo album dei danesi Sonic Dawn è invece un compendio di musica pop seconda metà anni ’60 style. Il trio ha debuttato con “Perception” (2015) per la Nasoni Records. Questo “Into The Long Night”, a differenza delle atmosfere dilatate del primo album, mette a fuoco come si diceva un vintage-pop algido. The Sonic Dawn rinnovano la fascinazione scandinava per il sixties revival in tutte le sue declinazioni (con influenze chitarristiche west coast) aggiungendo un tocco di “coolness” che a tratti però sfocia in una compiacenza accentuata. Al miglior guitar-pop arioso e solare (Emily Lemon, On the Shore) si avvicendano giravolte mod (As Of Lately), languidi soul hendrixiani (Six Seven), blues caleidoscopici (Numbers Blue) fino alla ballata bucolica (Lights Left On), per sfociare in atmosfere jazzistiche (L’Epsilon).
Il finale è affidato al raga-rock di Summer Voyage che dopo sette minuti torna dove tutto era iniziato, con chitarre limpide ed ipnotiche. La cura del suono cristallino e perfettamente definito è uno dei tratti salienti di questo album. Tuttavia la perfezione dei brani rischia di sciuparne l’essenza: la fruibilità si scontra con una patina di freddezza e distacco. Le melodie non sempre tengono sveglia l’attenzione e il disco sembra progressivamente inabissarsi per risalire solamente nel finale. Una prova tiepida che buonissime canzoni riescono a salvare solo per metà.
Video →
Commenti →