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10 Febbraio 2017 , ,

Wops IL GIORNO ONIRICO

2017 - Autoproduzione-Lunatik
[Uscita: 10/02/2017]

Quanto può essere paradossale inseguire nei propri sogni le risoluzioni alle problematiche del quotidiano vivere? Un'ossessiva brama di smaterializzare qualsiasi limite reale in un mondo chimerico, profondamente fantastico. Proprio di questo introspettivo percorso tratta la prova d'esordio della band capitolina Wops intitolata Il giorno onirico. Insieme da un decennio e con un moniker preso in prestito da un termine denigratorio con cui venivano apostrofati gli immigrati italiani di inizio secolo scorso in America, il quartetto formato da Fabrizio Piergiovanni (batteria), Marco Amoroso (basso), Alessandro Caruso (chitarra, tastiere e voci) e Francesco Rita (chitarra, tastiere e voci) dopo aver composto decine di brani, registrato un album -mai distribuito- rilascia ufficialmente il primo progetto in studio completamente prodotto da Vasco Maria Livio.

 

Un misurato pop-rock dal taglio cantautorale, atmosfere che richiamano i tipici cliché indie ed alcuni lampi di intenzione sperimentale caratterizzano le undici tappe di questo viaggio musicale attraverso lande immaginifiche. La track-list de “Il giorno onirico” scorre via dissipando trame essenziali e meticolosi arrangiamenti all'interno dei quali si armonizzano le melodie disegnate dall'acustica, le tastiere ed i persuasivi dettami impressi dalla batteria. Un lavoro che man mano dispiegandosi rivela il proprio ambizioso tessuto narrativo; di certo impatto appaiono le ritmiche di Lady 88 e le attutite arie di Lei mi dice, così come i convulsi riff di L'oro in bocca e le tribali aperture di Ripresa, anche se la vera sorpresa arriva nella coda con L'arte del sonno, epilogo dagli impulsi elettro dove la band tributa un ricordo avant-guarde alla indimenticabile Anna Magnani campionando parte della sua claustrofobica recitazione in “Amore” di Rossellini.

 

Merita indubbiamente attenzione questa opera prima targata Wops; strutturata seguendo il velleitario stampo concept “Il giorno onirico” risulta essere il sunto di una meticolosa attività lunga dieci stagioni. Sebbene alcune sonorità paghino pegno al collaudato circuito indie a stelle e strisce il disco appare ben congegnato, frutto di intuizioni fresche, palesando una formazione emergente dalle inequivocabili potenzialità artistico-creative. Non resta quindi che consegnarsi all'ascolto di questa surreale evasione. E soprattutto provare a sognare.

Voto: 7/10
Alessandro Freschi

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