Migliora leggibilitàStampa
3 Settembre 2012 ,

Lubricated Goat Plays The Devil’s Music

1987

lubricated goat devilUn po’ di coordinate temporali e stilistiche: i Lubricated Goat erano una band australiana formatasi negli anni ‘80, il decennio che segnò il massimo splendore dell’ aussie rock. Era capitanata da Stuart Gray, in arte ‘Stu Spasm’ (voce, chitarra, sintetizzatore e basso), che dopo aver suonato nell’83 con Tex Perkins nei Salamander Jim (divenuti successivamente Beasts Of Bourbon) si trasferì a Londra; lì nell’ 86 con Brett Ford (batteria e voce) e Pete Hartley (basso, chitarra e backing vocals) registrò la prima metà di “Plays the devil’s music ”, il primo album della band che fu ultimato ad Adelaide (Australia) con Martin Bland - poi formò a Seattle i Monkeywrench  ed i Bloodloss con Renastair, Maddison e Mark Arm dei Mudhoney - (batteria, backing vocals e co-produttore). L’album venne pubblicato l’anno seguente dalla Black Eye e Amphetamine Reptile in US. 

 

Jason the un popolar,  la prima traccia del disco dal ritmo ossessivo non avrebbe certo sfigurato in “Junkyard” dei Birthday Party, idem per il capolavoro Nerve quake, un rabbioso garage punk con riff martellante e la stoogesiana Guttersnipe non è da meno. Gli altri 2 capolavori dell’album sono Beyond the grave e Can’t believe we’re really making love: la prima avanza con un incedere blueseggiante, caratterizzata da un’ atmosfera grottesca da casa degli orrori, la seconda è acido funk soul, colonna sonora perfetta per un porno-horror b movie. Anal Injury, Hornraiser, Frotting with Ennio, Goats and the Men Who Ride Them sono strumentali grotteschi, dei riti baccanali frastornati da gemiti e guaiti, sempre caratterizzati da

un’ atmosfera tragicomica, un’ inquietante parodia dell’orrore.

 

I Lubricated Goat citavano tra le influenze Captain Beefheart, The Stooges e The Birthday Party ed in questo album vi sono forti echi di tutte e tre queste entità seminali, ma è pur vero che la band conia già con “Plays The Devil’s Music” un sound personale, un noise garage alienato, alterato con synth e psichedelia ed il risultato finale di questo cocktail è unico ed affascinante. I Lubricated Goat – in pratica Stuart Gray con collaborazioni diverse nel corso degli anni - detentori di uno dei nomi più bizzarri della storia del rock, alla lettera ‘capra lubrificata’, incisero quasi fino alla metà dei ‘90 altri quattro album, incrociando i loro destini e percorsi artistici anche con il grunge e la tossica Seattle, per sciogliersi nel 1993.

 

Adalberto 'Hell Rey' Correale

Video

Inizio pagina