Bob Dylan The Bootleg Series Vol.12: “The Cutting Edge 1965-1966”
Lo possiamo dire senza timore di smentite: le "Bootleg Series", giunte al volume 12, sono la più grande operazione di recupero dagli archivi che un musicista rock abbia mai immesso sul mercato. Del resto il livello compositivo elevatissimo del suo autore, Bob Dylan, è tale che qualsiasi cosa venga tirata fuori dal suo immenso catalogo passato (siamo oltre i 50 anni d'attività) è sempre qualcosa non meno di straordinario. Questo "The Cutting Edge 1965-1966" sarebbe teoricamente il volume qualitativamente più ricco dell'intera serie ed è facile capirne il perché. Nel biennio magico 1965-1966 Mr Zimmerman riuscì a produrre tre album fenomenali, "Bringing it all back home, "Highway 61 Revisited" ed il doppio "Blonde on Blonde". Per la precisione il tutto avvenne in soli 14 mesi, dal Gennaio 1965 al Marzo 1966. Semplicemente sbalorditivo.
Il Best Of (2 CD)
Nella storia della musica rock non esiste un'altro artista che in così poco tempo abbia sfornato tre capolavori uno dietro l'altro, ed uno di questi addirittura doppio (!). Infatti Bob Dylan è il più grande di tutti, rassegnatevi. La Columbia Records questa volta ha voluto fare le cose in grande, forse anche troppo sottolineiamo. Queste Bootleg Series Vol. 12 vengono offerte in tutte le salse, per tutte le tasche diciamo. Si parte con una (inutile) versione da doppio cd, 145 minuti di musica, denominata "Best of" che in nessun modo rende giustizia e toglie l'appetito a chi vuole saziarsi con i tre dischi quantomeno nella loro versione originaria. Certo, la selezione dei pezzi presenti è impressionante ma sono delle take o alternate tracks prese un po' a casaccio dalle varie sessions di registrazioni dei tre masterpieces.
Il Box (6 CD)
Va già meglio con il box ridotto da 6 CD, con durate medie di 70-75 minuti ed una bella sfilata di versioni inedite dei vari superclassici presenti. Quello che stupisce però è che nonostante l'abbondante spazio offerto dalla generosa capienza dei sei dischetti (7 ore circa) non sono presenti qui tutti le canzoni che formavano gli album originali usciti 50 anni prima su vinile. Un vero delitto. Mancano all'appello infatti Maggie's Farm e Gates of Eden da "Bringing it all back home" (1965) ed una valanga di pezzi da "Blonde on Blonde" (1966), ben nove, fra cui le leggendarie Just like a woman e Sad Eyes Lady of the Lowlands.
In compenso è presente per intero "Highway 61 Revisited" (1965), il cui pezzo simbolo, la storica Like a rolling stone, occupa la totalità del CD 3 che ne presenta ben 20 differenti versioni/take (!). D'accordo che questo è probabilmente il più bel pezzo della storia rock ma forse qui si è esagerato con tutte queste esecuzioni, pur bellissime ed emozionalmente uniche. Appare incomprensibile che lo stesso Bob Dylan abbia avallato una scelta commerciale di questa natura da parte della sua etichetta.
La Collector's Edition (18 CD)
Quest'ultima probabilmente ha voluto spingere gli innumerevoli fan del menestrello di Duluth verso la mastodontica "Collector's Edition" da ben 18 CD con dentro ben 379 tracce (nei tre dischi in vinile erano presenti solo 34 canzoni) oltre al solito ricco libretto di 180 pagine e pressata in edizione limitata da 5000 copie. Una inezia considerato il vastissimo pubblico dei collezionisti sparsi per il pianeta e interessati ad operazioni come questa. Nelle note di presentazione di questo box set clamoroso è stato scritto che qui è presente ogni singola nota incisa nelle sessions del 1965-1966, la sua famosa svolta elettrica coincidente anche con il suo zenith artistico.
Sono presenti ogni alternate take e lyrics take registrata in quel biennio oltre a nove 45 giri. A completare il tutto ci sono le "Hotel room recordings", che occupano la totalità del CD 18 (l'ultimo), al Savoy di Londra (Maggio 1965), North British Station Hotel a Glasgow (Maggio 1966) ed al Colorado Hotel di Denver nel Marzo 1966. La qualità è sorprendentemente buona, soprattutto le tracce di Londra e Glasgow. Le canzoni sono eseguite (vista la location) con sola voce e chitarra ma questo non inficia la qualità del tutto. Molte le covers presenti, spiccano superclassici come Wild mountain thyme, I'm lonesome i could cry di Hank Williams che portò al successo anche Lost highway, qui presente.
Interessanti le scarne esecuzioni di Just like a woman e Sad-eyed lady of the lowlands, entrambe catturate a Denver, anche se molto inferiori a quelle ufficiali. Poi ci sono i CD dal numero 1 al 17. Che dire ancora di questa sfilata di pezzi leggendari? Come si fa a giudicare se qualcuna delle versioni presenti è migliore di quelle conosciute? Ad ognuno la risposta secondo i propri gusti. Parliamo invece della qualità della registrazione che è semplicemente sbalorditiva, un vero colpo di spugna a tutti quei bootlegs che nel corso degli anni ci hanno raccontato le vicende del Dylan che svoltava finalmente verso l'elettricità.
In questa "Collector's Edition" chiaramente i tre dischi sono riproposti, sia pure nelle versioni alternate, nella loro totalità. Delle outtakes e delle canzoni che uscirono come singoli e che non trovarono posto nei gloriosi 33 giri d'epoca ci sono la magnifica Positively 4th Street, Medicine sunday (prima versione di Temporary like Achilles), Jet Pilot e I wanna be your lover (entrambe già conosciute grazie a "Biograph" del 1985), She's your lover now, la gloriosa I'll keep it with mine in una versione vocale e ben 9 strumentali.
La notevole Sitting on a barbed-wire fence è invece una delle più belle outtakes dylaniane di sempre e di rilievo pure California, voce, piano e armonica, presa dalle sessioni di "Bringing it all back home", così come la classica If you gotta go, go now (uscirà come singolo nel 1967). I pezzi presenti che hanno richiesto il maggior numero di tentativi, Like a rolling stone a parte, sono One of us must know (20), Stuck inside of mobile with the Memphis blues again (14), Just like a woman (14), Can you please crawl out of my window (14), Fourth Time around (13) e Leopard-skin pill-box hat (11).
Il tutto detto così, a puro titolo di cronaca. Alcune versioni (alternative) sono talmente belle e perfettamente eseguite da lasciare immaginare che per i tipi della Columbia non deve essere stato facile decidere quali selezionare per la pubblicazione sul disco ufficiale. In ogni caso i tre album nella loro stesura finale, così come li conosciamo, sono capolavori riconosciuti da non lasciare rimpianti in merito alle scelte finali, nessun rimorso e nessuna occasione persa insomma.
Il consiglio spassionato che possiamo darvi per una "lettura" ragionata di questo pazzesco box set è di prendere le versioni alternate (complete) e ricomporre la tracklist dei dischi originali (quindi solo in una diversa esecuzione) per un risultato finale che immaginiamo sorprendente oltre che qualitativamente straordinario. Ancora qualche consiglio per non alleggerire troppo il vostro portafogli: si parte da un modesto 20 euro per la versione da 2 CD, "The best of The Cutting edge 1965-1966", passando per i 100 di quella da sei dischetti. Il superbox "Collector's Edition", venduto solo sul sito ufficiale, costa ben 600 dollari.
Per i nostalgici del vecchio 33 giri ci sono invece 3 vinili (più 2 CD) che contengono gli stessi pezzi del Best of. Il tutto a 70 euro. Da qualunque angolazione lo vogliamo inquadrare The Cutting Edge 1965-1966 è un lavoro imperdibile e fondamentale, la migliore testimonianza possibile di uno dei più grandi artisti del ventesimo secolo. Ristampa dell'anno. Fatela vostra con qualunque mezzo.
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