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15 Dicembre 2012

Keef Hartley Il TEMPO E’ VICINO

1944-2011 - Decca-Deram-Polydor

keefhalbreed8 April 1944: Preston, Lancashire, England – 26 November 2011, Preston

 

Keith "Keef" Hartley, recentemente scomparso nel novembre 2011, è un musicista che ha lasciato una traccia importante nella storia del rock e del blues inglese, batterista virtuoso e dal tocco jazzato, ha suonato in alcune delle più significative esperienze rock degli anni 60 e 70, sia nelle vesti di componente del gruppo, sia in quelle di band-leader. Tre le situazioni più note che hanno caratterizzato la sua lunga carriera di musicista professionista: The Artwoods, John Mayall & the Bluesbreakers e Keef Hartley Band.

 

 

THE ARTWOODS

Keef Hartley nacque a Preston nel Lancashire nel 1944, coinvolto nella vivacissima scena rock made in UK  fine 50/inizio anni 60, la sua prima esperienza - aveva 15 anni - fu quella di sostituire Ringo Starr nei Rory Storm & The Hurricanes, band Merseybeat di Liverpool, ovviamente contemporanea ai Beatles. Dopo avere partecipato a varie altre band e avere suonato per due mesi in Germania, allo Star Club di Amburgo, nel 1964 venne cooptato nella formazione di un nuovo gruppo, fondato dal cantante Art Wood (fratello maggiore di Rolling  Ron!) e dal tastierista Jon Lord, con il chitarrista Derek Griffiths e il bassista keefhartleyartwoodsMalcom Pool, si chiamarono: The Artwoods. Suonavano un selvaggio garage r n’ b, contemporaneo a quello di Rolling Stones, Yardbirds e Animals, furono tra le prime band ad essere denominate Mods e messe in relazione con il movimento di protesta e di costume giovanile britannico che ebbe come emblema le Vespe e le Lambrette super cromate, super-accessoriate e il parka, un tipo di giaccone paramilitare che divenne un simbolo di identità e ribellione, ma anche l’amore sconfinato per la black music che arrivava in quegli anni dagli USA con i dischi Motown, Chess e Stax.

 

Protagonisti della scena londinese al 100 Club di Oxford Street, ottennero un contratto con la Decca e registrarono il loro primo singolo (il primo di una lunga serie): "Sweet Mary"/"If I Ever Get My Hands On You", poi suonarono in TV nel programma Ready Steady Go! Vennero notati per la loro grinta e il loro live feeling e per le notevoli qualità di giovanissimi, ma già ottimi solisti. Nel 1966 registrarono per la Decca tre EP: “Oh’ My Love”, “Jazz In Jeans” e “I Take What I Want”, a base di brillanti covers soul e blues. La band ebbe un notevole impatto live, i loro  concerti erano seguitissimi, ma a livello di vendite discografiche rimasero schiacciati dai loro illustri antagonisti, Rolling Stones, Yardbirds, Manfred Mann etc. Qualcuno sostiene che mancassero di una figura leader, come furono Mick  Jagger, Eric  Burdon o Paul Jones nei rispettivi ensemble, forse fu proprio così.

 

keefartwoodsgalleryNel 1966 il loro unico lavoro a 33 giri: “Art Gallery” (Decca LK 4830) prodotto da Mike Vernon, un disco di covers soul, reinterpretate con grande originalità e freschezza e con una con tipica attitudine Mod: la chitarra di Griffith aggredì bene il black mood imposto da quel sound, la ritmica supportata dal potente drumming di Keef Hartley diede la giusta propulsione e l’Hammond di Lord fornì un ottimo interplay con la voce di Art Wood, un grande disco (cd-r del 1995 con 14 extratracks). Dopo l’uscita dell’album passarono alla Parlophone, che li ripropose con il nuovo nome di St. Valentine's Day Massacre, ma fu un fuoco di paglia e a metà del 1967, in piena era Swinging London, la band si sciolse. Art Wood lasciò la musica per fare il grafico, Pool fece una breve esperienza con i Colosseum, Griffiths rimase nel giro rock andando in Australia a suonare con gli Aztecs e poi con la band di Rocky Horror Picture Show, Jon Lord mise in piedi i Deep Purple e Hartley andò a suonare con John Mayall & the Bluesbreakers.

 

I Feel Good

Down in the valley 

 

 

JOHN MAYALL & THE BLUESBREAKERS

Non è certo questa l’occasione per fare la storia dei John Mayall & the Bluesbreakers, che è molto complessa e articolata, ma per segnalare il ruolo avuto da Keef Hartley all’interno della band in due diversi periodi. La sua collaborazione con Mayall cominciò nel 1967, in un ruolo centrale come quello del batterista, sempre foriero di difficoltà con un Mayall chehartley mayall poi per alcuni anni eliminò completamente questo strumento dalle sue formazioni. Hartley registrò con loro nella seconda metà del 1967: lo splendido “Crusade” con Mick Taylor alla lead guitar, “The Blues Alone”, album solitario di JM con il solo Hartley alle percussioni e alla batteria, gli album live “The Diary Of A Band 1&2”, “Primal Solos” uscito poi nel 1977; numerosi brani con Hartley alla batteria si trovano anche nelle antologie “Looking Back”, “Thru The Years” e “London Blues” (double cd uscito nel 1992). In seguito, nel 1971 ritornò con John Mayall con la mega session per “Back To The Roots” e poi con gli album live american: “Moving On” e “Ten Years Gone”  tutti lp su etichetta Polydor.

 

John Mayall & The Bluesbreakers The Death Of J.B. Lenoir

Broken Wing 

 

 

KEEF HARTLEY BAND

Nel 1968 Keef Hartley si smarcò dal semplice ruolo di batterista e mise in piedi una sua band, la Keef Hartley Band, mega combo caratterizzato da una potente sezione fiati e con una spiccata influenza jazz. La sua visione del blues si fece più complessa e “progressiva”, venne miscelata con elementi soul e funky, con un sound molto articolato ed un ruolo Keef Hartley Band halfbreedpreminentemente virtuoso per tutti i solisti che fecero parte del gruppo. Nel 1969 KH ottenne un contratto con la Deram, l’etichetta prog affiliata alla Decca e registrò il primo album della KHB: “Halfbreed” (Deram SML 1037): il disco, prodotto da Neil Slaven, era fatto di brani composti dalla band, tranne Leaving Trunk di Sleepy John Estes e Think It Over di BB King, il risultato fu un formidabile compendio di feeling e di abilità strumentale, con Hartley c’erano il chitarrista/vocalist/compositore Miller Anderson, Peter Dines (keyboards), Gary Thain (bass), Herry Lowther, Jimmy Jewell, Herry Beckett, Lynn Dobson e Chris Mercer ai fiati e in un paio di songs John Mayall alla voce; il disco caratterizzato da una famosa cover sleeve con Hartley paludato da capo indiano (KH nutriva una grande passione per i popoli nativi del Nord America), è notevole e si ascolta tutto di un fiato, un fascinoso mix di jazz, rock e blues espresso ai massimi livelli.

 

Nello stesso anno registrarono “The Battle Of North West Six” (Deram SML 1054), sulla falsariga del precedente album, guest Mick Taylor alla chitarra e con il nuovo tastierista Mike Weaver (ex Winder K. Frog) e la produzione ancora di Neil Slaven; un buon disco che però non raggiunse l’eccellenza dell’esordio. Nel 1969, la Keef Hartley Band partecipò al festival di Woodstock, negli USA erano degli emeriti sconosciuti e vennero obliati sia dal film che dai due dischi originali, la cosa è poco nota ma furono anche loro tra i protagonisti di quelle giornate mitiche. Nel 1970 terzo lavoro per la KHB: “The Time Is Near” (Deram SML 1071), il loro migliore, con brani eccellenti come la lunga The Time Is Near, tutti i brani furono composti da Miller Anderson, la produzione Slaven/Hartley, venne registrato aikeefhartleythe-time-is-near Morgan e Trident Studios di Londra, la cover sleeve richiamò ancora agli indiani d’America, con la grafica del guerriero a cavallo con una postura ieratica, un bellissimo disco, tra i migliori della scuola jazz blues inglese dei primi anni 70.

 

A seguire “Overdog” (Deram DSL2), risposta inglese al mood americano di BS&T e Chicago, efficace album virato al funky/jazz, con un cameo di Jon Hiseman alla batteria e il flauto di Johnny Almond; Keef Hartley centrò ancora il bersaglio, un lp dove le qualità dei vari solisti impegnati si concentrarono in un sound potente e trascinante. Quinto lavoro nel 1972: “Seventy Second Brave” (Deram SDL 9), con la presenza del pianista Pete Wingfield (ex Jellybread) e del chitarrista Junior Kerr (uno che suonò anche con Bob Marley & The Wailers), Miller Anderson lasciò la KHB e la sua assenza si fece notare, il disco sempre più funky oriented, ascoltato oggi risulta un po’ debole e ripetitivo. Nel 72 anche un live album: "Little Big Band" (Deram SDL4), registrato al Marquee nel 1971, riassume il sound della KHB con lunghi brani per lo più strumentali, protagonisti la possente sezione fiati, con i vari solisti impegnati in eccitanti solo di flauto, sax, tromba e trombone e Anderson con la sua chitarra, il drumming di Hartley a dare i tempi, il lavoro fu parzialmente inficiato da una registrazione non certo di alta qualità.

 

keefhartleyoverdogNel 1973 “Lancashire Hustler” (Deram SDL13), da considerare un disco “solo” di Hartley, nei fatti la KHB non esisteva più; con alle voci Jess Roden, Robert Palmer e Elkie Brooks, questi ultimi provenienti dai Vinegar Joe, band con cui KH collaborò più volte; un lavoro poco riuscito, lontano dagli splendori dei primi album, come il seguente “Dog Soldier” (1975 United Artist UAS 2979), con il ritorno di Miller Anderson e Derek Griffiths alle chitarre, disco dove del blues e del jazz non rimase traccia alcuna, con sound virato verso un rock colloso e commerciale, FM oriented e in fase pre agonica, tipico della metà degli anni 70, subito dopo arriverà il punk a dargli la mazzata finale. 

 

Hartley dopo lo split della KHB collaborò con il cantautore Michael Chapman, con cui registrò quattro album, tra cui “Savage Amusement” nel 1976. In seguito suonò con Lothar Meid ex degli Amon Duul e negli anni 80 con i Mainsqueeze, rock blues band con Keith Tillman, DH Smith, Victor Brox e altri del giro british blues sixties. In anni  recenti tornò a vivere a Preston, la sua città natale, dove ha fatto il falegname specializzato nella ristrutturazione degli studi di registrazione e dove ha continuato a suonare a livello locale. Ha anche dettato le sue memorie ad un giornalista, ne è uscita la biografia “Halfbreed (A Rock'n'Roll Journey That Happened Against All Odds)” pubblicata nel 2007. Nel novembre 2011 purtroppo ci ha lasciati. I lavori della KHB sono stati ristampati in digitale così come le sue precedenti esperienze con The Artwoods e John Mayall.

 

 

“I got the sad news, that Keef Hartley died of complications from surgery last Sunday. When I think back to all the adventures we had over the years, both on and off the road, it seems hardly possible that my friend of so many years will not be showing up to sit in with any of my bands in the future. His sense of fun and love of life will always remain in my thoughts as special memories. Boy did we have fun! So long my friend, I will miss you.” (John Mayall, 27 Nov 2011)

 

 

Keef Hartley Band

 

 

 Discografia

 

The Artwoods

 

Singles

  • "Sweet Mary"/"If I Ever Get My Hands On You" (Decca F 12015) Nov 1964
  • "Oh My Love"/"Big City" (Decca F 12091) Feb '65
  • "Goodbye Sisters"/"She Knows What To Do" (Decca F 12206) Aug 1965
  • "I Take What I Want"/"I'm Looking For A Saxophonist" (Decca F 12384) Apr 1966
  • "I Feel Good"/"Molly Anderson's Cookery Book" (Decca F 12465) Aug 1966
  • "What Shall I Do"/"In The Deep End" (Parlophone R 5590) Apr 1967
  • "Brother Can You Spare A Dime"/"Al's Party" (Fontana H883) (as St. Valentine's Day Massacre) 1967
  •  
  • E.P.s

    Oh My Love (Decca 457.076 M) 1966

  • keefhartley
  • Jazz In Jeans (Decca DFE 8654) 1966
  • I Take What I Want (Decca DFE 8576) 1966
  •  
  • Albums
  • Art Gallery (Decca LK 4830) Nov 1966
  • Art Gallery [Reissue] (Repertoire REP4533-WP) 1995
  •  
  • Compilation
  • 100 Oxford Street (Get Back GET524) 1983
  • Singles A's & B's (Repertoire REP4887) 2000

 

John Mayall & the Bluesbreakers

Crusade (1967, Decca)

The Blues Alone (1967, Ace of Clubs)

The Diary Of A Band 1&2  Live (1967, Decca)KeefHartley-Band-SeventySecondBrave

Looking Back (1969, Decca)

Thru The Years (1969, London)

Back To The Roots (1971, Polydor)

Moving On, Live 1972 (1973, Polydor)

Ten Years Gone, Live-Studio  2CD (1973, Polydor)

Primal Solos, Live ’66-‘68 (1977, Decca)

London Blues Comp. 2 CD  ’64-’69 (1992, Deram Chronicles)

 

Keef Hartley Band

Halfbreed (1969, DERAM SML1037)
Battle Of NW6 (1970, DERAM SML1054)
The Time Is Near (1970, DERAM SML1071)
Overdog (1971, DERAM SDL2)
Little Big Band - Live  1971 (1972, DERAM SDL4)
Seventy Second Brave (1972, DERAM SDL9)KeefHartleyBand-NotFoolishNotWise

 

Keef Hartley solo album

- Lancashire Hustler (1973, DERAM SDL13) - 

  CD: Walhalla WH 90339, 2004

- Dog Soldier (1975, United Artists, UAS29769) -

  CD: Mason Records MR 90330, 2004

 

Compilation
The Best Of Keef Hartley (1974, 2LP, DERAM DPA3011/2)
Not Foolish Not Wise (Mooncrest, CrestCD 043Z, 1999)

 

Guido Sfondrini

Video

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