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15 Agosto 2014 ,

Krisma: 1980-2007 DALLA NEW WAVE ALLA TV (ANDATA E RITORNO)

2014

                             INTROkrisma-retropolis-velvet-gennaio-201

 

All’inizio del 1980 la new wave imperversa un po’ ovunque, anche in Italia: i coniugi Christina Moser e Maurizio Arcieri (noto cantante beat italiano con i New Dada e anche solista di successo), residenti in pianta stabile a Londra da anni, decidono di dire la loro anche su questo genere musicale, così come avevano fatto per la disco music, il punk ed il post-punk (e ancor prima il solo Arcieri con il beat ed il prog). Con il nome di Chrisma i due erano stati infatti autori di due album e alcuni singoli di finissimo post-punk tra la fine del 1977 ed il 1979. Per approfondire l’argomento si può leggere il relativo articolo su Distorsioni.

 

 

LA NEW WAVE ELETTRONICA (1980-1984)

 

CATHODE MAMMA (1980 – Polydor)

 

Abbandonato il team di produzione di Niko Papathanassiou e suo fratello Vangelis, ormai sempre lo stesso dal 1976, i due iniziano a lavorare con il team del Trident Studio, sempre a Londra, del produttore Jack Lancaster, pur rimanendo legati per un altro album (e relativi singoli) alla Polydor, contratto firmato da Arcieri solista nel 1970. Maurizio e Cristina decidono di spingere l’acceleratore sull’elettronica (sempre più a disposizione di tutti i musicisti e sempre meno costosa) e di eliminare drasticamente le chitarre in stile rock o punk presenti nei due album dei Chrisma. All’uscita dell’album “Cathode Mamma” nell’estate del 1980, anticipato dal singolo di successo Many Kisses, non solo il sound della band è ormai mutato verso la new wave e parzialmente verso il synthpop, ma anche il nome della band è cambiato nel più teutonico Krisma, proprio a voler sottolineare una rottura con il loro periodo anni ’70. Al fianco dei due, nelle apparizioni televisive e in studio, compare il tedesco Hans Zimmer (che diventerà notissimo negli anni ‘90/’00 per le sue colonne sonore di successo per il cinema: una su tutte “Il Gladiatore”) alla programmazione dei sequencers e dei sintetizzatori. Ma se nelle apparizioni televisive i Krisma appaiono come una band di soli sintetizzatori e voci, dal vivo il duo viene accompagnato da una band vera e propria: Sol Nastase suona i drum pad della Simmons, John Perry al basso, Ricky Persi dei Revolver si alterna alla chitarra e al secondo basso e Peter Maben (insieme ad Arcieri) ai sintetizzatori. Nastase, Perry e Persi sono anche musicisti ospiti all’interno dell’album, mentre Maben prende il posto di Zimmer nelle esibizioni dal vivo.

 

In R. Rock e nella conclusiva Last Chance To See Man possiamo ascoltare la pesante influenza del sound di album quali “Replicas” e “The Pleasure Principles”  (entrambi del 1979) di Gary Numan. krisma-many-kissesNella monumentale Peggy Guggenheim i Kraftwerk di “Radioactivity” e “Trans Euope Express” incontrano Joy Division o i Cure di “Seventeen Seconds” ; nella poppeggiante Rien Ne Va Plus il duo usa incredibilmente gli stessi suoni di basso, chitarre e batterie elettroniche utilizzati dai Cure nell’album “Seventeen Seconds” pur non condividendo i chiaroscuri della penna di Smith & soci; nella versione LP del brano Cathode Mamma si possono ascoltare chiari riferimenti alla disco elettronica di Telex, Giorgio Moroder e Kraftwerk di “The Man Machine”. In White Knife il duo anticipa lo stile del successivo album “Clandestine Anticipation” con cavalcate al sequencer e virtuosismi bassistici ossessivi, anticipando anche stili utilizzati da diversi gruppi new britannici (ad esempio i Simple Minds di “Empires And Dance”) e introducendo suoni registrati da vari giocattoli anticipando di circa un anno i Kraftwerk di “Computer World” (1981). Il noto singolo Many Kisses è un esempio di disco music contaminata dalla new wave, mentre il suo gemello ipnotico Telegram è una kraftwerkiana cavalcata al sequencer che si evolvemamma in un grande brano postpunk alla Ultravox di “Systems of Romance” o alla Tubeway Army di “Replicas”. Prima di rimettersi al lavoro per il nuovo album, i Krisma e Zimmer rielaborano in chiave totalmente elettronica con l’ausilio del nuovo sintetizzatore Prophet 10 il brano Cathode Mamma  per un secondo singolo dall’album. Un singolo di successo ballabile, che anticiperà di diversi anni il sound dei Depeche Mode di metà anni 80 (basti ascoltare la notevole somiglianza con A Question Of Time dei DM). Zimmer, dopo quest’ultima collaborazione, si trasferisce a Los Angeles in cerca di successo.

 

Ascolta Cathode Mamma 

 

WATER / SAMORA CLUB (1982 – Polydor)

 

samoraPer ultimare il contratto con la Polydori due iniziano a lavorare con il noto Martin Hannett (produttore di Joy Division, New Order, OMD, Section 25, ACertain Ratio, Durutti Column, U2 e tantissimi altri) in uno studio a Hilversum, in Olanda, per il singolo “Water / Samora Club”, ma dopo una crisi d’astinenza di eroina di Hannet, una volta terminati i lavori su “Water”, la coppia continua a lavorare nello stesso studio con Peter Maben, che aveva già lavorato con Soft Cell e Depeche Mode (su Photographic) e che compare insieme al duo sia nelle esibizioni televisive che nel bel video girato a Bali di Samora Club, come anche in quello di WaterWater è un pezzo elettronico gelido, ossessivo, ipnotico, Samora Club è un brano romantico, decadente chiaramente ispirato agli Ultravox del periodo di Midge Ure e Conny Plank

 

CLANDESTINE ANTICIPATION (1982 – CGD)

 

Terminata l’esperienza olandese e scaduto il contratto con Polydor, Arcieri decide di firmare un contratto con l’italiana CGD per il solo motivo che al momento è l’unica casa discografica italiana ad avere uno studio a Milano con un banco di mixaggio Solid State Logic, unendo la comodità di registrare in casa con tecnologie pari a quelle britanniche. La produzione del secondo album “Clandestine Anticipation” è condotta da Arcieri stesso, coadiuvato sempre da Maben, con ospiti quali Sol Nastase alla batteria a pad, John Perry al basso e Ricky Persi al secondo basso e chitarra elettrica. Il suono dei Krisma diventakrisma_-_clandestine_anticipation_a sempre più personale ed innovativo, le influenze di Kraftwerk, Ultravox, Numan, Simple Minds e di tutta la scena “new wave/new romantic” inglese vengono sapientemente triturate e miscelate, diventando parte del loro sound. “Clandestine Anticipation”, secondo critica e pubblico, è il loro disco più sperimentale e maturo, rientrando a pieno diritto nel gota dei migliori dischi di new wave elettronica europea del 1982. Come manifesto della direzione poco commerciale del disco, le due facciate dell’LP si chiudono senza compromessi con le sperimentali e dissonanti Melonarpo e Zacdt Zacdt, mentre le aperture vengono affidate a due brani pregevolissimi, quali il singolo kraftwerkiano Miami (che riprende un po’ le sonorità elettroniche ossessive dell’altro singolo Water) e l’atmosferica Silly Europeans, uno dei migliori esempi di new wave europea di quegli anni, con un sound e delle liriche in grado di competere con le migliori band del momento, distaccandosi totalmente dal resto della scena italiana. Nel singolo Samora Club le liriche di Christina e i finissimi arrangiamenti elettronici di Maurizio ci mostrano la piena maturità artistica raggiunta dalla coppia dopo sette anni di sodalizio artistico. Il quarto singolo dall’album, Crucial Point, è un brano synthpop non scontato, con grandi aperture di sintetizzatori, come nelle migliori tradizioni della new wave elettronica della terra d’Albione. Nella synthpunk Opposite è possibile riconoscere i suoni di band come Depeche Mode e Soft Cell con cui Peter Maben aveva collaborato oltre un anno prima.

 

 FIDO (1983 – Atlantic)

 

krisma-e2808ee28093-fidoIl manager inglese del duo riesce a strappare all’etichetta americana Atlantic una serie di licenze per singoli quali Miami / Samora Club e Many Kisses/Water. Il successo di questi “extended play” nei club statunitensi spinge la Atlantic a mettere sotto contratto i Krisma per un nuovo album ed un nuovo singolo. I coniugi Arcieri lasciano Milano per New York portando con se come unici strumenti la sola tastierina a campionamento Casiotone MT-65 ed il sequencer autocostruito Krismino (sequestrato immediatamente all’arrivo in aeroporto a NYC) più alcune idee per il nuovo disco. Tra febbraio e maggio 1983 i due registrano il nuovo album “Fido” negli studi della Atlantic a Manhattan, con un set di strumentazione ridottissimo per scelta artistica di Arcieri: solo l’MT-65, un registratore multipista a bobine, un sequencer, un banco Solid State Logic e alcuni effetti. Facendo modificare l’MT-65 ad Eddie Ciletti, un tecnico elettronico contattato appositamente per poter sincronizzare l’MT-65 con il registratore a bobina e con un sequencer esterno, Arcieri trasforma la tastierina in un generatore di suoni, o meglio nell’unico generatore di suoni utilizzato per l’album, con un risultato a dir poco strabiliante (se si considera che l’MT-65 è poco più di un giocattolo), ma nello stesso tempo un po’ limitato. casioPer coadiuvare Christina nella stesura dei testi in inglese viene contattato addirittura Arto Lindsay dei Lounge Lizard e DNA, che, divertito dall’idea del disco, accetta di partecipare a questa bizzarra avventura con i due pazzoidi italiani.

 

I Must Know Your Name fa concorrenza al dub bianco di Adrian Sherwood negli stessi anni in cui lo stesso Sherwood faceva “tendenza” a Londra con la sua ON-USound Records: suoni innovativi e avanguardia pura per il 1983 se si pensa anche che sono stati realizzati con pochissimi strumenti. La strumentale Heroes of The Sea è un pezzo di electro-dance robotica che sembra uscita dai Kling Klang Studio di Dusseldorf, invece di essere realizzata solo con una mini-tastierina giocattolo. Nonostante i limiti tecnici autoimpostisi, Arcieri sfoggia le sue capacità di elegante songwriter pop in Eye To Eye e Careful, quest’ultimo basato su ritmiche quasi break (la break music era l’evoluzione della electro fatta dai producer neri americani destinata alla cosiddetta break-dance). Per la prima volta i Krisma inseriscono in un loro album una cover: si tratta di I’m Not In Love, singolo del 1975 del gruppo art-rock britannico 10cc.  L’etichetta realizza un bel video di questa cover, ma non ne pubblica il singolo, a causa delle deludenti vendite del primo singolo Nothing To Do With The Dog, un discreto pezzo synthpop (di sicuro non al livello dei precedenti singoli della band), pur essendo ballatissimo nei club americani e programmato da MTV America, ma totalmente snobbato in Italia e in Europa. Find a Friend, la b-side del singolo, inclusa anche nell’album, sembra quasi un gemello di Nothing To Do…,  riprendendo tematiche, suoni, atmosfere e anche alcune sequenze, pur non avendo né la spensieratezza del singolo, né la profondità del songwriting degli altri brani dell’album.

 

NOTHING TO DO WITH THE DOG (1983 – Franton)

 

frontLa CGD non prende di buon grado la scelta dei Krisma di aver firmato per la Atlantic senza alcun preavviso (soprattutto non crede nel potenziale di vendita dell’album) e decide di portare in tribunale i coniugi Arcieri per inadempienza contrattuale. La causa, vinta dalla CGD, fa in modo che i due non possano pubblicare nulla in Italia per oltre un anno e mezzo. Nel frattempo “Fido” (rifiutato dalla CGD) viene pubblicato il giorno di Halloween 1983 con il titolo cambiato in “Nothing To Do With The Dog” dalla neonata etichetta veneziana Franton Records (a cui i due avevano già affidato le edizioni del nuovo disco), che però non riesce a supportare bene la promozione del disco in Italia per limiti economici e tecnici. Terminati gli impegni promozionali e contrattuali con la Atlantic (non viene realizzato un tour del disco vista l’impossibilità di riproporre il sound dell’album in ambiente live), i Krisma tornano in Italia per qualche apparizione promozionale per il singolo Nothing To Do With The Dog, tra cui una apparizione al noto festival estivo Festivalbar nel 1984.

 

Monografia tratta dall’articolo “Italian Electronic Music History ’80-’84” di Diego Loporcaro (1996), pubblicato nell’aprile 1997 sulla fanzine Chain D.L.K. issue # 3 (USA/ITA). Monografia ampliata e ripubblicata nel 2007 sul libro “Viva l’Italia” (IEM Magazine/Monochrome Vision Records – Russia). Tradotta in italiano, modificata ed ampliata dall’autore nel giugno 2014.

 

 

I KRISMA e la TV (1985-1995)

 

BE BOP (1985 – Carosello)

 

bebopProprio nel periodo in cui sono in Italia per promuovere “Nothing To Do With The Dog” (album e singolo), i Krisma vengono contattati dal noto conduttore televisivo e giornalista musicale Red Ronnie, amico ed estimatore del duo da diversi anni, per la realizzazione della sigla del suo nuovo programma televisivo “Be Bop A Lula” in onda sull’emittente berlusconiana Italia 1. Chiusi i rapporti con Polydor, CGD e Franton (nel frattempo collassata economicamente) i due vengono messi in contatto dallo stesso Red con Mario Rapallo, manager di Vasco Rossi e dirigente della Carosello Records. Inizialmente l’idea è quella di realizzare una cover electro del classico Be Bop a Lula di Gene Vincent come sigla del programma. La Carosello affida i due a Max Costa, un ragazzo che armeggia con pc e campionatori in maniera assai disinvolta in uno studio realizzato negli scantinati della Warner di Milano. Il tecnico del suono per le registrazioni del singolo è l’inglese Craig Milliner coadiuvato da Chris Stone, già tecnico ai Trident Studios di Londra ai tempi delle registrazioni di “Cathode Mamma”. Durante la lavorazione, tutti si accorgono che lentamente ci si allontana sempre di più dal brano originale: ad un certo punto viene chiesto a Christina di scrivere un testo inedito per il brano che alla fine diventerà Be Bop, il nuovo singolo dei Krisma, uscito a fine 1985 dopo un paio d’anni di silenzio discografico. Be Bop è costituito da una base ritmica electrofunk trascinante ed ossessiva su cui piove una cascata di campionamenti che ricordano il lavoro sonoro portato avanti negli stessi anni dagli Art Of Noise: è un ulteriore esempio di quanto i Krisma fossero avanti nel 1985 a dispetto di molti altri artisti indipendenti italiani. Il singolo ancora una volta si distacca da quanto realizzato fino a quel momento dalla coppia.

 

ICEBERG / SKYLINE (1986 – Carosello)

 

icebergL’inizio del 1986 si apre con la pubblicazione del 12” Iceberg / Skyline. Iceberg riprende le sonorità di Be Bop, ma senza distinguersi troppo dall’ondata di band electro-funk-pop europee ed americane con quel sound, mentre Skyline, di cui viene realizzato anche un provocatorio video per il tempo, con la presenza del noto transgender italiano Eva Robins (che si presta a giochichris_eva2 bondage piuttosto “soft” da parte di Christina e di una non ben determinata signorina), ripropone il testo di I Must Know Your Name (da “Fido”) su una base synthpop che richiama un po’ alcune atmosfere ‘60s care al periodo solista di Arcieri. Dei due brani proposti in questo 12”, Skyline ovviamente diventa il brano favorito da fan e critica e il più programmato in radio. 

 

ICEBERG (1986 – Carosello)

 

Il 12" di Iceberg / Skyline anticipa di poco la pubblicazione per la Carosello del nuovo album “Iceberg”. Il team di produzione è lo stesso dei due singoli precedenti: Max Costa (computer, campionatori, programmazioni), Craig Milliner (tecnico del suono), Paolo krisma-iceberg-frontPanigada (assistente), Claudio Dentese (mixaggi) con la partecipazione di Lucio Fabbri (violino, tastiere, arrangiamenti aggiuntivi) e ovviamente Maurizio Arcieri (sintetizzatori, composizione musicale, voce, produzione) e Christina Moser (testi, liriche, voce, tastiere aggiuntive). Il disco viene registrato e mixato allo Psycho Studio (MI), lo stesso in cui è stato registrato Be Bop. Pur essendo un album minore rispetto ai precedenti, “Iceberg” presenta oltre a grandi singoli quali Be Bop e Skyline perle del calibro di Fritz Cavallo (un brano synthpop in linea con lo stile dell’album “Fido”, ma dalle sonorità più elaborate) ed Eyes Gymnastic (grande brano d’atmosfera con suoni elettronici particolarissimi e con un beat potente che all’epoca nemmeno band come Depeche Mode riuscivano ad ottenere). Se la chiusura di Eskimo In Distress è azzeccatissima (su un beat electro si sommano campionamenti metallici e rumori industriali), la sperimentale  Igloo Architecture si perde un po’ in facilonerie al campionatore, discutibili già all’epoca. Nei primi mesi del 1987 esce un nuovo singolo Signorina, nuova sigla finale della trasmissione “Be Bop A Lula” di Red Ronnie, un brano signorinamelodico cantato a due voci in italiano con grandi suoni e reminiscenze ‘60s, classiche del songwriting di Arcieri. Il singolo ha così successo che la Carosello decide di ristampare l’album “Iceberg” (con copertina differente) inserendo nel disco sia Signorina che il suo lato B Hotta Chocolata, un brano di ispirazione kraftwerkiana (evidenti sono i campionamenti ritmici dal brano Technopop tratto da “Electric Cafè” del 1986) con Christina che recita un testo in italiano al vocoder e Maurizio che recita un testo in inglese con voce distorta, su un tappeto d’archi che all’inizio del brano riprende gli accordi di Signorina per poi distaccarsi completamente da essa.

 

Ascolta “Iceberg”

 

FUORI ORARIO: COSE MAI VISTE (1988 – Rai 3)

 

Dopo essersi contraddistinti per videoclip innovativi, sigle televisive e una collaborazione con la rete televisiva France 2 nel 1987, i Krisma vengono invitati da Enrico Ghezzi a sonorizzare le prime puntate di “Fuori Orario: Cose Mai Viste” , trasmissione notturna su Rai 3, mandate in onda nella primavera del 1988. In origine la trasmissione era una sorta di bizzarro talk-show in studio, alternato alla messa in onda di vari inserti audiovisivi,krismaorario estratti dall'ingente archivio di cinema d’essai in lingua originale in precedenza assemblato per un altro programma (“La Magnifica Ossessione”). Vengono realizzate cinque puntate in diretta su Raitre ogni sabato dalle 23:30 fino alle 3 di notte. Questa versione, realizzata negli studi Rai di Milano, viene condotta da Ghezzi stesso, Davide Riondino e Tatti Sanguineti con vari ospiti (tra cui anche i Krisma, un criminologo che reca notizie di cronaca nera in corso di stampa dalla redazione del Corriere della Sera e il noto Guido Harari intento a realizzare fotografie durante la trasmissione). Non c'è una vera e propria conduzione, in quanto il tutto si svolge in un'atmosfera molto libera, dove si sviluppano conversazioni, talvolta sovrapposte, tra piccoli gruppi separati.

 

NON HO DENARO (1989 – Bollicine)

 

Forti del successo di Signorina, i due si rimettono subito al lavoro per comporre brani per un album. Rapallo nel frattempo si stacca dalla Carosello per fondare insieme a Vasco Rossi una nuova etichetta dal nome Bollicine nel 1988, invitando Krisma e Skiantos a fare da “cavie” per il loro nuovo esperimento discografico. Nell’estate del 1988, con i migliori auspici, iniziano le registrazioni per il nuovo album dei Krisma dal titolo “Bandito Favorito”. Durante la lavorazione al disco, l’etichetta chiede di produrre brani in lingua italiana, krismadenaroproposta accettata di buon grado, ma che fa perdere molto tempo al duo e al team di produzione per modificare testi (scritti come al solito in inglese) e linee vocali e per ri-registrare le voci. Vengono inviati diversi provini all’etichetta, alcuni con testi in inglese, altri con testi in italiano, alcune registrazioni finite, altre incomplete. I lavori di produzione del disco si protraggono così a lungo che ad un certo punto, dopo oltre un anno di lavoro, la Bollicine decide di pubblicare un disco fatto di provini e versioni non definitive. Il titolo del disco viene cambiato senza una ragione ben precisa da “Bandito Favorito” in “Non ho Danaro” e anche la tracklist pubblicata non è quella pensata dai coniugi Arcieri, che ricevono una sola copia del vinile con una copertina orribile e crediti pari a zero verso la fine del 1989.  La band capisce che quel vinile è il disco definitivo e non una copia promozionale quando viene contattata dalla Bollicine per pattuire gli impegni promozionali per il disco.  A questo punto i due rescindono il contratto senza ottemperare ad alcun impegno e il disco viene ritirato dal mercato e ad oggi è uno dei pezzi più rari insieme al CD di “Clandestine Anticipation”. Come si può immaginare “Non ho danaro” (o “Bandito Favorito”) è il peggior album dei Krisma, quello più discontinuo, per ovvie ragioni, e la delusione derivante da questa esperienza costituisce anche il motivo del ritiro della coppia dalle scene musicali per oltre un decennio.

 

Dopo l’apertura di Prendo La Moto, a tutti gli effetti ancora in stadio incompiuto, Messaggiami  è un brano pop d’autore molto raffinato, sorretto dal basso slap di Franco Cristaldi dei Flying Foxes e caratterizzato da un bellissimo assolo di tromba, anche se la voce di Christina sembra ancora in fase demo, a tratti un po’ “forzata”. La Spesa è un electrofunk sperimentale su un ritmo che sembra quello di Strangelove (Blind Mix) dei Depeche Mode, uno di quei brani evidentemente incompiuti, quasi una b-side per un singolo: campionamenti vocali dei due Krisma e la lista recitata di una fantomatica spesa che i due coniugi devono fare, rendono questo bizzarro brano uno dei più amati dell’album dai fans. La spagnoleggiante e raffinata Bandito Favorito è il brano trainante del disco, con le strofe scritte in italiano e il ritornello in inglese. Dopo i divertissement Maisonette e Where Is The Money? (il titolo è tutto un programma) arriva Chicas De Hollanda, uno dei brani migliori del disco ed uno di quelli finiti: cantato in inglese Chicas… è un brano pop abbastanza raffinato pur presentando una produzione un po’ “americana” (leggi “pomposa”). Jungle Lover è un altro pezzo forte dell’album, cantato in inglese, con influenze alla Kraftwerk del periodo di “Electric Cafe” e caratterizzato da una marea di campionamenti di diverso tipo. Il disco si chiude con il raffinato electro-jazz di Danke Schoen, altro brano cantato in italiano.  Nelle intenzioni di band ed etichetta, questo doveva essere un disco di “canzoni”, al fine di partecipare con un singolo al Festival di Sanremo nel 1990 e di bissare il successo di Signorina. La sperimentazione sonora, sebbene ancora presente in misura non così evidente come nel passato, lascia spazio al songwriting e all’orecchiabilità dei brani, grazie ad arrangiamenti più asciutti.

 

PUBBLIMANIA – PRIMO CICLO (1991 – Rai 3)

 

pubblimania-faccie-bebopNel gennaio 1990 con l’avvento della prima TV satellitare italiana RaiSat, arrivano le prime antenne paraboliche nel nostro paese, novità che seduce immediatamente Christina e Maurizio che iniziano a passare giorni interi davanti alla loro TV satellitare nel loro chalet di montagna, intenti nel registrare ore ed ore di trasmissioni, dimenticandosi totalmente della musica e dei loro amici. Nel 1991 vengono ricontattati da Romano Frassa, all’epoca responsabile della programmazione della terza rete Rai, per la realizzazione del primo ciclo di “Pubblimania”, un programma televisivo notturno su Rai 3 dedicato all’universo della pubblicità. I Krisma, dal loro chalet alpino ribattezzato "la casetta di Raitre", a partire dall’ottobre del 1991 presentano otto puntate, formate da spezzoni pubblicitari di provenienza internazionale, ognuna con un tema: "il look", "la coppia - partita a due", "sport & gioco", "anima - animali - animazione", "la donna è mobile", "la notte", "musica e ritmo", "l' automobile".

 

SAT SAT (1992 – Rai 3)

 

krisnasatDopo il successo di “Publimania”, il 28 giugno 1992 Repubblica pubblica l’annuncio di una nuova trasmissione “notturna” su Rai3 collegata a Fuori Orario di Enrico Ghezzi: si tratta di “Sat Sat”, innovativa trasmissione curata dai Krisma, fatta di accurati montaggi di immagini captate dai satelliti, una sorta di blob dalle TV satellitari: sequenze spettacolari, sexy-erotiche o scioccanti, da loro accuratamente selezionate. La sigla, senza collocazione fissa nella trasmissione, è a tutti gli effetti il loro ultimo brano realizzato prima del ritorno sulle scene di Arcieri nel 1998 con il progetto Re/Birth e con le musiche per KrismaTV. La sigla mostra Christina e Maurizio in Croma Key mentre recitano il testo del loro nuovo brano su immagini tratte da emittenti internazionali e su una base mid-tempo molto groovy, alla Enigma, per intenderci. Per anni gli estimatori della band hanno invano cercato il singolo contenente la sigla di “Sat Sat”, ma solo a partire dal 2000, dal lancio del loro sito ufficiale, è emerso che tale singolo non è mai uscito sul mercato. Nel ‘93 un incendio distrugge la casetta di montagna e tutto ciò che i coniungi Arcieri avevano accumulato durante gli anni, ma, nonostante ciò, “Sat Sat” continua ad essere trasmessa ogni giovedì notte estivo dall’una all’una e mezza circa sino alla fine dell’estate del ‘96. Affascinata da “Sat Sat” la direzione artistica della nota discoteca Cocoricò di Riccione, commissiona settimanalmente ai Krisma (per anni) ore ed ore di montaggi video in stile “Sat Sat” per le varie sale della discoteca.

 

Monografia tratta dall’articolo “Italian Electronic Music History ’85-’95” di Diego Loporcaro (1998), pubblicato nel febbraio 1999 sulla fanzine Chain D.L.K. issue # 6 (USA/ITA).

Monografia ampliata e ripubblicata nel 2007 sul libro “Viva l’Italia” (IEM Magazine / Monochrome Vision Records – Russia). Tradotta in italiano, modificata ed ampliata dall’autore nel giugno 2014.  

 

 

 

KRISMA TV e il ritorno dei KRISMA (1996 – 2007)

 

MARCO FERRERI - NITRATO D’ARGENTO (1996 – Audifilm / 1997 – Salomè)

 

nitrato_dargento_iaia_forte_marco_ferreri_007_jpg_tnutIl successo della trasmissione “cult” permette ai Krisma di essere contattati dal regista Marco Ferreri, che commissiona alla coppia un video cut-up di immagini in stile “Sat Sat”, per il suo film “Nitrato d’Argento”, una pellicola sulla storia e l’evoluzione tecnica ed artistica del cinema, dal muto al sonoro, dal bianco e nero al colore, sull’evoluzione dei generi cinematografici e sui cambiamenti culturali attorno ad esso.

 

 

KRISMA TV (1998>2001 – Eutelsat Communications)

 

Dopo l’esperienza “Sat Sat”, i Krisma iniziano una collaborazione (in qualità di docenti) con Fabrica, scuola internazionale d’arte e centro di ricerca sulla comunicazione moderna, diretta ed ideata da Oliviero Toscani (ideatore anche del marchio United Colors of Benetton) e finanziata da Luciano Benetton, proprio nel periodo in cui sono in contatto ktv-logo-testatacon Giuliano Beretta, presidente di Eutelsat Communications, il più importante operatore satellitare europeo e uno dei tre maggiori al mondo. Beretta suggerisce ai coniugi Arcieri l’idea di proporre al colosso veneto una “United Visions Of Benetton” o una “Colors TV” (“Colors” era il magazine di moda fondato da Toscani), insomma un canale tematico con video musicali, installazioni e arte in generale. L’idea viene presentata alla Benetton che inizialmente sembra essere interessata, ma che sul partire dell’operazione, fa un passo indietro, facendo saltare il progetto. Anziché comunicare soltanto il rifiuto di Benetton a Beretta, Arcieri propone l’idea di KrismaTV, una televisione tematica sullo stile del progetto presentato a Benetton. Per testare la qualità del segnale del nuovo satellite Skyplex della flotta Eutelsat, Beretta offre a KrismaTV una settimana di trasmissioni di prova. Per la settimana di prove di trasmissioni di KrismaTV, i coniugi Arcieri affittano il Morphine, la dèpendance sperimentale del Cocoricò, discoteca con cui sono in contatto dai tempi di “Sat Sat”. Dall’inizio di luglio 1998 uno spot (da loro chiamato Anticipazione Clandestina) annuncia l’imminente nascita di KrismaTV. Il 22 luglio del 1998 viene finalmente lanciata KrismaTV: due telecamere mandano riprese in diretta (dalla pista, dal bar, dai bagni del Cocoricò) intervallate da materiale del periodo “Sat Sat” e da video-installazioni realizzate dai vj della nota discoteca.

 

La musica è a base di techno realizzata live da Arcieri con il suo ReBirth RB-338 (software della Propellerheads che simula su Mac due Roland bass-lines TB-303 e una drum machine TR-808), software utilizzato ancora oggi da Arcieri. Dopo solo mezz’ora di trasmissioni, i Krisma vengono inondati da ben mezzo milione di email provenienti da Russia, Arabia Saudita, Francia e molti altri paesi, grazie alla sovraimpressione di un indirizzo email, per testare l’interesse del pubblico e la portata di trasmissione del satellite. Dopo la prima settimana di prove con questi risultati di ascolto strabilianti, KrismaTV ottiene le frequenze da Eutelsat per ben quattro anni e mezzo e diventa nei primi tre anni di programmazione la TV satellitare tematica più seguita tra quelle appartenenti ad Eutelsat Communications. Alla fine del 2002 Eutelsat richiede l’inserimento di spot pubblicitari o di sponsor per poter continuare a concedere le frequenze ai coniugi Arcieri, i quali decidono di continuare a trasmettere solo ad Hong Kong e in Australia, lasciando perdere l’Europa, senza cercare sponsor o finanziatori. Al di là della realizzazione delle musiche per KrismaTV, Arcieri con il suo nuovo progetto Re/Birth (dal nome del software della Propellerheads utilizzato per creare le sue musiche) si esibisce in show quasi totalmente improvvisati al fianco di Francesco Zappalà (campione del mondo di scratching) e DJ Cirillo in diverse discoteche del centro-nord Italia, iniziando ovviamente dal Cocoricò.

 

MANY KISSES E ALTRI SUCCESSI (1999 – Polydor)

 

manyNel 1999 i Krisma vengono invitati a “Meteore”, il TV Show di Italia 1 condotto da Giorgio Mastrota, Gene Gnocchi e Alessia Merz, per cantare dal vivo Many Kisses. Il successo derivante dall’apparizione, spinge la Polydor a pubblicare la raccolta in CD “Many Kisses e Altri Successi” contenente soltanto hit da “Cathode Mamma” (1980 – Polydor) e dai due album dei Chrisma “Chinese Restaurant” (1977 – Polydor) e “Hibernation” (1979 – Polydor).

 

 

Ascolta “Many Kisses e Altri Successi” 

 

THE BEST (2001 – D.V.More Record)

 

bestIn seguito alla pubblicazione della raccolta su Polydor e al successo di KrismaTV la D.V.More Record di Vincenzo Dentico (fondatore del noto negozio di dischi milanese Discopiù) chiede ai Krisma di poter stampare un album Krisma-IlMeglioche contenga tutti i successi del duo dal 1977 al 1986 reinterpretati in chiave moderna. Esce così nel 2001 l’album “Il Meglio” (per il mercato italiano) o “The Best” (per il mercato internazionale) contenente tutti i singoli da Lola dei Chrisma sino a Skyline dei Krisma (ad eccezione dei singoli da “Fido”) reinterpretati con l’ausilio del software Re Birth RB-338.

 

Ascolta “The Best” 

 

KARA (2001 – Alice Records)

 

Conosciuto nell’estate del 2000 il noto dj/producer milanese Joe T. Vannelli negli studi di Fashion TV, altra TV satellitare milanese, i Krisma firmano un contratto per la neonata etichetta di Vannelli, la Alice Records, per un solo singolo, dal titolo Kara, che esce in CDcover-cara nel luglio 2001 prodotto da Vannelli, Arcieri e dal polistrumentista Oliver Gambarini (all’epoca braccio destro di Vannelli nel JTC Studio a Milano) in versione italiana, inglese e strumentale. Kara  è uno dei brani del repertorio Re/Birth di Arcieri più simile allo stile synthpop dei Krisma degli anni ’80 e per questo motivo viene scelto come singolo del ritorno sulle scene del duo. Anche i testi a doppio senso e le linee vocali di Christina ci riconsegnano i Krisma in forma smagliante. 

 

Ascolta Kara

 

SUBSONICA feat. KRISMA - NUOVA OSSESSIONE (2002 – Mescal)

 

I Subsonica, estimatori della musica dei coniugi Arcieri, tramite il loro manager Marco Capuzzo (ex-bassista live dei Chrisma punk), arrivano a realizzare il singolo-collaborazione (anche video) Nuova Ossessione, uscito nel gennaio del 2002 come mixanticipazione dell’album dei Subsonica “Amorematico” (CD – Mescal). Nato da una demo al ReBirth di Arcieri su cui Christina Moser scrive un suo classico testo (il titolo del brano prima dell’11 settembre 2001 si chiamava Buona Visione, cambiato poi in Nuova Ossessione in seguito al disastro americano). Nuova Ossessione pur mostrando le classiche sonorità pop rock dei Subsonica, risente, soprattutto nei ritornelli, del songwriting tipicamente “pop ‘80” di Christina e Maurizio. I Subsonica riescono a convincere la coppia a tornare sul palco per aprire i loro concerti, inaugurando così la seconda fase della carriera musicale dei Krisma. Il ritorno dei Krisma anche in TV a partire dai primi mesi del 2002, spinti dai singoli con Subsonica e Joe T. Vannelli e dalla raccolta di successi reinterpretati, riporta al centro dell’attenzione mediatica i coniugi Arcieri, non solo come precursori della TV satellitare, ma anche come precursori della musica elettronica pop da ballo.

 

MACHINA AMNIOTICA feat. KRISMA – INTRICATA TRANSITORIA (2002 – Small Voices)

 

Christina e Maurizio vengono folgorati nell’estate del 2002 dalla cover di Samora Club   fatta dal gruppo rock sperimentale sardo Machina Amniotica, capeggiato da Marco Rocca e Arnaldo Pontis. In occasione di un festival a Cagliari le due band cantano insieme il brano e successivamente i Krisma remixano in studio la cover per l’album “Intricataamnio Transitoria” (co-prodotto dai Machina Amniotica con l’etichetta pugliese Small Voices nel 2003). Samora è una reinterpretazione in chiave new wave acustica, con tanto di basso post-punk, arpeggio di chitarra dalle tinte new romantic ed interventi al sitar che conferiscono un sapore orientaleggiante e che, insieme all’arpeggio di chitarra, caratterizzano fortemente la cover. Non mancano un po’ di suoni elettronici a fare da sfondo e a rendere più oscuro e misterioso il brano che, oltre a mostrare originalità e personalità del combo sardo, è dello stesso livello qualitativo dell’originale.

 

ENFANTRONIQUE feat. MINOX and KRISMA – ECOLE 72 (2003 - Suite Inc.)

 

Del 2002 è anche la collaborazione con gli Enfantronique, progetto electro-pop-rock del giornalista Roberto Calabrò e dal polistrumentista Ottavio Leo, con i Krisma ospiti in due brani dell’album “Ecole 72”, prodotto dal combo sperimentale fiorentino Minox per la loro enfaSuite Inc. nel 2003. “T1NC6” (leggi “Tu Non Ci Sei”) è un raffinato brano pop dalla base ritmica rock cantato da Christina (che ha anche scritto il testo) e con Maurizio alla voce vocoderizzata e ai synth aggiuntivi. Il secondo brano (in cui Arcieri non è accreditato come musicista aggiunto) è la strumentale La Police che verrà successivamente inclusa in una release digitale dei Krisma del 2008 con il titolo Emo-Emo. Il brano, piuttosto atmosferico, è caratterizzato dal clarinetto di Mirco Magnani dei Minox che traccia il tema principale, da voci e suoni “telefonici” trattati e da synth e drum machine analogiche che danno un sapore vintage al brano e, più in generale, a tutto il disco. 

 

Ascolta T1NC6 - La Police 

 

BATTIATO feat. KRISMA – DIECI STRATAGEMMI

 

franco_battiato-dieci_stratagemmi-frontTerminato il tour con i Subsonica e le collaborazioni con Machina Amniotica ed Enfantronique, i Krisma iniziano un periodo di collaborazione con Franco Battiato, grande amico di Maurizio Arcieri sin dalla fine degli anni ’60. Infatti Maurizio all’apice del successo in Italia nel 1969 cantò Sirena (lato B del 45giri di Elizabeth e non di Cinque Minuti e Poi…, come sostiene lo stesso Arcieri in varie interviste televisive), le cui musiche erano state scritte dal giovanissimo (e ancora sconosciutissimo) Francesco Battiato, all’epoca non ancora iscritto alla SIAE e per questo non accreditato sul disco. Battiato trova finalmente l’occasione per ricambiare il favore, includendo ben 3 brani scritti da Maurizio al ReBirth nel suo nuovo album “Dieci Stratagemmi” (Sony/Columbia - ottobre 2004). Prima di questa collaborazione musicale, Battiato stesso aveva realizzato con i Krisma una collaborazione cinematografica, inserendo un loro cameo all’interno di “Perdutoamor”, suo primo film come regista, girato nel 2002 e uscito nelle sale cinematografiche nel maggio elizabethdel 2003. La scena vede Maurizio Arcieri in un locale ancora deserto provare la sua hit  Cinque Minuti e Poi… insieme ad una band che comprende Morgan dei Bluevertigo al basso e ad Alberto Radius dei Formula 3 alla chitarra, davanti ad un solo cliente occasionale e alla cassiera del locale (Christina Moser) letteralmente folgorata da Maurizio. Il songwriting di Arcieri è evidentissimo in Apparenza e Realtà, soprattutto nelle parti strumentali al ReBirth che ricordano in qualche modo il refrain di Nuova Ossessione dei Subsonica. La voce femminile che canta versi in tedesco (scritti dal filosofo Manlio Sgalambro) è riconoscibilmente quella di Christina Moser, mentre le voci maschili sono quella di Battiato (solista) e quella di Arcieri (cori). Il brano fonde bene la natura electropop dei Krisma con il rock sperimentale di matrice vagamente “kraut” di Battiato e dalla critica viene considerato uno dei migliori episodi dell’album. 

 

23 Coppie di Cromosomi è un brano electro-rock sperimentale, quasi totalmente strumentale (salvo per alcuni brevi inserti cantati in falsetto o per alcune parti recitate o alcuni campionamenti vocali), basato su una song al ReBirth di Arcieri, dal carattere abbastanza trance, su cuiperdutoamor Battiato suona alcuni strumenti “reali” e sovrappone l’intro campionato del celebre brano Gesang der Juenglinge del padre della musica elettronica Karlheinz Stockhausen, campionamenti vocali di pezzi giornalistici e di musica etnica di vario tipo. Odore di Polvere da Sparo  è il quarto singolo dall’album, uscito parecchi mesi dopo, ormai già nel maggio 2005 in occasione dell’uscita del live album/DVD “Un Soffio Al Cuore di Natura Elettrica”: è un bel brano pop-rock con contaminazioni elettroniche, nel classico stile del Battiato di fine anni ‘90/primi anni 2000, costruito su una composizione al ReBirth di Maurizio Arcieri. La composizione elettronica di Arcieri, pur sommersa sotto le sovraincisioni delle voci e degli strumenti “rock” di Battiato, è comunque chiaramente udibile e ci mostra come il talento melodico e la ricerca sonora dell’artista milanese non abbiano subìto il peso del tempo, dopo quasi quarant’anni di carriera musicale.  

 

Ascolta Apparenza E Realtà 

Ascolta 23 Coppie Di Cromosomi 

 

TRAX # 04 (2005 – Trax)

 

traxNel 2005 Arcieri viene invitato ad esibirsi al festival di musica elettronica Elettrowave 2005 (variante elettronica del noto festival Arezzo Wave / Italia Wave) con il nome di Krisma, ma in realtà si esibisce da solo in una performance al ReBirth fatta di pezzi di musica trance/goa. Dalla registrazione del live vien fuori la traccia Krismagoa 2, che finisce nella compilation in CD allegata al quarto numero della rivista di musica dance elettronica Trax (novembre 2005). La traccia, pur essendo formalmente fatta bene, è poco distintiva del suono classico dei Krisma e sembra più appartenere al repertorio di un side-project solista di Arcieri:Krismagoa 2 è un brano poco conosciuto dai fan della band e ben presto dimenticato. 

 

Ascolta Krismagoa 2 

 

CONGARBO / TRIBUTO A GARBO (2006 – Photographic)

 

news1947Nel 2006 i Krisma iniziano a lavorare con Andy dei Bluvertigo su alcuni nuovi brani, ma alla fine dell’anno l’unico brano frutto di questa collaborazione che viene pubblicato ufficialmente è la cover di Australia di Garbo su una compilation dal titolo “Congarbo / Tributo a Garbo” edita dalla neonata etichetta milanese Photographic, a cui partecipa anche lo stesso Andy con  una cover de Il Fiume. La scelta di Australia si rivela vincente: la riuscitissima reinterpretazione synthpop del brano diventa uno degli episodi migliori dell’intero tributo e finisce direttamente in apertura di compilation. 

 

Ascolta Australia 

 

ISOLA (2007 – CD Baby)

 

isolaLa cover di Australia contenuta nel CD-tributo a Garbo colpisce molto Battiato (da sempre in contatto con i coniugi Arcieri) che ne fa un remix nell’aprile del 2007, che vede la luce solo nell’ottobre 2007 come singolo digitale autoprodotto, dopo mesi di ricerca per una etichetta. Isola è il remix di Australia curato da Battiato in chiave più dance e con aggiunta di strumenti quali il pianoforte e la chitarra elettrica. Il singolo vende bene e riceve numerosi passaggi radiofonici e televisivi, diventando ben presto il brano dello scorso decennio più amato dai fan, insieme a Kara.  

 

Ascolta Isola   

 

Monografia pubblicata nel 2007 sul libro “Viva l’Italia” (IEM Magazine/Monochrome Vision Records – Russia). Tradotta in italiano, modificata ed ampliata dall’autore nel giugno 2014.  

 

Diego Loporcaro

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